Lo spread Usa-Germania torna al 1989. Come cambiano le scelte d’investimento?
di VITO LOPS
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PREMESSA
Da tempo ci dicono che la svalutazione della moneta è sempre una scelta sbagliata e una condizione, quando accade per caso, comunque sconveniente. Eppure:
La chiave di volta è il cambio euro/dollaro. Nelle ultime sedute il cambio è sceso da 1,24 a 1,2 (l’euro quindi si è svalutato sul biglietto verde) in concomitanza con la progressione dei tassi Usa che hanno visto salire il T-Bond a 10 anni dal 2,8% al 3%. Tassi Usa più alti hanno attirato nuovi investitori che quindi hanno fatto incetta di dollari per entrare sui titoli di Stato Usa.
Un europeo che compra Borse e/o bond governativi Usa deve preoccuparsi ovviamente del rischio cambio. Se l’euro si rafforza sul cambio c’è una perdita che rischia di vanificare il vantaggio delle cedole. Se invece è il dollaro a rafforzarsi l’effetto cambio si trasforma in un ulteriore vantaggio, oltre a quello di aver avuto accesso a tassi più alti puntando sugli Stati Uniti”.
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