Volantinaggio FSI per il NO Arezzo e provincia
RESOCONTO di due giorni di VOLANTINAGGIO a CASTIGLION FIORENTINO (AR) e ad AREZZO.
Ieri sera (giovedì 1 Dicembre) mi sono recato ad un incontro di cui avevo appreso tramite un quotidiano locale online, “promosso dal locale comitato provinciale per il No”. Mi sono ritrovato praticamente in una riunione di Forza Italia, con tanto di manifesti con il nome di Berlusconi, presenti il sindaco di Castiglion F.no, il vicesindaco e un assessore, più il presidente del comitato provinciale per il No (forzista anche lui). Purtroppo non ho potuto fare altro che lasciare lì i miei volantini, perché non c’è stata la possibilità di fare domande dopo gli interventi dei relatori, tutti finalizzati ad evidenziare le differenze tra “la riforma di Renzi” (brutta e cattiva) e quella promossa da FI tempo fa (bella e buona).
Il giorno dopo (oggi 2 Dicembre), però, sono tornato nel piccolo centro a volantinare per le strade, e lì è andata molto meglio; ho distribuito quasi tutti i volantini che mi erano rimasti (circa una trentina), lasciandoli anche in un paio di bar che conoscevo, tutti e due centrali e sempre molto affollati, e poi, nel tornare alla macchina, mi sono inoltrato anche nell’area di mercato del venerdì, dove ho lasciato qualche altro volantino, e mi sono accorto della presenza di due gazebo, tutti e due per il No, uno di SEL e l’ altro dei Cinque Stelle, uno di fronte all’altro. Quello di Sel non era presidiato da nessuno (probabilmente si erano allontanati per andare a prendere un caffè), e io ho appoggiato un volantino anche lì, sul loro tavolo; a quello dei Cinque Stelle, invece, c’era un attivista, e allora mi sono presentato, riuscendo ad incuriosirlo. Ha voluto sapere chi fossimo, si è fatto lasciare un volantino, dicendosi sempre molto interessato quando apprendeva dell’ esistenza di nuovi soggetti politici, e affermando dopo un breve chiarimento da parte mia sulla nostra posizione riguardo all’UE, che “se la gente continua ad attivarsi in questo senso vuol dire che siamo al limite”. L’ho ringraziato per la sua disponibilità, ho salutato e sono andato ad Arezzo per vedere se mi fosse riuscito di trovare finalmente il referente locale dei comitati per l’ acqua Pubblica di Arezzo, presso la cui sede mi ero recato nei giorni scorsi lasciando anche lì qualcuno dei nostri volantini, ma stavolta gli uffici erano chiusi (sono riuscito comunque a procurarmi un indirizzo di posta elettronica, e mi riservo di provare ad interessarli alle nostre tematiche anche nei giorni successivi al referendum). Poi ho concluso la giornata smaltendo gli ultimi 20 volantini circa, un po’ all’Università dove mi ero già recato con Jacopo D’ Alessio, e un po’ per le strade del centro storico di Arezzo, dove non ho riscontrato molto interesse; diverse persone mi hanno confessato di non poterne più di questa campagna elettorale e di sentirsi sollevati per essere finalmente giunti alla sua fine. Pochi manifesti per la città, la maggior parte per il No. Infine, ho lasciato gli ultimi due volantini all’edicola del mio paese, scambiando qualche chiacchiera con il proprietario, che mi ha lasciato un po’ preoccupato, perché mi ha confessato di aver parlato con qualche persona del referendum nell’ultima settimana, e tutti si erano detti convinti alla fine a votare Sì. Evidentemente, la martellante propaganda governativa degli ultimi giorni, è riuscita a convincere diverse persone a recarsi alle urne. Incrociamo le dita…
Luca Russi
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