Bassa domanda e declino italiano

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Una risposta

  1.  
    ratto da:
    http://noi-nuovaofficinaitaliana.blogspot.it/2013/03/ricchezza-e-poverta-in-europa-la.html
    Ebbene, in Italia nel 2010 il coefficiente di Gini sulla distribuzione dei redditi (attenzione, non della ricchezza) era di 35,1 (o di 0,35). Diciamo che potremmo anche ritenerci contenti, se non fosse che sono presenti divergenze geografiche del coefficiente fra Nord Centro e Sud, e fra range generazionali. Ma più avanti ne scopriremo delle belle…
    e le belle sono queste…
    il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46% della ricchezza nazionale (è aumentata rispetto al 2008), mentre il coefficiente di Gini calcolato sulla ricchezza (e non sui redditi… che si sa che qui in Italia evadere è lecito!) indica un dato peggiore ed in peggioramento dal 2008 al 2010: 62,4 !!! Una cattiva distribuzione della ricchezza, una eccessiva concentrazione in pochissime mani della ricchezza.
    Quindi, apparentemente, rispetto ai redditi percepiti fra dipendenti, pensionati, autonomi ecc, siano una società equa. Di fatto,, quanto calcoliamo il coefficiente di Gini sulla ricchezza posseduta, il coefficiente schizza al 62%! Cioè, SI EVADE e parecchio, e molti concentrano ricchezza.
    Vi rimando allo scritto, con dati di Banca d’Italia

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