Taggato: Risorgimento

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Far risorgere il Risorgimento

di MARCO TROMBINO (FSI Genova) Fino a pochi decenni fa i programmi scolastici italiani, per ciò che riguarda i contenuti dei corsi di storia, dedicavano uno spazio debitamente ampio alla storia del XIX secolo e ai fatti del Risorgimento italiano. Era del tutto comprensibile: si tratta di quella frazione della nostra storia che giustificava l’esistenza e l’unicità della Patria, che cementava lo spirito nazionale, seppure con tutte le sue contraddizioni e sfaccettature (Vittorio Emanuele II...

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Estate sovranista

di Luca Mancini (FSI Roma) È estate, fa caldo, si è stanchi e non si vuole lavorare. La mente ogni tanto se ne va e inizia a immaginare un mare cristallino, dolci colline, impervie montagne o luoghi fantastici nei quali non si è mai stati. State tranquilli, “Appello al Popolo” non è diventata una rivista di viaggi, essa è e sarà sempre una rivista battagliera di politica sovranista, ma per una volta, date le premesse...

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Il carattere degli Italiani

di WALTER BARBERIS Cosa sia la nazione italiana, chi sia l’italiano, se vi sia un carattere italiano sono interrogativi che forse è bene lasciare alla molta letteratura che si è esercitata sul tema. Tutt’al più, vale la pena ricordare che quando si trattò di disegnarne un profilo unitario, quando tra la fine del Settecento e il corso dell’Ottocento si avviò il gran movimento che doveva portare gli italiani all’unità politica e istituzionale, molti uomini di...

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La forza di un’associazione è nell’omogeneità e nella costanza

di GIUSEPPE MAZZINI Il segreto della potenza è nella costanza e nell’unità degli sforzi che consacrano, uniti in associazione, il pensiero e l’azione al grande intento di restituire l’Italia in Nazione di liberi ed eguali, Una, Indipendente, Sovrana. Quanto più l’intento d’un’associazione è determinato, chiaro, preciso, tanto più i suoi lavori procederanno spediti, sicuri, efficaci. La forza d’una associazione è riposta, non nella cifra numerica degli elementi che la compongono, ma nella omogeneità di questi elementi, nella perfetta concordia dei...

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Nuove malattie: la “Borbonite”

di LUCA RUSSI (FSI Arezzo) Come sanno tutti, i virus sono estremamente abili nell’adattarsi ai cambiamenti ambientali grazie alle mutazioni genetiche, che hanno garantito il successo evolutivo di questi microrganismi. Poiché il virus tramite le mutazioni riesce ad adattarsi a sempre nuovi ospiti, noi siamo assediati continuamente da nuove malattie virali. Oggi voglio parlarvi del Borbonismo (o Neo-Borbonismo, o Borbonite, appunto), patologia sempre più invasiva che si innesta sul ceppo di un altro vittimismo auto-assolutorio,...

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La situazione

di STEFANO D’ANDREA Prima si crea la concorrenza internazionale. Poi investitori e industriali se ne lamentano accettandola o nemmeno se ne lamentano e la considerano un dato di fatto. In entrambi i casi pretendono che i sindacati e i lavoratori vadano ad essi incontro accettando che si lavori di più per meno denaro. La classe media a lungo tace, perché crede di non esserne colpita. Ma poi vede diminuire la domanda interna di beni e...

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L’assalto all’Unità – Propaganda anti-risorgimentale e decostruzione nazionale: una replica a Diego Fusaro

di BRUNO FARINELLI (FSI Torino) Il Risorgimento è uno svolgimento storico complesso e contraddittorio, che risulta integrale da tutti i suoi elementi antitetici, dai suoi protagonisti e dai suoi antagonisti, dalle loro lotte, dalle modificazioni reciproche che le lotte stesse determinano e anche dalla funzione delle forze passive e latenti come le grandi masse agricole, oltre, naturalmente, la funzione eminente dei rapporti internazionali. A. Gramsci, Il Risorgimento[1] La definizione di Risorgimento data da Antonio Gramsci...

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A Francesco De Sanctis, nel duecentesimo anniversario della nascita

di ANGELA MARTINO Francesco De Sanctis (Morra Irpina, 28 marzo 1817- Napoli, 29 dicembre 1883), oltre ad essere stato grande storico e critico letterario, giornalista ed insegnante, fu un ardente patriota, deputato e ministro della Pubblica Istruzione, il primo ministro dell’Istruzione dell’Italia Unita. Intendiamo rimarcare il suo patriottismo, il sacrificio, le sofferenze e il dolore di un uomo che seppe essere un grande letterato ed offrire il suo notevole contributo alla causa nazionale, diventando il...

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Morte o Risorgimento?

di STEFANO D’ANDREA L’Italia e la nostra Costituzione sono morte? L’Italia è entrata in decadenza nella metà degli anni ottanta: prima era stato commesso qualche errore ma non si può dire che fosse in decadenza. Ha visto peggiorare notevolmente la classe dirigente dopo la crisi generata da tangentopoli. Ma già i politici decadenti della prima repubblica le avevano messo il cappio al collo stipulando e ratificando il trattato di Maastricht. Governata per quindici anni dal...

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Fenestrelle? Non fu come Auschwitz

di ALESSANDRO BARBERO (storico) Nell’estate 2011 mi è successa una cosa che non avrei mai creduto potesse capitarmi nel mio mestiere di storico. In una mostra documentaria dedicata ai 150 anni dell’Unità mi ero imbattuto in un documento che nella mia ignoranza mi era parso curiosissimo: un processo celebrato nel 1862 dal Tribunale militare di Torino contro alcuni soldati, di origine meridionale, che si trovavano in punizione al forte di Fenestrelle. Lì avevano estorto il...

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Pasquale Saraceno: unità nazionale e Mezzogiorno

di GERARDO MAROTTA [Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici] Fu una costante del meridionalismo di Saraceno la ferma consapevolezza che la questione dell’unificazione economica dell’Italia fosse anche una questione di unificazione politica, perché l’obiettivo del superamento del divario tra il Nord e il Mezzogiorno chiamava in causa le responsabilità dello Stato e perché il permanere di quel divario poteva riflettersi negativamente sulla stessa unità nazionale, con conseguenze che a lungo andare potevano risultare esiziali...

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Dall’Associazione al Governo sociale: la via mazziniana alla risorgenza nazionale

di BRUNO FARINELLI (FSI Torino) «Le grandi rivoluzioni si compiono più coi principii, che colle baionette: dapprima nell’ordine morale, poi nel materiale. Le baionette non valgono, se non quando rivendicano, o tutelano un diritto: e diritti e doveri nella società emergono tutti da una coscienza profonda, radicata ne’ più». Era il 1831 e a Marsiglia Mazzini vergava il Manifesto che diede vita a una delle più celebri organizzazioni patriottiche italiane. Tutta la lungimiranza politica e...