Volantinaggio FSI in prosa a Latina
“La ggente” è più calma. Durante la campagna referendaria sembrava tesa, forse agitata. Nel parlare, nel rispondere. Anche l’ascolto era più aguzzo. Anche io ero teso nell’esporre. Eravamo tutti nervosi, il referendum era sentito (infatti abbiamo votato in tanti) e bisognava decidere bene. Poi c’è stato il ponte dell’Immacolata (e un altro volantinaggio il 28 dicembre) dove si avvertiva una leggerezza come da sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, dovuta invece probabilmente all’aria natalizia dominante. Ma con il 22 gennaio (insieme a Daniele) e oggi (5 febbraio) siamo in piena normalità e le persone ascoltano e rispondono più pacatamente. L’aria è cambiata. Quella “ggente” vuol sapere. Per lustri dopo ogni consultazione elettorale è stata abbandonata e la sua volontà scientemente disattesa, da governanti asserviti allo straniero che la tradiva e la vendeva. Diverse cose sono successe dopo il 4 dicembre. Il MPS, il rischio della troika, i 20 miliardi trovati. La neve e i terremoti. Lo Stato che non c’è e pure i soldini degli sms per Amatrice non si sa dove stanno. Tra le bancarelle, origliando (perché io origlio, faccio il vago e zacchete, intervengo) sentivo i commenti sulla doppia velocità, sulla Merkel che vuole l’eurolira. Non mi azzardo, per il momento, a commentare le ipotesi di nuove architetture monetarie. Sto alla nostra Costituzione socialistasocialesolidale da applicare per intero, dopo la riconquista della nostra sovranità NazioneStatoPatria. Se qualcuno che ha chiesto il voto (per di più chi ha vinto) torna a raccontare cosa nel frattempo è successo (e cosa ancora succederà, quando succederà) e legandolo ai valori costituzionali e alla Vittoria referendaria, beh: è ben accetto e gradito. La nostra gente, gli uomini, le donne, cercano elementi di orientamento sui gravi fatti accaduti dopo referendum. E che qualcuno del NO voglia loro spiegare le novità, con parole di verità, li mette in disponibilità di ascolto (sia perché gli italiani si appassionano alla Politica, sia per avere conferme e riscontri rispetto alla scelta fatta in cabina elettorale; diversi sono già pentiti d’aver votato SI). L’aver legato il No alla Costituzione è stato decisivo, siamo nelle condizioni di continuare ad uscire, di stare sul pezzo, su tutti i pezzi, su ogni argomento che si imponga e che si andrà ad imporre nell’agenda politica quotidiana. Fin quando saremo noi ad imporre gli argomenti.
Leano Mattucci
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