Povera patria
1) Poi ti dicono che il mondo è cambiato. Siamo noi che siamo cambiati. Chi fu sconfitto nel trentennio glorioso e non firmò la Costituzione, non si è mai arreso. Ha lavorato con pazienza in modo subdolo, contando sul sostegno di potentati economici e finanziari, investendo sugli intellettuali e sugli artisti, realizzando una vera e propria internazionale liberale. Tutto senza fretta. La rivoluzione è avvenuta prima di tutto nelle nostre menti ed i primi megafoni portatori del nuovo vangelo, sono stati proprio i nostri rappresentanti di cui siamo portati a fidarci. Ormai siamo noi stessi che pretendiamo provvedimenti autodistruttivi e l’ultima riforma ne è un esempio lampante. Per recuperare la sovranità popolare, ripristinare una politica sociale dobbiamo prima di ogni cosa liberare la mente e l’unico modo per cominciare a farlo è cercare di essere più partecipi, più interessati e smettere di essere dei semplici spettatori.
SALVATORE SCRASCIA (FSI Lecce)
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2)Povera la mia Costituzione, travisata, ignorata, derisa, stuprata, modificata ma mai applicata nei suoi intenti e progetti originali da oltre trent’anni….
Una missione portata avanti con barbara convinzione da chi non l’ha mai amata, studiata fino in fondo, da chi è figlio illegittimo di chi non la votò, ma che anzi la patì per oltre un trentennio, come un muro invalicabile che proteggeva quel Popolo dalla loro atavica e maleodorante sete di potere, mai sopita, da quell’idea di Popolo gregge da guidare, sfruttare e gestire non senza distacco e schifo…
In arrivo purtroppo l’ennesima modifica, stortura, stupro, addirittura chiesto a furor di Popolo, che ormai grazie a quei figli illegittimi manco si ricorda più di Lei, paradossalmente non la difende e tutela neanche più, è anche pronto a solcare sentieri pericolosi molto lontani da quelli da Lei tracciati, ormai impolverati e visibili solo a pochi occhi e cuori increduli, impotenti e straziati dal dolore…
Un boccone amaro, molto amaro da mandar giù quello odierno per chi solo nel pronunciarla sente il cuore battere forte, sente il dolore e sangue scorso per ottenerla nelle proprie vene, e questo tanto più perché chiesto a furor di Popolo, quel Popolo che Lei era destinata a proteggere e che ora si e’ dimenticato di Lei…
D’altronde, come disse Calamandrei, la Costituzione senza il necessario combustibile umano è solo un Testo, Sacro si, ma tale rimane, fermo ed immobile.
I Liberali, quelli che un tempo erano nel nostro Paese quattro vecchie e muffose noci nel sacco sono riusciti nel loro contorto capolavoro, usare la Politica per sfruttare, convogliare l’odio verso di essa, sapientemente distillato ed indottrinato negli anni, creando una distorsione che permettesse a Loro con il consenso del Popolo di colpire chi era destinato a proteggerlo.
Solo il silenzio ora, una lacrima versata in solitudine ed un momento di nostalgia..
Per poi ricominciare sempre comunque a lottare, fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo Articolo.
Vi Odio.
MAURO ESPOSITO (FSI Torino)
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