Morte o Risorgimento?
di STEFANO D’ANDREA
L’Italia e la nostra Costituzione sono morte?
L’Italia è entrata in decadenza nella metà degli anni ottanta: prima era stato commesso qualche errore ma non si può dire che fosse in decadenza. Ha visto peggiorare notevolmente la classe dirigente dopo la crisi generata da tangentopoli. Ma già i politici decadenti della prima repubblica le avevano messo il cappio al collo stipulando e ratificando il trattato di Maastricht. Governata per quindici anni dal partito unico traditore, collaborazionista, repubblichino della peggior specie, liberale in economia e antipopolare (ma ingannatore), è sprofondata in una crisi che ha un solo precedente: la separazione dell’Italia del centro nord e del centro sud del 1943.
Ma ora è piena di energie nuove, che devono soltanto organizzarsi. E’ piena di giovani di valore che hanno capito o stanno capendo che lo Stato italiano è stato strozzato dalla finanza internazionale e dall’Unione europea, che ne desiderano e perseguono la disgregazione, e che l’ideologia del “meno Stato” e della “concorrenza internazionale” è stata l’inganno ideologico diffuso dal partito unico collaborazionista neo-repubblichino e traditore (del quale ulivo e pdl, centrosinistra e centrodestra, sono stati soltanto due correnti, che fingevano di essere avversarie: tutti, in qualche modo, siamo stati ingannati e abbiamo aderito a idee che miravano a distruggerci).
Non bisogna aver dubbi che la ricostruiremo.
Anzi, bisogna avere fede ed essere disponibili all’azione e disciplinati nell’organizzazione.
L’Italia e la Costituzione non sono morte: stanno risorgendo.
Il terzo risorgimento è già iniziato.
Per anni ho avuto fiducia nei 5Stelle e non mi va giù l’insulsa prospettiva d’attesa di un inutile referendum per l’uscita dall’euro. Attualmente li considero il meno peggiore degli altri grandi partiti nel senso che sono giovani con idee sane e pulite, ma non possono continuare ad ignorare il primario recupero della Sovranità senza la quale non è possibile scrollarsi di dosso il vero nemico. Credo che i loro principali esponenti (a parte Grillo che penso sia stato minacciato di brutto e che sta rovinando tutto il suo lavoro) si rendano quanto prima conto dell’errore che stanno facendo e che anzichè unire ed aumentare a nostro favore le forze in gioco stanno invece favorendo coloro che vogliono la nostra fine.