FSI partecipa alla presentazione del libro di Stefano Fassina a Roma
L’Università di Roma Tre ha organizzato lunedì 7 Maggio un incontro pubblico di discussione del nuovo libro di Stefano Fassina “Controvento – Per un patriottismo costituzionale”. Hanno partecipato alcuni soci della sezione romana : Claudia Vergella, Andrea Riacà, Gianni Cirardiello e il sottoscritto. Oltre al deputato di LeU, erano presenti altri personaggi, alcuni legati al mondo sovranista come Vladimiro Giacché e Sergio Cesaratto. A parte un professore appartenente al Pd che ha elogiato le misure del Governo Renzi e l’unità politica europea con i soliti argomenti dell’ineluttabilità del processo di integrazione (“Il mondo è cambiato”, eccetera), gli altri hanno tutti criticato la costruzione europea con argomenti a noi cari. Si è parlato di Maastricht come capolavoro dell’ordoliberismo tedesco, dell’austerità come naturale conseguenza dei trattati europei, … Lo stesso Fassina ha ammesso le colpe della sinistra nell’aver accettato l’Europa, ma ha indorato la pillola, dicendo che “non se ne erano accorti che avrebbe leso gli interessi del lavoro”, vabbè… C’era una consapevolezza diffusa tra i conferenzieri anche dell’impossibilità di costruire gli Stati Uniti d’Europa. Tuttavia, la pars costruens lasciava molto a desiderare. A parte Giacché, le soluzioni prospettate dagli altri erano palliativi puri. Dalla banca pubblica per fare investimenti fuori bilancio e il sindacato europeo di Pasquale Tridico (vicino ai Cinque Stelle) alla disapplicazione delle direttive europee e al veto nel Consiglio Europeo per qualsiasi tipo di peggioramento dell’Ue proposte da Fassina. Abbiamo quindi deciso di intervenire alla fine del dibattito, chiedendo ai relatori cosa ne avessero pensato della proposta politica di Riconquistare l’Italia: uscita unilaterale dall’Unione Europea per applicare in toto la Costituzione Italiana. Ovviamente, la nostra domanda è stata elusa. Però, è stato bello far risuonare la nostra tesi in un ambiente universitario e, comunque, ci siamo fatti conoscere con il nostro nome a una platea interessata a queste tematiche. Ci auguriamo che FSI possa estendersi di più anche in ambito universitario per creare consapevolezza e volontà di militanza tra gli studenti.
Federico Musso
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