FSI Bari alla presentazione del Libro “Tagliare i rami secchi”
Ieri, 3 ottobre, presso la libreria barese Prinz Zaum, Carlo Formenti ed Onofrio Romano con l’introduzione critica di Gianni Porta e Laura Marchetti hanno presentato la loro ultima fatica editoriale per i titoli di Derive Approdi, Tagliare i rami secchi (Catalogo dei dogmi del marxismo da archiviare).
Buona partecipazione di pubblico, assolutamente interessato al tema centrale proposto dagli Autori.
Giova la necessità di una premessa al tema, in particolare una considerazione sul ruolo teorico e politico che in questo momento i due Autori stanno svolgendo sul sovranismo nel dibattito italiano ed internazionale.
Senza ombra di dubbio siamo in presenza di due teorici e politici, che spingono e calano le loro formidabili analisi nel vivo della prassi politica, basterà considerare sia la loro recente produzione teorica (da ultimo di Formenti La variante populista; Il socialismo è morto. Viva il socialismo e di Romano La libertà verticale) che il loro impegno in Nuova Direzione, che al momento rimane un laboratorio teorico-politico interessantissimo.
Gli Autori hanno risposto e confutato punto per punto le critiche e le osservazioni mosse dal Porta e dalla Marchetti, specificando in particolare che il motore della Storia è il conflitto e le previsioni marxiane di fine della Storia sono assolutamente infondate, la vita non si sostiene da sola dato che senza storia c’è il nulla; questa visione provvidenziale della teoria marxiana ha poi consentito, grazie ad una visione hegheliana della Storia, di fondere il provvidenzialismo con il capitalismo in un cortocircuito che ha determinato in sostanza l’adesione della “sinistra” al modello di sviluppo capitalistico; il mercato autoregolato, ovvero l’orizzontalismo, porta alla distruzione in sé della società; lo Stato come regolatore dei conflitti è una necessità storica (Romano); la “sinistra” occidentale è oggi una forza politica sostanzialmente liberale, avendo dimenticato ogni contrapposizione di classe sociale e avendo disperso integralmente il suo patrimonio ideale; le questioni politiche, ovvero il confronto interclassista che pone da una parte i perdenti della globalizzazione (lavoratori dipendenti e autonomi, ceto medio impoverito, i precari del lavoro) e dall’altra i vincenti (manager e creativi al servizio del capitalismo finanziario) si può giocare solo sul terreno nazionale; la sinistra è insieme al capitalismo finanziario il nemico interclassista da affrontare e distruggere (Formenti).
Credo francamente che le analisi teoriche proposte da Formenti e Romano siano assolutamente corrette e condivisibili e possano essere un potente alimento per il fronte del sovranismo costituzionale italiano, che è poi in definitiva l’unica realtà politica in grado di risolvere le contraddizioni del sistema e riportare su binari corretti lo sviluppo e il cammino storico dell’Italia.
In definitiva due Autori attualissimi ed utilissimi e un libro da leggere assolutamente.
Andrea D’Agosto con Marcello Rossini
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