Crollo vendite auto in Italia a Settembre. L’incertezza colpisce anche FCA
di SCENARIECONOMICI (Fabio Lugano)
I pessimi dati tedeschi sulle vendita auto hanno un loro pronto contraltare nei dati italiani a settembre. Mentre la Germania ha visto il mercato perdere il 30,6% in Italia la perdita è stata del 25,4%, forte, anche se più ridotta rispetto alla Germania.
A pagarne le conseguenze, come ci mostra Panorama-auto su dati UNRAE è stata la Fiat (-43%) con perdite fortissime anche per Renault (-48%), Audi (-51%), Nissan (-38%). Alfa Romeo esce dai primi 20 marchi italiani con un -63%.
La Volvo rientra fra i primi 20 marchi, e sembra che la crisi che ne aveva minacciato la chiusura sia superata, grazie ai cinesi e grazie alla Corona Svedese che , zitta zitta, si è svalutata…
Comunque il calo auto è drammatico e spiega buona parte del rallentamento industriale visto nella produzione degli ultimi mesi in Italia.
La causa principale è l’incertezza dovuta alle nuove normative diesel, fra cui il blocco della regione Lombardia agli Euro 3 che equivale a metterli fuorilegge in una regione che è centrale nella viabilità italiana, oltre ad avere un peso notevole nel mercato automobilistico. L’auto è vissuta ancora come un investimento, anche perché costano care, ed il fatto che divenga “a termine” non piace ai consumatori che, a questo punto, preferiscono o annullare o rinviare l’acquisto a quando la situazione diventerà più cara. Le politiche industriali di conversione poi richiedono un po’ più di tempo che le giravolte legislative e l’offerta dell’ibrido o dell’elettrico non è ritenuta soddisfacente, forse a ragione. Altre soluzioni come il metano-diesel o il metano sono poco battute ed incentivate.
Nella decisione lombarda probabilmente ha pesato anche il fatto che in quella che era la regione più industrializzata d’Italia non si producono più automobili per cui le ricadute occupazionali verranno fatte subire altrove.
Dato il peso comunque dell’auto nell’industria ci attende un autunno caldo, anche perché segnali di una bolla nell’automotive ci giungono anche da Cina ed USA.
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