Categoria: grandi italiani

0

Messaggio inviato al Parlamento nel centenario della morte di Garibaldi

di SANDRO PERTINI Onorevoli Deputati, un secolo fa moriva a Caprera Giuseppe Garibaldi, un italiano che il nostro popolo ha sempre amato e spontaneamente ha assunto a simbolo della unità, della libertà e della indipendenza della Patria. La sua scomparsa lasciò una indelebile scia di rimpianto, ma avvenne in un periodo storico in cui il profondo travaglio del Risorgimento non era ancora compiuto e continuavano le polemiche tra le forze che lo avevano determinato. Oggi,...

0

Far risorgere il Risorgimento

di MARCO TROMBINO (FSI Genova) Fino a pochi decenni fa i programmi scolastici italiani, per ciò che riguarda i contenuti dei corsi di storia, dedicavano uno spazio debitamente ampio alla storia del XIX secolo e ai fatti del Risorgimento italiano. Era del tutto comprensibile: si tratta di quella frazione della nostra storia che giustificava l’esistenza e l’unicità della Patria, che cementava lo spirito nazionale, seppure con tutte le sue contraddizioni e sfaccettature (Vittorio Emanuele II...

0

Machiavelli e l’esercito di leva

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) Ricorre, in tutta l’opera machiavelliana, un’espressione: giustizia e armi, con la quale il Segretario fiorentino sintetizza la politica come arte di buon governo e amministrazione dello Stato ed esprime sovente l’interesse per le cose militari fino a santificarle: le armi sono pie quando servono per assicurare la giustizia nello Stato e mantenere la libertà alla Patria. Nutritosi alla storia dell’antica Roma repubblicana, dentro la quale ritrovava l’amor di Patria,...

1

Federico Caffè: “La sfida della disoccupazione giovanile”

Alcuni atteggiamenti che hanno avuto occasione di manifestarsi, a seguito della pubblicazione delle cifre del primo elenco dei giovani alla ricerca di lavoro, non possono non destare un certo stupore. Indubbiamente i dati ora disponibili accrescono i «dettagli» delle nostre conoscenze e non sono privi di utilità. Sarebbe, peraltro, mera ipocrisia dare a intendere che la gravità del fenomeno non fosse già nota, anche nelle sue connotazioni inerenti alla rilevanza della componente femminile e alla distribuzione...

0

Federico Caffè: “Pressioni indecenti dalla CEE”

di FEDERICO CAFFÈ (tratto da “Scritti quotidiani”, pubblicato sul Il Manifesto l’8 luglio 1981) Se sono esatte le notizie riferite dalla stampa circa le ‘sollecitazioni’ con le quali la Comunità economica europea avrebbe accompagnato l’accettazione del provvedimento italiano di un deposito provvisorio infruttifero, nella misura del 30 per cento, su determinate importazioni o acquisti di valuta estera per specificati scopi, ci si trova di fronte a un comportamento che attesta con chiarezza come la cooperazione...

0

Federico Caffè: “Il segno dei tempi”

di FEDERICO CAFFÈ (tratto da “Scritti quotidiani”, pubblicato sul Il Manifesto il 6 novembre 1981) Paul A. Volker, presidente del Consiglio dei governatori del Sistema della Riserva Federale (che svolge i compiti di Banca centrale negli Stati Uniti d’America), ha affermato in una conferenza all’università Vanderboilt di Nashville, Che nel prossimo futuro sarà necessaria una politica restrittiva, nell’intento di combattere l’inflazione. Vi è necessità di mantenere una disciplina finanziaria, e particolarmente un freno nella creazione...

2

Miseria dell’Accademia italiana

di STEFANO ROSATI (FSI Rieti) Durante il fascismo alcuni docenti si rifiutarono di giurare fedeltà al regime. Concetto Marchesi tenne la celebre prolusione del 1943 in presenza del ministro della Repubblica di Salò Biggini e di fronte a gruppi di squadristi. Il discorso di apertura dell’anno accademico conteneva un appello ai valori della pace e del lavoro senza alcuna concessione o approvazione dell’operato del regime[1]. Nel dopoguerra, un gigante del pensiero giuridico occidentale come Emilio...

0

L’ultima lezione di Federico Caffè

Andando all’università, quel giorno di fine primavera (giugno ’84), Federico Caffè sapeva che difficilmente avrebbe evitato di cadere nella trappola di una qualche cerimonia organizzata, vermouth e pasticcini, dai suoi allievi e dai suoi assistenti per «festeggiare», dopo trent’anni di cattedra, il suo passaggio nel novero dei «fuori ruolo». Come scriverà qualche anno dopo, era in procinto di essere collocato «in una specie di limbo». Che se non era quello del pensionamento tuttavia comportava «l’abbandono...

1

Patria delle Patrie

di STEFANO D’ANDREA “Noi vagheggiamo la grande federazione dei popoli liberi: crediamo nel patto delle nazioni, nel congresso europeo che interpreterà pacificamente quel patto. Ma nessuno potrà entrare fratello in quel patto, nessuno potrà ottener seggio in quel concilio dei popoli, se non dotato di vita propria ordinata, costituito in individualità nazionale, munito, come disegno della propria fede, della bandiera unitaria che lo rappresenti”. (Da Giuseppe Mazzini, Scritti dell’Italia del Popolo, 1848). L’Europa del profeta...

1

Federico Caffè: ridare alla occupazione il suo carattere di obiettivo primario

All’associazione anomala del ristagno con inflazione, sembra che ora debba far seguito quella di una ripresa congiunturale priva di effetti apprezzabili sull’occupazione. Di recente, una comunicazione ufficiale del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale ha fornito una conferma autorevole del delinearsi di una ripresa, sia pure con profili diversificati: più accentuati nel Nord America, più moderati in Giappone e in Europa, con previsione di consolidamento nel corso del 1984. Calorose raccomandazioni vengono espresse per...

0

A Francesco De Sanctis, nel duecentesimo anniversario della nascita

di ANGELA MARTINO Francesco De Sanctis (Morra Irpina, 28 marzo 1817- Napoli, 29 dicembre 1883), oltre ad essere stato grande storico e critico letterario, giornalista ed insegnante, fu un ardente patriota, deputato e ministro della Pubblica Istruzione, il primo ministro dell’Istruzione dell’Italia Unita. Intendiamo rimarcare il suo patriottismo, il sacrificio, le sofferenze e il dolore di un uomo che seppe essere un grande letterato ed offrire il suo notevole contributo alla causa nazionale, diventando il...

0

Che l’inse? Quando il popolo si ribellò e vinse

di Davide Visigalli (FSI Liguria) 5 Dicembre 1746, Genova. Oggi, 5 Dicembre 2016, ricorre il 270 anniversario. Oggi si ricorda il gesto di un fanciullo, il gesto del “Balilla”. Il nome “Balilla” non ha, come molti credono, origini fasciste, ma deriva da un evento storico. Esso infatti deriva dalla rivoluzione di Portoria del 1746. Ecco la descrizione dei fatti: (da http://www.ilcaffaro.com/balilla.php) Nel 1740, alla morte di Carlo VI°, alla figlia Maria Teresa, sicura di succedere...