Referendum Costituzionale, dal 4 novembre scatta il bavaglio. La denuncia del Fronte Sovranista Italiano: ripristinare la propaganda elettorale indiretta
In vista del Referendum Costituzionale del 4 dicembre il Fronte Sovranista Italiano, partito politico che dei valori costituzionali ha fatto il proprio manifesto, ha avviato in tutto il Paese la sua campagna referendaria per il NO, in particolare attraverso affissioni e volantinaggi.
Dal 4 novembre tuttavia scatterà il bavaglio e la campagna dovrà essere interrotta.
Per legge, infatti, nei 30 giorni antecedenti la data del voto le affissioni di propaganda elettorale (manifesti, stampati, giornali murali od altro) potranno essere effettuate solo negli apposti spazi predisposti dai Comuni e riservati ai gruppi parlamentari ed ai promotori del referendum: il Governo Letta, con la Legge di Stabilità per il 2014 (articolo 1, comma 400, lettera h), L. 147/2013, che ha modificato la L. 212/1956), ha infatti abolito gli spazi per la propaganda indiretta un tempo destinata ai c.d. fiancheggiatori.
È così che oggi ai partiti minori, alle associazioni, ai comitati e ai cittadini impegnati in uno degli appuntamenti più importanti della storia repubblicana, viene negato il diritto, riconosciuto dagli artt. 21 e 49 della Costituzione, di diffondere efficacemente le proprie ragioni, a causa di un meccanismo perverso che finisce per togliere “voce” anche ai comitati per il NO, che non hanno raggiunto l’obiettivo delle 500.000 firme necessarie per essere annoverati fra i promotori del referendum.
Il tutto a vantaggio del Partito Democratico e del suo comitato per il SÌ, già beneficiario dei rimborsi elettorali e della sovraesposizione mediatica del Premier.
Ad aggravare la situazione concorre la censura operata da moltissime amministrazioni comunali, colpevoli di una illecita limitazione del volantinaggio politico, attraverso regolamenti che lo vietano o lo complicano assimilandolo a quello commerciale, incuranti delle sentenze con cui la Corte Costituzionale ha inequivocabilmente dichiarato illegittimi sia il divieto di volantinaggio politico, che la richiesta di pagamento di un’imposta da parte dell’amministrazione comunale.
Il Fronte Sovranista Italiano, pertanto, fa appello a tutte le forze politiche, alle associazioni e ai comitati impegnati nella campagna referendaria, nonché a tutti i cittadini che, indipendentemente dalle intenzioni di voto, abbiano a cuore la difesa dei valori costituzionali e dei principi democratici, affinché venga data massima diffusione al presente comunicato, cosicché possa giungere nelle sedi competenti l’istanza di immediato ripristino della propaganda elettorale indiretta e sia garantita la libertà di volantinaggio politico, nel rispetto della vigente normativa e dei precetti costituzionali.
Il Comitato Direttivo del Fronte Sovranista Italiano
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