Patria delle Patrie
di STEFANO D’ANDREA
“Noi vagheggiamo la grande federazione dei popoli liberi: crediamo nel patto delle nazioni, nel congresso europeo che interpreterà pacificamente quel patto. Ma nessuno potrà entrare fratello in quel patto, nessuno potrà ottener seggio in quel concilio dei popoli, se non dotato di vita propria ordinata, costituito in individualità nazionale, munito, come disegno della propria fede, della bandiera unitaria che lo rappresenti”.
(Da Giuseppe Mazzini, Scritti dell’Italia del Popolo, 1848).
L’Europa del profeta della nostra Repubblica non era integrazione, non era uniformazione, non era unificazione, non era cessione, né limitazione delle sovranità ma PATTO E ALLEANZA a difesa delle sovranità. “Patria delle Patrie” chiosa Chabod. Quindi somma difesa delle diversità. Un sogno lo so, già teoricamente irrealizzabile, ma se il sogno è irrealizzabile ci si limita a contrarre l’alleanza difensiva e un semplice trattato di commercio, non si uccidono le Patrie per costruire un grande mercato, dando vita ad un potere superiore agli Stati, che ha un simile satanico e miserabile fine.
Giusto.
Di fatto l’idea del grande Mazzini era una sorta di confederazione di Stati sovrani, per dirla in un lessico più politologico.