Bari – Incontro sul tema “Taglio dei parlamentari attacco alla rappresentanza?”
Giorni 11 Novembre presso il circolo barese di Libertà e Giustizia si è tenuto un incontro sul tema “Taglio dei parlamentari attacco alla rappresentanza?” a cui partecipavano come relatori, la Prof.ssa di Diritto Costituzionale comparato dell’Università di Bari, Maria Calamo Specchia, il Sen. lucano Saverio De Bonis ex M5S, ora nel gruppo misto, moderava Guglielmo Rosato. Erano presenti il sottoscritto con il socio Nicola Fiore.
La Prof.ssa Calamo Specchia ha illustrato in modo chiaro le conseguenze di natura tecnico giuridica del taglio dei parlamentari sull’intera architettura costituzionale, riforma che comporta tutta una serie di gravissime conseguenze a partire, appunto, dalla lesione del principio della rappresentanza, dalle conseguenze della formazione di un Parlamento che ove non vi fosse poi una corrispondente riforma della legge elettorale potrebbe essere illegittimamente sbilanciato a favore delle forze di maggioranza, all’elezione del Presidente della Repubblica e all’istituto della messa in accusa dello stesso, infine all’evidente disegno della definitiva marginalizzazione del Parlamento che, invece, nella Costituzione è considerato il cuore del nostro sistema politico.
Il Sen. De Bonis ha riferito in merito al fatto che gli spazi di manovra e la rappresentanza democratica si vanno restringendo sempre di più e che in Senato circa 50 senatori hanno sottoscritto la mozione per indire un referendum abrogativo, tra i quali molti di quelli che hanno votato la legge!
Ho chiesto la parola e ho offerto all’uditorio, formato per la maggioranza di persone di età superiore ai 60 anni, tutti molto preparati e attenti alla materia, un intervento provocatorio e polemico. Mi sono soffermato in particolare sulla constatazione che il clima che si respirava nell’uditorio e tra i relatori non fosse realistico, ovvero che al di là di una dotta dissertazione non vi fosse una vera coscienza politica della gravità assoluta della situazione. Dopo l’intervento si è scatenato un dibattito molto acceso, dove in molti hanno preso la parola per confutare le tesi da me esposte. In buona sostanza la tesi di fondo esposta in polemica con la mia è che bisogna avere fiducia che sia i Partiti presenti in Parlamento che i membri dell’UE siano nella condizione di comprendere la necessità di “riformare” i Trattati. La strada è ancora lunga. CI LIBEREREMO.
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