Cina e Usa: la deriva del dialogo su Sicurezza e Diplomazia
di SICUREZZA INTERNAZIONALE
Aumentano le tensioni tra Stati Uniti e Cina anche in ambito di sicurezza. L’incontro e quasi scontro tra due destroyer della marina americana e di quella cinese nel Mar Cinese Meridionale sono solo l’ultimo anello di una catena che vede il Dialogo su Sicurezza e Diplomazia tra i due Paesi andare alla deriva.
Una nave da guerra cinese ha costretto un destroyer della marina degli Stati Uniti a cambiare rotta nel Mar Cinese Meridionale, poiché quest’ultimo era troppo vicino ad alcuni reef nell’arcipelago delle Isole Spratly che la Cina reclama come suo territorio nazionale.
Mentre la Cina era intenta a festeggiare il 69esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il 1 ottobre, una nave destroyer della marina Usa, la USS Decatur, si è avvicinata a distanza di 12 miglia dai reef Gaven e Johnson nell’arcipelago conteso delle isole Spratly, nel Mar Cinese Meridionale. Si tratta di un’operazione che dimostra il fatto che gli Usa non rispettano le rivendicazioni di sovranità della Cina su quella zona.
Per tutta risposta, la nave destroyer cinese Luyang lo ha avvicinato arrivando a una distanza di 41 metri dalla prua del Decatur, secondo quanto riferito dal comandante di quest’ultimo, Nat Christensen.
Non è la prima volta che le operazioni volte formalmente a tutelare la “libertà di navigazione” della marina statunitense finiscono con incontri-scontri con la controparte cinese, ma in questo momento specifico l’incontro ravvicinato tra il Decatur e il Luyang sembrano giungere ad aggiungere tensione ai rapporti già tesi tra Washington e Pechino.
Il Mar Cinese Meridionale è una zona la cui sovranità è fortemente contesa tra tutti i Paesi che vi si affacciano – la Cina, Taiwan, il Brunei, la Malesia, il Vietnam e le Filippine – grazie alla sua ricchezza di giacimenti di gas naturale e minerari e alla quantità di rotte commerciali che lo attraversano. L’interesse degli Stati Uniti nella regione è quello di mantenere lo status di acque internazionali del Mar Cinese Meridionale al fine di garantire la libera circolazione dei flussi di merci.
La Cina è il Paese con le rivendicazioni maggiori lungo quella che è nota come “la linea a nove punti” che dovrebbe segnare il confine della sua sovranità nazionale.
La manovra del destroyer cinese, secondo gli ufficiali degli Stati Uniti, avrebbe potuto causare una collisione. Il Ministero della Difesa della Cina ha dichiarato che la missione della nave statunitense “ha minacciato la sovranità e la sicurezza della Cina e messo a repentaglio i rapporti militari tra Pechino e Washington e minacciando la sicurezza e la stabilità regionale”.
I rapporti tra la Cina e gli Stati Uniti sono particolarmente tesi a causa dei dazi commerciali imposti dagli Usa sulle merci cinesi e viceversa. Inoltre, Washington ha imposto ulteriori sanzioni sull’esercito cinese per i suoi acquisti di equipaggiamento militare dalla Russia, nello specifico jet e missili terra-aria e approvato una nuova partita di vendita di armi all’isola di Taiwan, irritando Pechino.
Non da ultimo, Pechino ha deciso di cancellare l’incontro del Dialogo su Diplomazia e Sicurezza sino-americano previsto a metà del mese di ottobre con il Segretario per la Difesa, Jim Mattis. Si tratta del meccanismo di dialogo bilaterale che vede i Segretari di Stato e della Difesa Usa e le loro controparti cinesi sedersi a un tavolo e discutere dei temi di interesse comune delle due grandi potenze. Lo scorso anno tale incontro è stato presieduto da Jim Mattis e dall’allora segretario di stato Rex Tillerson per gli Usa e da l’allora consigliere di stato Yang Jiechi e dall’ex rappresentante della Commissione Militare Centrale Fang Fenghui per la Cina.
Gli scambi militari tra Usa e Cina vantano una storia lunga e tortuosa e sono stati spesso sacrificati a causa di tensioni più ampie tra i due Paesi. L’ultima volta in cui il dialogo è stato sospeso è stato nel 2010, in seguito alla vendita di una partita di armi americane all’isola di Taiwan. Negli ultimi 8 anni i rapporti sono stati intermittenti, ma il presidente Trump ha voluto riconfigurare il Dialogo Strategico-Economico con la Cina in 4 meccanismi diversi: quello diplomatico e in materia di sicurezza, quello onnicomprensivo sull’economia, quello sull’applicazione della legge e sulla sicurezza cibernetica e quello socio-culturale. Secondo l’idea iniziale, tutti questi sistemi avrebbero dovuto prevedere un incontro annuale, ma al momento si sono svolti tutti una sola volta. Il Dialogo Onnicomprensivo sull’Economia è stato chiuso dall’amministrazione Trump nel novembre 2017 e quello su Diplomazia e Sicurezza sembra destinato a seguirlo.
Sicurezza Internazionale è il primo quotidiano italiano dedicato alla politica internazionale.
Consultazione delle fonti inglesi e cinesi e redazione a cura di Ilaria Tipà
FONTE: http://sicurezzainternazionale.luiss.it/2018/10/02/cinaeusaderivadialogo/
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