Boeri è incompatibile con la previdenza pubblica. “Liberiamo l’Inps”
di CONTROPIANO (Usb-inps)
Lunedi 7 novembre, la USB Pubblico Impiego INPS ha inviato una lunga nota al Presidente del Consiglio, ai Ministri del Lavoro e dell’Economia che vigilano sull’attività dell’INPS e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari di Camera e Senato per chiedere la rimozione di Tito Boeri e Massimo Cioffi dall’incarico di presidente e direttore generale dell’INPS, evidenziando l’imbarazzo che si vive all’interno dell’Ente di previdenza per il doppio conflitto d’interessi.
Secondo Luigi Romagnoli dell’Esecutivo nazionale della USB Pubblico Impiego INPS – “Dopo che a febbraio era uscita la notizia dell’indagine della Procura di Nocera sull’evasione di 40 milioni di euro da parte dell’ENEL in occasione di esodi incentivati gestiti da Cioffi, all’epoca capo del personale di quell’azienda, pochi giorni fa si è saputo di una presunta truffa ai danni dell’INPS da parte del Gruppo Editoriale l’Espresso, con il quale Boeri ha una duratura collaborazione professionale sospesa temporaneamente per svolgere l’incarico di presidente dell’Istituto di previdenza”. “Nella nota – prosegue Romagnoli – citiamo anche alcuni episodi che ci portano a sostenere che i ventuno mesi di governo dell’INPS da parte di Boeri sono stati tutt’altro che trasparenti”.
Per questi motivi prosegue “Liberiamo l’Inps”, il tour nazionale organizzato dall’USB che domani, 9 novembre, a partire dalle 9.30, farà tappa a Roma, alla sede INPS Casilino, in via Emilio Longoni 59.
L’iniziativa, rivolta ai cittadini utenti dell’Ente di previdenza, propone di firmare una petizione popolare indirizzata a Governo e Parlamento per chiedere il cambio degli attuali vertici INPS, nominati in carenza dei requisiti di legge e in palese conflitto d’interessi. Nella petizione si chiede inoltre la nomina di un Consiglio d’Amministrazione che assicuri collegialità e competenza in campo previdenziale, la reinternalizzazione delle attività affidate a Patronati e soggetti privati, l’assunzione di 6.000 lavoratori nei prossimi quattro anni, la soppressione dell’Ispettorato Nazionale della Vigilanza e il recupero di tale attività all’interno dell’INPS.
Spiega Massimo Briguori, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego INPS: “Il direttore generale Massimo Cioffi è investito dal conflitto d’interessi per l’evasione contributiva di 40 milioni dell’ENEL in occasione di esodi incentivati da lui gestiti nel periodo in cui era capo del personale di quell’azienda. Boeri, direttore scientifico in aspettativa della Fondazione Rodolfo De Benedetti e già editorialista del quotidiano La Repubblica, oggi, da presidente dell’INPS, dovrebbe disporre accertamenti ispettivi sulle aziende del Gruppo Editoriale l’Espresso per una presunta frode ai danni dell’Istituto, per cassa integrazione, esodi e prepensionamenti che risulterebbero illegittimi in base a circostanziate segnalazioni anonime giunte all’INPS”.
“La presenza di Boeri e Cioffi all’INPS sta determinando un serio imbarazzo e un danno all’immagine dell’Istituto. Il Governo deve intervenire al più presto e i cittadini utenti devono essere informati su quello che accade in un Ente che rappresenta un pilastro centrale del Welfare del Paese”, conclude Briguori.
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