Sal-Maio vanno a pecorino. E il diesel di tutta la nostra economia?
di PAOLO BARNARD
Pecorino in Italia, prezzo del carburante in Francia. Con tutto il rispetto: siamo dei cretini.
Me la vedo la furia cieca dei camionisti italiani a gasolio, e/o autotrasportatori italiani di ogni sorta a gasolio, e/o impianti industriali ed energetici italiani a gasolio, fra 2 o 5 anni, quando si accorgeranno che proprio in questi giorni della fine 2018 e inizio 2019 mentre da noi esplode il… pecorino, in tutto il mondo l’esplosione del Greggio Shale americano, col suo light-sweet, li avrà portati a crolli economici irrimediabili (quindi tasse per tutti voi), mentre Sal-Maio e il 99% dei media e il 99% degli italiani in cucina davanti al Tigggì s’affannavano come pazzi dietro al…
… pecorino!
I sardi sono ancora aggrappati a economie del XIX secolo, ma per l’Italia del Mulino Bianco sono Big News perché in Tivvvù fa scena che dei tizi urlanti versino il nostro buon latte genuino (genuino, così per dire) sull’asfalto per protesta, con la signora Veronica che a casa a Pinerolo davanti alla Tivvvù dice “Ma guarda che roba! Povera Italia!”.
I sardi non è che capiscono che nel 1775, quando James Watt cambiò la storia del Pianeta con la macchina a vapore, non sarebbe servito a un ***** fare urlanti manifestazioni di piazza a tranciare gli zoccoli dei cavalli, a buttare ferri di cavallo nei pozzi. Perché di fatto l’allora modernità aveva reso maniscalchi e stallai e tutto l’indotto delle carrozze e carretti, totalmente secondari. Né capiscono che se Di Maio e Salvini fossero stati politici allora, sarebbero stati visti anche allora – sti due fatui imbecilli – ergersi furibondi dalla parte di maniscalchi, stallai e carrozzieri contro il resto del mondo e per l’anima del *****, perché poi il resto del mondo t’ignora e va avanti. *
* (Sardi e capre vanno abbandonati? No! E’ che questo governo di stuoini del Deficit di Jucker non può staccare un assegno in bilancio per compensarli, né può proporgli un futuro di lavoro nelle tecnologie alimentari attraverso programmi di formazione a spese di Stato, né sa che ***** fare, a dir la verità. E allora la sarabanda mediatica ecc. ecc).
Invece il dramma che sta esplodendo in questi giorni per noi tutti e che dovrebbe essere in prima serata Tivvvù non sono i sardi, né il pecorino, se parliamo della maggioranza di chi lavora in Italia, e usa gasolio. Quanti sono? Abbiamo 12.500 pastori sardi (che usano non solo latte, ma anche gasolio) vs 4.800.000 camionisti, poi ci sono i taxisti, poi ci sono gli autisti merci, poi qualsiasi altra cosa, cioè impianto, industria, riscaldamento, macchinario, mezzo agricolo, o grid energetico che va a gasolio.
Il dramma è l’alluvione globale del Greggio Shale americano, col suo petrolio light-sweet. Ma Sal-Maio ne parlano? No, Sal-Maio sbandierano bruschetta al pecorino per voti.
Spiegazione a portata di Zia Marta:
Greggio Shale americano, col suo petrolio light-sweet = un greggio talmente liquefatto che praticamente è benzina pronta all’uso mentre sgorga dal suolo. Le raffinerie di tutto il mondo, costruite a miliardi di dollari e complesse come la fisica quantistica, servono a poco per raffinare sto Shale.
Greggio Pesante, ad alta concentrazione di solfuro = il normale petrolio che abbiamo sempre conosciuto, che esce dal suolo come una pasta gommosa nera, e va raffinato lungamente prima di diventare qualsiasi cosa, quindi servono le mega raffinerie.
Oggi di Greggio Shale americano ne sta uscendo una quantità tale, per via della forsennata produzione USA col fracking, che sta diventando economico come l’acqua minerale, mentre il Greggio Pesante sta diventando una minoranza che aumenta nei costi di raffinazione come fossero diamanti.
E qui c’è un problema grande come Giove:
Che con il Greggio Shale americano, il light-sweet, ci fai benzina per la tua auto, mentre per il diesel del lavoro, dell’energia e dell’industria è meglio il Greggio Pesante. Ottima notizia per l’auto, dramma economico per tutto il resto.
Il camionista che sta nei 4.800.000 lavoratori che percorrono la penisola, poi i taxisti, poi ci sono gli autisti merci, poi qualsiasi altro impianto, industria, riscaldamento, macchinario, mezzo agricolo, o grid energetico che vada a diesel in Italia, stanno rischiando crolli economici oggi, ora, questa mattina – e pecorino sticazzi – se qualcuno a Roma, Parigi, Bruxelles, Londra non si sveglia e prende di petto Trump e il suo fracking che sputa oceani di il Greggio Shale. Ecco il perché:
Ri-spiegazione per la Zia Marta:
Le maggiori raffinerie di petrolio del Pianeta sono state costruite a suon di migliaia di miliardi da colossi come Shell, Exxon, Chevron, ENI, Total ecc. per raffinare il Greggio Pesante, che trasformano sia in benzina che in diesel per uso industriale. Ma adesso il Pianeta è inondato dal Greggio Shale americano per il quale ste raffinerie servono quasi a nulla. Esse, per mantenere gli impianti a pieno regime, ma anche per garantire il diesel industriale di tutto il mondo, hanno bisogno disperato di ottenere il tipico Greggio Pesante daArabia Saudita, Venezuela, Iraq, Nigeria, Russia bla… bla… ok? Quindi lo richiedono a gran voce, ok? E allora cosa fanno i furbi Paesi produttori come Arabia Saudita, Venezuela, Iraq, Nigeria, Russia bla… bla…? Serrano i rubinetti, ne sputano poco, così le raffinerie sono costrette a pagargli prezzi maggiorati. Mica scemi, eh?
Ma prezzi maggiorati alle raffinerie significa che il prezzo del tipo di petrolio per uso industriale (non quello per auto) già si sta alzando per i consumatori industriali, ma soprattutto si alzerà a palla man mano che Trump continuerà a vomitare sul mondo oceani dell’altro greggio, quello leggero Shale americano. Ok? Allora, dove sta l’emergenza a cui il #GovernodelCambiamento deve prestare priorità per l’economia dell’intero Paese produttivo italiano?
Nel pecorino?
L’autotrasportatore N. 3.238.971 che percorre l’italia e che stia leggendo questo articolo alle 4 del mattino mentre fa colazione, fa bene a prendere un gastroprotettore Pantorc d’urgenza. Così come chiunque altro nell’economia italiana usi gasolio (e non pecorino). Ma in Tivvvvù va il pecorino, ok, siamo italiani e abbiamo votato Sal-Maio.
Cazzate?
In questo preciso momento, ci rivela proprio la Energy Information Administration degli Stati Unti, almeno 27 mega petroliere stanno navigando verso le coste americane con in pancia solo acqua marina (per stabilità) dopo che i relativi giganti petroliferi si sono rifiutati di approdare nei tradizionali terminal di Arabia Saudita, Venezuela, Iraq, Nigeria, Golfo, Russia bla… bla… perché il prezzo del Greggio Pesante, quello che dà da vivere all’autotrasportatore N. 3.238.971, più il tuo riscaldamento, più i trasporti, più i grid energetici a diesel e all’industria, non gli conviene più il viaggio. Qualcuno sta capendo cosa significa questo?
Immaginate la sberla che ci arriverà per sta storia a noi italiani del Paese del pecorino emergenza nazionale che importiamo il 100% del diesel industriale. Ma no, dobbiamo preoccuparci tutti come pazzi del formaggio, che se solo sto Paese avesse sovranità di bilancio, e un milligrammo d’innovazione in testa, è un problema che si risolverebbe in 16 minuti. Mentre l’altro problema, quello sopra, sta davvero scuotendo tutto il mondo. Solo che c’è un ma…
Ed è che: se il duo Sal-Maio va nelle piazze a parlare di Shale light sweet vs Pesante per salvare letteralmente l’economia del lavoro e dell’industria in Italia e a breve, prendono 13 voti. Se vanno col pecorino a urlare “rumeni falsari” ne prendono 13.000.000.
Alla fine, la colpa dell’idiozia di sto Paese di chi è? Di Draghi? Dei Rothschild? Di Soros? Di Formigli? Di Sal-Maio?
O tua che li voti?
Fonte: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=2135
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