Mosca: pronti a possibile spiegamento dei missili a medio raggio USA
di SICUREZZA INTERNAZIONALE
Il ministero degli Esteri russo ha annunciato nella giornata di ieri che la Russia si sta preparando al dispiegamento dei missili a medio raggio da parte degli Stati Uniti.
“Gli Stati Uniti stanno attivamente sviluppando nuovi sistemi missilistici a medio raggio. Ci troviamo costretti a prepararci al loro potenziale spiegamento. Mosca respinge categoricamente i tentativi di distorcere la logica oggettiva di mantenere l’equilibrio strategico-militare e interpretare i nostri passi di risposta come una minaccia missilistica proveniente dalla Russia”, si legge nel comunicato rilasciato dal ministero.
Lo scorso 15 marzo è stato reso noto che gli Stati Uniti hanno iniziato a produrre componenti per missili terrestri non nucleari vietati dal accordo sull’eliminazione dei missili a medio e corto raggio.
Il 4 novembre 2018, il presidente Putin ha firmato un decreto sulla sospensione dell’attuazione del trattato INF, in risposta al ritiro dallo stesso trattato da parte di Washington che accusava Mosca di aver violato l’accordo.
Il trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) venne siglato l’8 dicembre 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbačëv durante la visita di quest’ultimo a Washington, a seguito del vertice di Reykjavík (11 ottobre 1986) tenutosi tra i due Capi di Stato di USA e URSS.
Il trattato fu il primo frutto del cambio al vertice dell’Unione Sovietica: esso pose fine alla vicenda degli euromissili, ovvero dei missili nucleari a raggio intermedio installati da USA e URSS sul territorio europeo: prima, gli SS-20 sovietici e, in seguito alla cosiddetta doppia decisione della NATO del 1979, i missili americani IRBM Pershing-2 e quelli cruise da crociera BGM-109 Tomahawk.
Il documento non ha vincoli di tempo. Ciascuna parte ha il diritto di uscirne, a patto che venga dimostrata oggettivamente la necessità di tale decisione.
Lo scorso 2 febbraio, il presidente americano Donald Trump ha annunciato l’inizio della procedura per uscire dal Trattato INF. Secondo quanto dichiarato da Trump, il processo di uscita si concluderà in 6 mesi, a meno che la Russia “non ritorni ad osservare il trattato, distruggendo tutti i suoi missili, le installazioni di lancio ed i relativi equipaggiamenti che violano il trattato”. Nello specifico, Washington farebbe riferimento al razzo russo 9M729, la cui portata violerebbe le disposizioni del trattato.
Da parte sua, Mosca ha ripetutamente definito le accuse di Washington infondate e ha dichiarato di rispettare rigorosamente tutte le condizioni del trattato.
Sicurezza Internazionale è il primo quotidiano italiano dedicato alla politica internazionale
Traduzione dal russo e redazione a cura di Italo Cosentino
Fonte: http://sicurezzainternazionale.luiss.it/2019/03/20/50585/
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