Dal commercio al gas gli stretti legami tra Mosca e l’Ue: ecco perché Trump ha attaccato la Germania
di BUSINESS INSIDER ITALIA (Marco Cimminella – Bob Bryan)
- Angela Merkel e Donald Trump durante una foto di gruppo al vertice Nato di Bruxelles, luglio 2018 – LUDOVIC MARIN/AFP/Getty Images
- Durante il vertice Nato a Bruxelles, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sostenuto che la Germania fosse “controllata” dalla Russia, perché importa da quel Paese “dal 60% al 70% della sua energia”.
- Berlino non compra da Mosca così tanti prodotti energetici. Tuttavia Trump ha messo in luce una parte delle strategie economiche russe.
- Il 40% del gas naturale in Europa viene dalla Russia. Ancora più alte sono le importazioni tedesche nel settore che provengono da Mosca: una cifra che oscilla tra il 50 e il 75%.
Nel corso del vertice Nato a Bruxelles, il presidente statunitense Donald Trump ha sparato a zero contro la Germania, evidenziando un crescente legame tra Berlino e Mosca.
Gli attacchi di Trump contro la cancelliera Angela Merkel si sono concentrati su due temi principali: la spesa militare e quella per le importazioni energetiche dalla Russia.
“La Germania è completamente controllata dalla Russia perché è da lì che prendono dal 60% al 70% dell’energia. In più stanno costruendo un nuovo gasdotto”, ha detto Trump appena arrivato al summit Nato.
- Angela Merkel e Donald Trump a margine del vertice Nato a Bruxelles, luglio 2018 – BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images
Certo, il presidente Usa ha sovrastimato la quota di energia importata dai paesi europei dal gigante petrolifero Gazprom. Tuttavia, si tratta pur sempre di una quantità enorme, che lega fortemente i membri dell’Alleanza atlantica al Cremlino.
Cosa dicono i dati
Nel 2017 la Russia è stato il terzo partner commerciale più grande al mondo da cui l’Ue ha importato beni e servizi: una quota pari al 7,8%, vale a dire 145 miliardi di euro (davanti c’erano solo Cina e Stati Uniti). Secondo Eurostat, più dei due terzi di questi erano prodotti legati al settore energetico, dal petrolio al gas naturale, fino al carbone.
Il greggio è il principale prodotto tra quelli energetici acquistati dall’Unione europea all’esterno dei confini comunitari, con una quota del 69% nel 2017, seguito dal gas naturale (20%). Come mostrano i grafici, la Russia è stato il principale fornitore di gas naturale insieme alla Norvegia, seguiti da Algeria e Qatar.
Risultato simile per il petrolio: la Russia rimane sul podio, seguito dalla Norvegia. Al terzo posto il Kazakistan e al quarto l’Iraq.
Sempre secondo l’agenzia statistica europea, la Germania ha importato dal 25 al 50 % del suo petrolio dalla Russia. Da lì arriva anche più della metà del suo gas naturale: una quota che oscilla tra il 50 e il 75%.
Sulla base di questi dati il presidente degli Stati Uniti ha detto che la Germania è “controllata” e “prigioniera” di Mosca. Una dichiarazione che Trump ha voluto giustificare facendo anche riferimento al controverso progetto del Nord Stream 2: un gasdotto che dovrebbe essere completato entro il 2020 e dovrà portare i preziosi idrocarburi dalla Russia orientale alla Germania settentrionale, da dove poi rifornirà il resto dell’Europa attraverso l’infrastruttura esistente.
Sarà lungo circa 1200 chilometri e correrà attraverso il Mar Baltico, bypassando a nord i paesi baltici, l’Ucraina e la Polonia. Un grande piano che finirà per aumentare le esportazioni russe di idrocarburi.
L’industria energetica costituisce la maggior parte dell’economia russa; il che significa che l’Unione Europea sta provocando di fatto una sua notevole crescita economica.
- Questa foto di gruppo dal vertice della Nato ha catturato le tensioni tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e gli alleati. Sean Gallup / Getty Imagess
Inoltre, le relazioni tra l’Unione europea e la Russia non possono essere valutate solo con il metro di giudizio delle risorse energetiche. Bisogna tenere in considerazione anche il complesso delle relazioni commerciali, che vedono un saldo costantemente negativo per l’Ue nella bilancia commerciala internazionale con la Russia.
- Importazioni, esportazioni e bilancia commerciale tra Unione europea e Russia, dal 2008 al 2017 – Eurostat
Dal 2008 al 2017, l’Ue ha registrato un deficit commerciale consistente, perché ha importato più prodotti e servizi di quanti ne esportava dalla Russia. Come mostra il grafico, questo trend negativo ha raggiunto un picco di 93 miliardi nel 2012, per poi ridursi fino al 2016 (anno in cui ha toccato la soglia dei 47 miliardi), quando le importazioni dalla Russia sono calate sotto i livelli del 2009. Ma nel 2017 il deficit è cresciuto di nuovo, raggiungendo il valore di 59 miliardi.
Ma Trump ha esagerato
Secondo Energiebilanzen AG, un organismo di ricerca tedesco sull’energia, il 59% dei consumi energetici della Germania riguardano petrolio e gas, mentre il rimanente 41% proviene da carbone, fonti rinnovabili e nucleare. Ciò vuol dire che soltanto il 20% circa del mix energetico tedesco proviene da petrolio e gas russi, una percentuale alta ma senz’altro lontana dal 60%-70% indicato da Trump.
In più, come alcuni esponenti del governo tedesco hanno in seguito sottolineato, la Germania ha anche diretto la mozione per le sanzioni alla Russia all’inizio dell’invasione della Crimea.
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