FSI presenta il documento su il gioco d’azzardo a Rieti
Sabato 10 giugno si è tenuto presso il Palazzo Vescovile l’incontro organizzato dalla sezione reatina del Fronte Sovranista Italiano “Gioco e scommesse: oltre la ludopatia”.
Nonostante l’evento fosse programmato in una data e in un orario poco comodi (ore 9 del sabato antecedente le elezioni del sindaco e del consiglio comunale della città) per consentire al Vescovo di Rieti, autore di una pregevolissima relazione, di poter partecipare agli altri suoi impegni, all’incontro hanno partecipato più di 30 persone tra cui alcuni volti nuovi e alcuni operatori del settore.
La scelta di seguire un approccio multidisciplinare ha reso l’esposizione più completa e ha permesso ai partecipanti di cogliere meglio tutti i profili[1]. La presentazione del documento del FSI ne è uscita sicuramente arricchita.
Altrettanto giusta si è rivelata l’idea di contestualizzare il problema del gioco d’azzardo, cercando di calare l’esposizione del documento nell’ambito cittadino fornendo i dati riferiti alla città e analizzando le misure assunte dall’amministrazione locale per contrastare il fenomeno. L’esposizione dei dati riferiti alla propria città ha consentito ai presenti di meglio comprendere le dimensioni del fenomeno, totalmente ignorate, e la gravità dell’inerzia dell’amministrazione comunale. Molto utile, a questo fine, si è rivelata l’idea di confrontare i dati relativi alla spesa sul territorio per il gioco d’azzardo con il bilancio comunale (complessivo o per voci, come la spesa per servizi sociali; a questo fine segnalo questo utilissimo sito http://www.openbilanci.it/)
La solidità dei nostri contenuti e anche la capacità, ormai acquisita, di fronteggiare uditori e relatori un po’ diffidenti ci ha consentito di vincere l’iniziale imbarazzo manifestato da alcuni ( tra cui il Vescovo) dinanzi al nostro bellissimo stendardo: potete dirci che è bellissimo!
Dopo una breve introduzione nella quale sono stati forniti i dati relativi alla città di Rieti (https://www.youtube.com/watch?v=wNcU_Noyrac&t=2s&list=PLahWjDVDVOy6iAJXK93mT2KqfdF0iqUS9&index=4 ), è stata la volta di monsignor Pompili, Vescovo di Rieti.
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Perdere fiducia in noi stessi vuol dire “congedarsi inesorabilmente dal vivere umano”
La relazione del Vescovo – che si è riallacciato spesso ai temi da noi sollevati e ha, tra l’altro, sottolineato l’importanza di riappropriarsi della propria dimensione interiore rispetto alla quale bisogna essere, parole sue, “sovrani” – è stata molto bella e profonda e si è conclusa con l’invito a riflettere sulla necessità di trovare dentro di noi la fiducia nelle nostre capacità per colmare il vuoto dell’anima nel quale si pasce il gioco d’azzardo (potete vederla qui https://www.youtube.com/watch?v=4PfBrfC6W34&list=PLahWjDVDVOy6iAJXK93mT2KqfdF0iqUS9&index=3 ).
Ho quindi dato lettura della relazione alla Camera dei deputati sull’introduzione delle lotterie istantanee, vero punto di svolta nella triste vicenda del gioco pubblico in Italia (https://www.youtube.com/watch?v=-2TojYSGgV8&index=2&list=PLahWjDVDVOy6iAJXK93mT2KqfdF0iqUS9 ) .
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“Forse lo Stato preferisce avere cervelli così”
Il dott. Claudio Leonardi, tossicologo e presidente della Società Italiana Patologie da Dipendenza, si è occupato del profilo clinico del tema, partendo dalle “basi neurobiologiche del gioco d’azzardo patologico” per poi indicare alcune modalità di intervento che mirano alla riabilitazione attraverso la risocializzazione e il lavoro, quale forma primaria di partecipazione alla società e cura dei mali derivanti dall’esclusione sociale (qui il video del suo intervento: https://www.youtube.com/watch?v=dm48TGj2z3o&list=PLahWjDVDVOy6iAJXK93mT2KqfdF0iqUS9&index=5).
Particolarmente interessante è stata la rappresentazione, curata dal dott. Leonardi in modo chiaro e comprensibile, degli effetti del gioco d’azzardo sulla plasticità neuronale dei più giovani che provoca danni irreversibili allo sviluppo delle strutture neurologiche di persone che non hanno ancora consolidato i propri processi cognitivi.
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Le conclusioni dei lavori sono state curate dalla socia Nicoletta Carotti (https://www.youtube.com/watch?v=jQs6ZETxIqo&index=6&list=PLahWjDVDVOy6iAJXK93mT2KqfdF0iqUS9 )
[1] Il vescovo si è occupato del profilo etico filosofico, il dott. Leonardi presidente della Sipad di quello clinico-scientifico mentre io e Nicoletta abbiamo illustrato il documento – che ha un taglio giuridico – e le nostre proposte.
Stefano Rosati
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