Volantinaggi FSI prima dell’assemblea nazionale a Roma
In vista dell’appuntamento più importante per i militanti del Fronte Sovranista Italiano, la sezione di Roma ha svolto due volantinaggi nella zona limitrofa alla sede dell’Assemblea Nazionale (quest’anno presso il Roma Meeeting Center in Largo dello Scautismo).
Gli obiettivo erano far conoscere il partito alla cittadinanza e invitare all’assemblea coloro che erano più propensi ad ascoltare le nostre proposte politiche.
Sabato 1 giugno con Renata Pescatori abbiamo distribuito i volantini nei negozi di Via Catania e di Largo delle Province, oltre a lasciarli ai passanti. Sono nate delle conversazioni interessanti con due ragazzi studenti di Scienze Politiche alla Sapienza, con un professore universitario curioso delle nostre proposte, con un negoziante che ci ha raccontato la sua storia e ha ammesso di essere convinto degli effetti distruttivi dell’Euro.
Il lunedì successivo (3 giugno) abbiamo cambiato località, scegliendo di fare un banchetto con Claudia Vergella all’uscita della metro B Policlinico. Abbiamo rapidamente constatato che era migliore l’altro punto di volantinaggio a causa della minore fretta che caratterizzava i passanti. Nonostante ciò, ci siamo intrattenuti con un signore che ripeteva le stesse frasi da Repubblica (“Senza Ue dove andremmo?”, eccetera), ma siamo riusciti a fargli instillare il dubbio che queste non siano altro che frasi propagandistiche, visto che l’Euro non ha affatto protetto il nostro Paese e ci dava ragione sui dati che portavamo a sostegno della nostra tesi. Abbiamo anche chiacchierato con una ragazza laureata in Lettere che si è fieramente dichiarata europeista. In realtà, neanche lei sapeva il perché tant’è che, dopo uno scambio di battute, se n’è andata sconvolta perché non riusciva a rispondere alla obiezioni.
Purtroppo duole constatare che il banchetto si è concluso in una maniera poco piacevole. Un giovane con tanto di spilla di “Amnesty International” ha rifiutato il volantino di Claudia in maniera realmente maleducata. Meno male che si ergono a battaglieri contro i “seminatori di odio”.
Ci libereremo!
Federico Musso
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