Corea del Nord: pronta per discutere di denuclearizzazione con gli USA
di SICUREZZA INTERNAZIONALE (Alice Berberis)
Secondo quanto riportato da un funzionario americano, domenica 8 aprile, la Corea del Nord avrebbe informato gli Stati Uniti di essere pronta a discutere della denuclearizzazione della penisola con gli Stati Uniti nel corso del futuro incontro tra il presidente americano, Donald Trump, e il leader nordcoreano, Kim Jong Un.
La decisione è stata presa dalla Corea del Nord a seguito dei recenti contatti che è riuscita a stabilire con gli Stati Uniti, nell’ambito del clima di distensione inaugurato dai Giochi Olimpici Invernali in Corea del Sud. I contatti diretti tra i due Stati avrebbero coinvolto funzionari del Dipartimento di Stato americano e membri dell’intelligence che, operando attraverso la missione delle Nazioni Unite presente in Corea del Nord, sarebbero riusciti a dialogare preliminarmente con le loro controparti nordcoreane.
Fino ad ora, gli Stati Uniti hanno fatto grande affidamento sulla Corea del Sud e sulla sua intermediazione in merito alle iniziative del leader Kim Jong Un. Grazie ai diplomatici di Seoul, per esempio, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto modo di ricevere la proposta del leader nordcoreano relativa all’organizzazione di un incontro diretto tra i due Stati.
Il governo di Seoul ha accolto la notizia con entusiasmo. “Pur non essendo a conoscenza del numero di informazioni che Stati Uniti e Corea del Nord stanno condividendo, siamo lieti di poter constatare che i contatti tra i due Paesi stanno procedendo nella giusta direzione”, ha affermato un portavoce del presidente sudcoreano, Moon Jae-in.
Nonostante l’apertura al dialogo da parte del leader nordcoreano, permangono alcuni dubbi in merito alla concreta realizzazione della denuclearizzazione della penisola coreana. La Corea del Nord aveva affermato in passato di essere pronta a rinunciare al suo arsenale nucleare in cambio della rimozione delle truppe americane dalla Corea del Sud e dello smantellamento del sistema di difesa antimissile THAAD installato in Giappone e in Corea del Sud. Tale eventualità potrebbe risultare ancora più remota a seguito dell’arrivo dell’ex ambasciatore presso le Nazioni Unite, John Bolton, in qualità di nuovo consigliere di sicurezza per il presidente Trump, e di Mike Pompeo alla guida del Dipartimento di Stato americano.
Entrambi hanno sostenuto in passato una linea dura nei confronti della Corea del Nord e potrebbero mantenere tale approccio durante il futuro meeting con il leader nordcoreano, rischiando di far sfumare le possibilità di soluzione della questione coreana.
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