Il Ceta (il gemello del TTIP) vacilla: tweetstorm e mailbombing oggi per sostenere il governo della Vallonia
di L’ANTIDIPLOMATICO (da Stop TTIP Italia)
Nelle ultime ore ha iniziato a girare su Twitter la bozza di dichiarazione conclusiva del Consiglio Europeo. Come potete leggere al punto 13 del documento (a questo link), i 28 leader europei hanno lasciato tra parentesi quadre la frase più importante: quella secondo cui il Consiglio Europeo
«accoglie la decisione di firmare e applicare provvisoriamente il Comprehensive Economic Trade Agreement UE-Canada, e chiede al Parlamento Europeo di dare prontamente il suo consenso».
Ciò significa che non vi è accordo su questo passaggio del testo finale, a causa della resistenza della Vallonia che abbiamo raccontato in questo articolo. Per sostenere questa coraggiosa presa di posizione oggi si sono moltiplicate le azioni di solidarietà da parte della società civile: 80 europarlamentari hanno firmato una lettera aperta di appoggio al governo vallone, lo stesso hanno fatto 11 accademici canadesi.
Le campagne europee Stop TTIP sono riunite a Bruxelles per tutta la settimana per fare pressione sul Parlamento Europeo e impedire la ratifica di questo pessimo accordo. Al CETA è legata la sorte del TTIP: come si legge al punto 14 della bozza di dichiarazione del Consiglio, infatti, i 28 stati membri chiedono alla Commissione di rilanciare i negoziati con gli Stati Uniti.
Per impedire una deriva irreversibile, dobbiamo chiamare a raccolte tutte le nostre forze. Per domani alle 11 lanciamo una mobilitazione sul web con un tweetstorm e un mailbombing (tutte le istruzioni a questo link), mentre il 5 novembre scenderemo in piazza in alcune delle principali città italiane, consapevoli che tutte e tutti insieme possiamo farcela.
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La posizione del Governo Vallone di fermare la ratifica e l’approvazione del CETA, assieme alle riserve espresse dai Governi di alcuni Paesi membri e alle precisazioni della Corte Costituzionale tedesca, dimostra come le preoccupazioni che da anni i movimenti sociali e la Campagna Stop TTIP esprimono su megatrattati come TTIP e CETA siano più che ragionevoli. Ieri persino la confederazione dei sindacati canadesi ha mostrato solidarietà al Governo della Vallonia.
Venerdì 21 ottobre si riunirà il Consiglio Europeo in vista della possibile firma del CETA prevista per il 27 ottobre. I movimenti europei stanno aumentando la loro pressione sui Governi per far sì che tutto questo possa saltare. Uniamo le nostre forze per far sentire il nostro StopCETA con un tweetstorm a partire dalle ore 11.00
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