FSI partecipa alla conferenza “Se questa è Europa” allo IULM di Milano
Oggi (13 marzo, ndr) ho partecipato alla conferenza “Se questa è Europa”, allo IULM di Milano, presenti Sergio Cesaratto ed Enrico Letta.
Ho potuto assistere solo alla seconda metà del confronto, più che sufficiente a mostrare un Enrico Letta imbarazzante, uomo che evidentemente vive in un’altra dimensione, dalla quale continua a ripetere le cose di venti anni fa, credendo che nel frattempo le persone davanti a lui abbiano fatto altrettanto e non abbiano avuto modo di toccare con mano quale sia la realtà di vivere nell’Unione Europea. Cesaratto puntuale, apparentemente conservativo come oratore, è uno tosto che si veste di gentilezza e moderazione, e sa scegliere i punti chiave anche senza integrarli in grandi costruzioni retoriche. Poche le persone presenti, non più di una trentina, sconcerto alle uscite più surreali di Letta (“l’Europa è l’unico spazio al mondo che difenda i diritti dei lavoratori”, “la Grecia è entrata in crisi perché ha truccato i bilanci”) e applausi spontanei alle puntualizzazioni di Cesaratto (“il debito pubblico non è un problema se si ha una Banca Centrale nazionale”, “non si può sentire che l’Europa difenda i diritti dei lavoratori”). le facce di Letta a tali applausi denunciavano sotto i modi gentili un animo arrogante, da animale politico, non incline a capire, e insieme debole di fronte all’insuccesso, perché in tanti anni non ha capito e non sa rimodulare il suo pensiero politico.
Dopo la conclusione del convegno, a cui non sono seguite domande dal pubblico (ne avevo pronta una per Letta che gli avrei rivolto privatamente ma si è dileguato istantaneamente) ho preso contatto con un giovane avvocato molto in gamba di Milano, che è intervenuto con energia dal pubblico a smascherare i soliti mezzucci fra neolingua e bipensiero degli europeisti in cattedra, ci risentiremo presto. C’era anche Enrico Turco di Rethinking Economics Cattolica, abbiamo avviato i contatti, è disponibile a collaborare per la presentazione di Sei lezioni di economia in città.
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