L’assalto all’Unità – Propaganda anti-risorgimentale e decostruzione nazionale: una replica a Diego Fusaro

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6 risposte

  1. FaEr7609 ha detto:

    Fusaro estrapola citazioni fuori contesto per poi piegarle a tutt’altro contesto . E’ un’operazione miserabile e che crea disinformazione . Ma a lui non importa , lo fa sempre : perché la citazione ( anche se alla cazzo e fuori contesto ) è d’obbligo per mantenere l’aura da filosofo …. filosofo da talk show si intende . Perché l’importante è stare in TV , diventare riconoscibili : la pubblicazione da parte di qualche casa editrice diventa così automatica . Che importa poi se pubblichi indecenze reazionarie ( copia e incollate da Alain De Benoist ) e mistificazioni senza senso e rispetto , ridicolizzate da qualsiasi studente di filosofia del primo anno … A lui non importa , siamo nella società dello spettacolo e per lui è una gran botta di culo .

  2. Gracco ha detto:

    Farinelli esterna la propria antipatia per Diego Fusaro ma non entra nel merito delle considerazioni oggettive che conducono inevitabilmente ad una critica del mito risorgimentale creato da casa Savoia e perpetuatosi anche dopo la dipartita della real casa. Non si può ignorare la verità solo per paura di fare il gioco della “reazione”, borbonica o leghista che sia. Tommasi di Lampedusa era un “reazionario” ma il suo Gattopardo è un romanzo storico che ricostruiva la verità. Avete presente il massacro dei contadini di Bronte che speravano in una redistribuzione della terra? Bixio gli urlò che “siamo venuti quì per fare l’Italia, non per modificare le mappe catastali!” Già, anche lui era siciliano, ma di un’altra classe sociale. Anticipò Bava Beccaris…La vittoria garibaldina in Sicilia facilitata dal tradimento dei generali borbonici è storia accertata, come pure la repressione del “brigantaggio” e la spoliazione dell’industria tessile locale a favore di quella piemontese. Certamente il figlio di uno stupro non può essere soppresso una volta che è nato, e questo vale anche per il nostro paese, ma non si deve mai dimenticare che l’Italia moderna è nata da uno stupro commesso con la complicità di potenze straniere!

    • Bruno Farinelli ha detto:

      Veramente di Fusaro mi importa poco. Ho scritto che Fusaro non è sciocco, ma semplicemente si limita a seguire della propaganda sempre più diffusa. Il punto è che voi riproponete sempre le stesse quattro cose, trite e ritrite che sono già state dibattute e valutate. Ma quale significato potrebbe mai avere dal punto di vista della ricerca storica un romanzo? Se non quello di fornirci il singolo punto di vista dell’autore e forse mettere in luce delle correnti di pensiero? Un romanzo non è attendibile dal punto di vista storico!
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      Ma figuriamoci se Bixio in quei momenti concitati si metteva a urlare simili baggianate! Dov’è la fonte di questa affermazione? Chi l’ha scritto? Si trova in atti processuali? E sì, perché Bixio fu sottoposto a processo per Bronte! In ogni caso era ligure non siciliano.
      L’accertamento della corruzione dei generali borbonici da chi sarebbe stato fatto? Si tratta dell’assegno fatto a Lanza, per il quale la fonte è “Civiltà Cattolica”? Torniamo sempre lì. Perché non citate le fonti delle notizie che prendete e rigurgitate? Perchè sono sempre i soliti quattro (Aprile, Del Boca, Pellicciari, Giangrande, etc..). Vogliamo andare a vedere le differenze tra la legge “Pica” (fatta da un abruzzese non da un piemontese) e la precedente legislazione borbonica contro il brigantaggio? Lei comunque fa una gran confusione perché la repressione del brigantaggio con la legge “Pica” non fu applicata alla Sicilia. Sulle potenze straniere c’è poi da ridere. A chi si appoggiarono i Borbone per farsi rimettere sul trono?
      In realtà tutte queste argomentazioni servono a poco perché chi si considera figlio di uno stupro non combatterà mai per la sua famiglia.

  3. Gracco ha detto:

    anche i Promessi sposi sono u

  4. Gracco ha detto:

    anche i Promessi sposi sono un romanzo, consigliabile a chi voglia conoscere lo spirito di un’epoca senza dover frugare negli archivi…non per niente si legge nelle scuole.
    Mi sono sbagliato sulle origini di Bixio facendolo siciliano anziché ligure, ma non certo sulla sua personalità di uomo crudele, violento e odiato anche dai suoi e non risulta agli atti che sia stato processato per l’eccidio di Bronte.
    Ma tutto ciò è secondario. Chi vuole coltivare ancora oggi il mito del “risorgimento italiano” faccia pure, fatto sta che le classi subalterne italiche (contadini e operai) troppe volte sono state tratte in inganno da una borghesia antinazionale che puntava solo ai suoi gretti interessi, prima con la retorica risorgimentale, poi con quella sabauda e infine con quella fascista. A queste classi (che sono il mio riferimento) non importava giustamente nulla dell’Italia, figlia di uno stupro, che si è riscattata come nazione solamente dopo il 1945

  5. Laura ha detto:

    Anch’io sentendo per 60 anni parlare dell’*eccidio di Bronte* ho sempre pensato che il ‘cattivo’ Bixio avesse fatto chissà quale strage.. poi ho appurato che i fucilati, dopo un brevissimo processo, furono in tutti cinque, ritenuti i maggiori colpevoli degli omicidi commessi a Bronte, tra cui un avvocato di nome Lombardo e lo ‘scemo del villaggio’, che oggi non sarebbe stato condannato, ma allora la si pensava diversamente, in ogni caso lo ‘scemo’ munito di ascia, spaccava le teste ai ‘signori’ del paese.. furono bruciate vive delle persone nelle loro case date alle fiamme..ecc..quindi non mi sembra si possa parlare di ‘eccidio’ per cinque fucilati (quante furono le vittime dei rivoltosi?) ma tant’è la storiografia di sinistra è solita falsificare pro domo sua gli avvenimenti ..in ogni caso la repressione del brigantaggio ebbe tra i suoi più feroci sostenitori una bella maggioranza di meridionali (vedasi gli scritti di Gilberto Oneto che ne fa un elenco dettagliato.. vogliamo poi ricordare la ferocia dei siciliani nell’infierire sui soldati napoletani feriti? Mai letto G. C. Abba ‘Da Quarto al Volturno’? Di uno storpio che munito di spiedo trucidava i feriti? Fu ammazzato da un revolverata di un ufficiale garibaldino (anche questo un eccidio?) studiate gente.. studiate!.. la cultura ha sempre dei limiti, solo l’ignoranza è infinita..

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