Categoria: Uomo e dintorni

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Comunità e territorio: linee guida per una programmazione urbanistica nazionale (documento per l’Assemblea nazionale del FSI – 9 giugno 2019)

COMUNITÀ E TERRITORIO: LINEE GUIDA PER UNA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA NAZIONALE Dedicato ai nostri “padri” e ai nostri “figli” “Dal punto di vista del costume, la battaglia urbanistica è stata, ed è, una battaglia morale”   (Fiorentino Sullo)                                                                                                                                                             INTRODUZIONE Dal discorso di Adriano Olivetti per l’inaugurazione della fabbrica di Pozzuoli E’ il 23 aprile 1955, un “sabato di primavera”, il giorno scelto per inaugurare la fabbrica Olivetti di Pozzuoli. Adriano Olivetti prepara un discorso (1)...

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Comunità e territorio: il quadro storico-normativo (Allegato del documento sulla programmazione urbanistica)

di Rosa Spadafora Nel periodo successivo all’unificazione nazionale, lo stato emana leggi atte ad unire culturalmente e amministrativamente il paese: si vuole in questo modo affermare la presenza dell’apparato pubblico nel territorio. Vengono realizzate così tutta una serie di strutture e servizi pubblici, come caserme, sedi dell’amministrazione pubblica, acquedotti e ferrovie. Di seguito sintetizziamo le normative, emesse o solo proposte, e i momenti più significativi dall’unificazione nazionale. Legge 20 marzo 1865, n. 2248, primo atto...

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La libertà uccide

di LUCA MANCINI (FSI Roma) Con la formula bellum omnium contra omnes il filosofo inglese Thomas Hobbes descrive lo stato di natura. Nella sua concezione, lo stato di natura è la condizione più primitiva dell’essere umano, nella quale gli uomini vivono come individui singoli dotati di una libertà assoluta. Non essendoci leggi, ognuno ritiene di avere diritti su ogni cosa e tale stato di estrema libertà si traduce, appunto, in una guerra di tutti contro...

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Dentro il popolo, per il popolo: la vita piena di una militanza

di Rossano Ferrazzano (FSI Lombardia) Abbiamo consegnato i nostri volantini e scambiato opinioni appassionate con commercialisti spocchiosi che si dichiaravano di sinistra, antidemocratici, castristi ed oligarchici e spiegavano a noi che avevamo le idee confuse; vivacissime signore ottuagenarie memori della profonda dignità civile dei decenni del dopoguerra ed oggi convinte dalla tv che la colpa della decadenza italiana sia del ping pong fra camera e senato, ma ancora capaci di salutarci con un salatissimo “però...

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Il multiculturalismo forzato e l'immigrazione di massa rallentano l'integrazione: considerazioni sociologiche

di MARTINA CARLETTI (FSI Umbria) Quali sono i parametri etici attraverso i quali si possono valutare i diversi effetti sociali dell’immigrazione di massa? Secondo l’utilitarismo universalista degli economisti, il voler perseguire il massimo della felicità per il massimo numero di persone: quindi, ciò che accade alle popolazioni autoctone dei paesi ospitanti non ha alcuna importanza fintanto che nel complesso le migrazioni producano benefici a livello mondiale. In realtà, alcune ricerche hanno evidenziato che, a livello sociale,...

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La mancanza di una cultura politica

di DAVIDE VISIGALLI (ARS Liguria) Qui vi voglio proporre un’analisi interessante di Friedmann, sociologo tedesco-americano (tratto da: Lucania trent’anni dopo, La critica sociologica, fase 69, primavera 1994). Lo studioso fa un confronto, basato su esperienze soggettive, tra la Lucania post II guerra mondiale e quella di 30 anni dopo, quando vi ritornò. Ho ripreso questo testo perché penso sia in grado di dare uno spaccato sociale non banale di quei periodi storici, da cui l’autore...

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Diventare umani

di PIERO COPPO (medico, etnopsichiatra)   In società multiculturali ci sono spesso forti conflittualità tra il progetto di cui le diverse famiglie sono portatrici e quello della cultura dominante, per esempio attorno alla questione della proprietà dei figli. Appartengono ai genitori biologici e alle loro famiglie, oppure alla cultura, al gruppo proprietario del luogo dove nascono? In altri termini: sono destinati a rafforzare e continuare la cultura, l’identità etnica dei loro genitori, o quella di...

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Sentimenti e materialismo

di Luca Mancini, ARS Lazio Viviamo in una triste società materialista che ha ridimensionato all’inverosimile il ruolo delle emozioni umane in nome di un presunto benessere. Una società neopositivista che è fermamente convinta che il progresso scientifico e materiale coincida con il progresso umano. Chi è convinto di questo, dovrebbe allora degnarsi di spiegare come sia possibile che nonostante l’enorme sviluppo tecnologico degli ultimi trent’anni, le condizioni di vita degli uomini occidentali siano nettamente peggiorate. Non solo...

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Famiglia e contratto

di PAOLO DI REMIGIO (ARS Teramo)   La famiglia tiene ormai uniti solo due tipi di scambio tra gli individui. Mentre una volta, quando l’arretratezza tecnica provocava la differenza tra lavori femminili e lavori maschili, integrava la produttività dell’uomo e quella della donna, dopo l’industrializzazione la famiglia continua a unire solo lo scambio orizzontale e quello verticale tra gli individui: il rapporto tra i sessi e il rapporto tra le generazioni. Sembra però che nello...

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Un’alluvione di tagli

di DAVIDE VISIGALLI (ARS Liguria). 9-11 Ottobre 2014. Genova e altri comuni liguri nuovamente inondati dai propri fiumi. In questi giorni il triste anniversario con l’angoscia che potrebbe accadere ancora. Dal 1970 ad oggi 13 alluvioni si sono abbattute sul territorio ligure con un bilancio che ben supera le 50 vittime. La dinamica è sempre la stessa: piogge torrenziali (400 mm in poche ore solo l’anno scorso) che non danno tregua al terreno, i principali...

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Il dono o della solidarietà istituzionalizzata

di LUCIANO DEL VECCHIO (ARS Emilia-Romagna) Marcel Mauss (1872–1950) antropologo, sociologo, etnologo e storico delle religioni, fu uno dei padri fondatori dell’etnologia francese. Nel suo testo più famoso, Saggio sul dono (1923) descrive la socialità del dono all’interno delle comunità arcaiche e primitive da lui studiate ed espone alcune tesi fondamentali sulla natura dello stesso. Nelle società arcaiche il dono è obbligatorio e presenta le caratteristiche essenziali del “dare, ricevere, ricambiare”. Si deve “dare” per...

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La bramosia di Re Mida e del capitalismo

Il personaggio mitologico di Re Mida è noto nella tradizione occidentale per la sua capacità di trasformare in oro tutto ciò che toccava con le mani. Tale dono gli venne concesso da Dioniso, in seguito ad un servigio reso al dio, il quale per ricompensarlo gli chiese che cosa desiderasse ardentemente. Mida, che era un personaggio bramoso di ricchezze, chiese espressamente tale capacità, ma presto si rese conto che il potere che gli era stato...