Gazebo del Fronte Sovranista Italiano a Firenze
Sabato 6 ottobre è il giorno del secondo banchetto del FSI Riconquistare L’Italia a Firenze, dopo la prima data del 2 ottobre, presso l’Università.
Questa volta siamo organizzati con il gazebo e abbiamo lo spazio prenotato in Piazza Annigoni, presso il Mercato di Sant’Ambrogio. Le previsioni del tempo non sono propizie: pioggia, se pur modesta, con qualche rovescio, indicata per tutta la giornata. Decidiamo di tentare ugualmente, scelta che si rivelerà azzeccatissima.
Alle 09.30 il ritrovo, con Giovanni Floriano e Tommaso Francucci, montiamo il gazebo e siamo pronti alle 10 in punto. Il gazebo e il tavolino sono corredati del roll up col programma del FSI, le bandiere del FSI e di Riconquistare l’Italia e delle frasi e i volti di La Pira, Caffè, Gramsci e Pertini, in alto. Ci troviamo in una posizione piuttosto felice, all’uscita di un parcheggio sotterraneo e davanti al mercato coperto di Sant’Ambrogio. Il roll up del FSI e i simboli, mai visti sulla piazza di Firenze, incuriosiscono i passanti. Molti rallentano e leggono il programma. Un ragazzo legge attentamente. E’ portoghese e dopo poco torna con un amico. Con Giovanni cominciamo a spiegare alcuni punti in inglese, non senza un certo successo visto che ci danno ragione sull’importanza dello Stato in opposizione al mercato e sulla regolamentazione, non blocco, dei flussi migratori. Un signore si avvicina e chiede di spiegare il significato di sovranismo e come lo intendiamo, vista l’accezione negativa che la stampa gli attribuisce. Spiego il concetto di sovranismo costituzionale in opposizione al nazionalismo identitario. Il suo scetticismo si stempera e si allontana col volantino, forse lo approfondirà in seguito.
La mattinata pare promettere bene, la pioggia scende molto fine o dà tregua per qualche minuto e le persone si avvicinano curiose, prendendo il volantino. Un paio di incontri a cui siamo abituati: una signora che ci dà dei fascisti, con la quale però poi Tommaso dialoga nel merito, attirando altre tre signore alle quali spiega il progetto del FSI; un uomo che si allontana da Giovanni affermando con disprezzo di non volere il volantino perché lui “ci conosce”… e anche in questo caso, l’incidente consente a Giovanni di spiegare a un altro signore che ha assistito alla scena cosa sia il FSI e cosa si propone.
Mettiamo un cartello, scritto col pennarello “NO Flat Tax, SI’ alla progressività fiscale; SI’ alla nazionalizzazione dei servizi pubblici”: è importante agganciarci ai temi di attualità, per marcare certe differenze.
Verso le 11 arriva al gazebo Maurizio Ringressi, il nuovo socio fiorentino al quale abbiamo il piacere di consegnare la tessera del FSI e col quale scambiamo quattro chiacchiere, comunicandogli le iniziative che stiamo portando avanti a livello locale cittadino e regionale. Ci lasciamo con la promessa di vedersi in settimana alla “sezione volante” di Novoli.
Tommaso dialoga con una commerciante del vicino mercato antiquario, scoprendo che è residente in Abruzzo; interessata al programma del FSI, chiede i contatti in Abruzzo, perché tornerà a votare con orgoglio nella sua terra in febbraio. Tommaso poi in settimana tornerà a distribuire i volantini a tutti i commercianti del mercato.
Un signore con la bambina si ferma, legge il programma ma vuole delucidazioni; chiede subito se siamo di sinistra perché lui “con Salvini non ci va d’accordo” e dice chiaro che ha la certezza che l’UE sia stata una fregatura. La nostra risposta è che siamo di impostazione socialdemocratica (abbiamo appeso al gazebo l’intervista a Federico Monegaglia sul Corriere della Sera dal titolo “Sovranisti ma socialdemocratici”) e questo lo dispone all’approfondimento dei temi. Non vuole lasciare il contatto ma segue la spiegazione e ci lascia ringraziandoci.
Si avvicina l’ora di pranzo e una birretta ci sta tutta, marca italianissima.
Un altro graditissimo incontro: ecco che in tarda mattinata ci raggiunge Massimiliano Levi, neo-socio di Firenze, consegna della tessera e una bella chiacchierata sul socialismo e l’importanza di crescere per poi confrontarsi, una volta data prova di saper essere partito, e fare fronte con altre realtà con simili indirizzi politici e la stessa solidità. Anche con lui, appuntamento a Novoli.
Continua il confronto internazionale: si parla di riforme “Hartz quattro” con un signore tedesco (che capisce solo dopo che Giovanni indica il 4 con le dita, e che quindi esclama “ahhh Hartz vier!”) a cui alla fine consegnamo una copia della Costituzione del 48; Tommaso ha un dialogo con una signora americana che conferma come la strada delle privatizzazioni e della concorrenza non abbia portato benefici né sul piano sociale né su quello della qualità dei prodotti e dei servizi.
Prendiamo l’indirizzo e-mail di un signore che ci vede decisi contro l’Unione Europea, lo terremo informato sulle iniziative.
La mattinata è stata molto proficua, la curiosità destata alta, i volantini distribuiti non moltissimi ma quasi tutti a persone che hanno dimostrato interesse e curiosità. Il posto appare ottimo e abbiamo altre tre date prenotate tra ottobre e novembre
Pranzo con panino al lampredotto di ordinanza (se si è nelle vicinanze di un mercato è un imperativo categorico).
Una cameriera di un ristorante vicino si avvicina col grembiule indosso e chiede un volantino, interessata, poi torna al suo lavoro.
Dopo le 13.45 comincia a piovere forte oltre ad essere diminuito il passaggio. La pioggia non dà tregua e alle 15 smontiamo.
Una giornata se non perfetta dal punto di vista meteorologico, ottima dal punto di vista della militanza, una giornata che ci dà fiducia per le prossime a venire.”
Iacopo Biondi Bartolini
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