Categoria: Com’eravamo

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IRPEF: facciamo un confronto (1974 vs 2019)

di NINO DI CICCO (FSI-Riconquistare l’Italia Roma) La riforma dell’IRPEF del 1973, ispirata al dettato costituzionale (art. 53: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività“), prevedeva 32 aliquote applicate ad altrettanti scaglioni di reddito, che andavano da un minimo del 10% (per i redditi fino a 2 milioni di lire) a un massimo del 72% (per i redditi oltre...

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I mercati ai tempi della (Prima) Repubblica

di STEFANO ROSATI (FSI Rieti) Il pensiero politico degli ultimi trent’anni è profondamente nichilista: il modo è cambiato, le cose sono cambiate, non spetta alla politica cambiare le ‘cose’, che sono ormai ‘cambiate’. E comunque lo Stato è impotente, non ha i mezzi per cambiarle, le cose. È un dato di fatto. Irreversibile. Ineluttabile. Incontestabile. La politica è sostituita dalla religione. Una teologia della sottomissione; se le cose non si possono cambiare si è sottomessi alle...

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Che l’inse? Quando il popolo si ribellò e vinse

di Davide Visigalli (FSI Liguria) 5 Dicembre 1746, Genova. Oggi, 5 Dicembre 2016, ricorre il 270 anniversario. Oggi si ricorda il gesto di un fanciullo, il gesto del “Balilla”. Il nome “Balilla” non ha, come molti credono, origini fasciste, ma deriva da un evento storico. Esso infatti deriva dalla rivoluzione di Portoria del 1746. Ecco la descrizione dei fatti: (da http://www.ilcaffaro.com/balilla.php) Nel 1740, alla morte di Carlo VI°, alla figlia Maria Teresa, sicura di succedere...

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L'immigrazione non ci salverà

di COME DON CHISCIOTTE (Germano Dottori) L’Italia che invecchia può curarsi soltanto importando migliaia di stranieri? Perché questo mantra, un po’ umanitario e un po’ egoista, è anche impraticabile Viene da tempo quasi ossessivamente ripetuto un mantra. L’Italia, si dice, sarebbe un paese in via di progressivo invecchiamento, nel quale un numero sempre più piccolo di persone in età lavorativa dovrà farsi carico di una quantità crescente di anziani in pensione e bisognosi di costose cure...

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L'amore ai tempi del Risorgimento

di LUCA MANCINI (FSI Lazio) Una delle principali qualità di un rivoluzionario è quella di saper amare. Egli vive di passioni, ha una sensibilità maggiore degli altri e riesce a percepire meglio le ingiustizie di una società e a indignarsi profondamente per queste. Egli è follemente innamorato del suo popolo. Talvolta questo amore non è corrisposto, anzi il rivoluzionario viene additato come un traditore, un folle visionario e tanti altri bellissimi epiteti; tuttavia egli non se...

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La mancanza di una cultura politica

di DAVIDE VISIGALLI (ARS Liguria) Qui vi voglio proporre un’analisi interessante di Friedmann, sociologo tedesco-americano (tratto da: Lucania trent’anni dopo, La critica sociologica, fase 69, primavera 1994). Lo studioso fa un confronto, basato su esperienze soggettive, tra la Lucania post II guerra mondiale e quella di 30 anni dopo, quando vi ritornò. Ho ripreso questo testo perché penso sia in grado di dare uno spaccato sociale non banale di quei periodi storici, da cui l’autore...

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La Sovranità ai tempi della NATO

di DAVIDE VISIGALLI (Ars Liguria)   Qui vi propongo un testo dell’onorevole Lelio Basso a proposito dell’adesione nella NATO da parte dell’Italia. Questo stralcio fa parte del dibattito avvenuto alla Camera dei deputati nel marzo del 1949. Fu un dibattito molto acceso tra il governo democristiano, guidato da De Gasperi, e le opposizioni parlamentari che mettevano in guardia circa la sostanziale limitazione della sovranità nazionale. Mi sembra importante per capire diversi concetti che poi si...

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Per una pedagogia sovranista

di LUCIANO DEL VECCHIO (ARS Emilia-Romagna) Giuseppe Mazzini concepiva il principio fondante della Repubblica una, libera e indipendente come distintamente separato da qualsiasi calcolo utilitario, “razionale” dei vantaggi e degli svantaggi che un’Italia unita avrebbe portato ai singoli. Coerente con questa idea, rigettò ne I doveri dell’uomo l’individualismo illuministico della Rivoluzione francese e, implicitamente, quello possessivo della logica capitalistica: “L’ educazione […] è la gran parola che racchiude tutta quanta la nostra dottrina». “Colla teoria...

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I principi dell’istruzione secondo i nostri Padri (II)

di DAVIDE VISIGALLI (ARS Liguria) (Seconda Parte) Nella prima parte ci siamo occupati dell’articolo 34, qui ci occuperemo del 33 e dei suoi fondamentali principi: Art 33 L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel...

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I principi dell’istruzione secondo i nostri Padri

di DAVIDE VISIGALLI (ARS Liguria) (Prima parte) Per distinguere l’istruzione di oggi, in Italia e non solo, da come dovrebbe essere, mi è stato molto utile leggere i verbali dell’Assemblea Costituente che si riferiscono agli articoli 33 e 34 della nostra Carta. In questa prima parte mi occuperò dell’Art.34. Rileggiamolo insieme un attimo: Art 34 La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e...

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I meravigliosi anni Trenta

di Luca Mancini (ARS Lazio) Se oggi mi si chiedesse “in che epoca avresti voluto avere 30 anni?”, risponderei senza esitazione: “negli anni Trenta”. Non perchè io sia un guerrafondaio, ma perchè avrei voluto assistere ai più grandi esperimenti economico-sociali che l’umanità abbia mai visto. Il 24 ottobre del 1929 a New York, dentro le caotiche stanze della borsa di Wall Street, accadde quello che per alcuni sembrava impensabile dopo i “ruggenti anni venti”, mentre...

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Cum grano salis

È una questione di fiducia e basta. Potrebbero all’unisono tutti i giapponesi chiedere il rimborso del denaro che hanno prestato allo Stato (peraltro ad interessi reali quasi negativi)? Se ciò accadesse, in Giappone ci sarebbe iperinflazione. Avete un conto in banca? (Immagino di si.) Se tutti i clienti della banca dove avete il c/c, all’unisono, chiedessero il denaro che hanno loro “prestato” cosa accadrebbe? (Ve lo lascio immaginare.) Perché invece non accade? Solo ed esclusivamente...