Gazebo sovranista a Ravenna
In una giornata storica per la nostra capitale Roma, la sua fondazione risale al XXI aprile 753 a.c., il FSI Emilia Romagna torna al mercato di Ravenna con il suo, ormai tradizionale, gazebo sovranista. Il 21 aprile 2018 sarà una data da ricordare anche per il gruppo ravennate del FSI. Oggi infatti oltre al nucleo storico costituito dal sottoscritto e da Alessandro Bucci, avremo il piacere di avere al nostro fianco il terzo socio ravennate: Pietro Colombo, che abbiamo conosciuto la settimana scorsa, al suo rientro in Italia, quando abbiamo organizzato una cena sovranista, alla quale partecipò anche il simpatizzante cesenaticense, valoroso militante del FSI, Massimiliano Capriuoli. Il comune di Ravenna, interpellata l’Agenzia delle Entrate ha adottato il sistema già in vigore in altri comuni della regione, richiedendo due marche da bollo da 16 € per le istanze di occupazione del suolo pubblico, anche per quanto concerne l’attività di propaganda politica, fino a questo momento esonerata dall’onere del bollo, una per la domanda e una per l’atto. Fortunatamente, in una stessa istanza possono essere richieste ben otto date e, tra la prima e l’ultima data, previa comunicazione (via pec) si possono effettuare delle integrazioni o delle variazioni. Pietro ha contribuito attivamente all’istanza dei gazebo sovranisti ravennati del 2018 fornendo le marche da bollo e di questo lo ringraziamo pubblicamente. Come consuetudine, accompagnati i ragazzi a scuola, carico il materiale e mi dirigo verso il mercato. Le operazioni sono ormai collaudate e consolidate. Trasporto, con l’ausilio del carrellino, il gazebo, il tavolo, le sedie e il contenitore con le bandiere, i volantini, e altro materiale. Arrivato in piazza Zaccagnini poco dopo le otto del mattino trovo già un bel gazebo di mormoni, provenienti dalle più sparute zone del globo, che allietano la mattinata con la musica del loro violinista e con i quali scambieremo qualche chiacchiera, in inglese… Pietro e Alessandro arrivano poco dopo. Ho già montato il tavolo con la bandiera del FSI e posizionato sopra un blocco di volantini ed un signore si è già avvicinato a prenderne uno e a chiedere informazioni sulla nostra formazione politica, con il proposito di seguirci sui nostri canali online. Montiamo il gazebo nella consueta posizione sul passaggio di accesso al parcheggio e disponiamo le due bandiere del FSI ai due lati, sul fronte, mentre sul retro sventola il tricolore. Il “rotolone” come è stato ribattezzato qui in Romagna il roll up FSI, con i punti salienti del nostro progetto politico introduce al gazebo e incuriosisce non pochi passanti che si fermano a leggere. La giornata calda e soleggiata favorisce fin dalle prime ore del mattino una buona affluenza di persone. Pietro e Alessandro rimangono al gazebo a distribuire i volantini mentre io mi sposto al centro della piazza, nella posizione solitamente occupata dai banchetti del centrodestra, in occasione delle consultazioni politiche, e ne approfitto per distribuire volantini alle persone che non transitano dal parcheggio. La mattinata si rivela molto proficua dal punto di vista della divulgazione: abbiamo distribuito un numero consistente di volantini, coadiuvati per una buona ora abbondante, dall’affezionata simpatizzante ravennate che non fa mancare mai il suo apporto in queste occasioni. Il nome FSI, il logo, il nostro progetto politico è giunto a un nutrito numero di cittadini ravennati quest’oggi. Qualcuno di questi ha avuto il piacere di scambiare qualche opinione con noi, presentandoci le proprie istanze e ascoltando le nostre proposte al riguardo. Il caldo comincia a farsi sentire e il sole cocente svuota la piazza. Approfittiamo per distribuire i nostri volantini alle poche persone rimaste e ci accingiamo a smontare il tutto. A circa un anno e mezzo da quella prima azione di militanza, l’affissione dei manifesti per il “NOSTRO NO” al referendum costituzionale Renzi-Boschi, siamo giunti ad avere quattro militanti ravennati in piazza in occasione di un gazebo. Un traguardo sicuramente importante che, semmai ce ne fosse bisogno, ci da ancora più forza e convinzione che la strada intrapresa è quella che dobbiamo percorrere, tutti insieme, per liberarci, ancora una volta.
CI LIBEREREMO!
Matteo Rossini
Commenti recenti