di CORRIERE DELLA SERA
Il sospetto è che, come ai tempi del Pci, un terzo degli italiani sia pronto a votare per forze programmaticamente avverse al mercato. Il caso di M5S
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COMMENTO (Lorenzo D’Onofrio)
Al netto di evidenti sciocchezze dettate da una visione di parte, a certi “amici” continuo a preferire i NEMICI, che si dichiarano LIBERALI e ci accusano, giustamente, di essere ILLIBERALI, STATALISTI, ANTI-MERCATO.
Ribadisco: 10, 100, 1000 Panebianco:
“…se è molto ampio il bacino elettorale in cui possono pescare i gruppi politici illiberali, ancora più ampio appare quello in cui sono diffusi orientamenti anti-mercato. Grosso modo la metà degli elettori di questo Paese sembra disponibile a votare per gruppi politici (di destra o di sinistra) più o meno esplicitamente statalisti.
Il cosiddetto «sovranismo», la critica dell’economia aperta, il favore per il protezionismo, non sono invenzioni estemporanee, intercettano una domanda diffusa, di protezione statale dal mercato.”
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