Coronavirus, stop alla sperimentazione sull’idrossiclorochina: tutti i dubbi sul farmaco antimalarico
di TODAY (Redazione)
L’Oms ha annunciato la decisione di sospendere precauzionalmente i test sull’uso della idrossiclorochina per il trattamento del Covid-19 dopo uno studio su possibili rischi
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato la decisione di sospendere i test sull’uso della idrossiclorochina per il trattamento del Covid-19. In una conferenza stampa virtuale il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha precisato che l’organizzazione ha sospeso “temporaneamente” in via precauzionale gli esperimenti clinici sull’uso della idrossiclorochina in corso con i suoi partner in diversi Paesi.
La decisione fa seguito alla pubblicazione venerdì scorso nella rivista Lancet di uno studio secondo il quale il ricorso alla clorochina e ai suoi derivati, come appunto la idrossiclorochina, nel trattamento del Covid-19 è inefficace quando non dannoso. Lo studio è stato giudicato “confuso” dall’infettivologo francese Didier Raoult, tra i pionieri nell’uso della idrossiclorochina, che ha affermato di voler continuare con questo metodo nell’ospedale per le malattie infettive di Marsiglia.
La cautela sull’efficacia dell’idrossiclorochina nella cura del Covid-19 non è una novità. Da settimane ad esempio gli ospedali universitari di Losanna (CHUV) e Ginevra (HUG) hanno smesso di somministrare idrossiclorochina ai malati di Covid-19. Non esiste in effetti alcuna prova che il farmaco antimalarico sia efficace contro il coronavirus: “Fin dall’inizio, siamo stati prudenti nell’uso di questo farmaco. E non lo abbiamo mai somministrato in modo preventivo”, ha detto Oriol Manuel, medico del Servizio malattie Infettive del CHUV, confermando una notizia del quotidiano 24 Heures. Alcuni studi più recenti avrebbero addirittura indicato che i farmaci antimalarici idrossiclorochina e clorochina non hanno aiutato affatto a far calare la mortalità dei pazienti ricoverati dopo aver contratto il virus.
Donald Trump ha detto ai giornalisti di assumere regolarmente idrossiclorochina: una pastiglia al giorno “perché fa bene”. Già a marzo aveva dichiarato che “è in circolazione da molto tempo, quindi sappiamo che se il trattamento non andrà come previsto, non ucciderà nessuno”, definendo questo medicinale un possibile autentico “punto di svolta” nella lotta contro il Covid-19.
Clorochina e Idrossiclorochina, che cosa sono? Sono due molecole prescritte per la prima volta per combattere la malaria nel primo dopoguerra, anche e soprattutto per prevenire l’infezione, ma tali farmaci sono usati anche come trattamento dopo l’infezione: oggi sono impiegati per la cura di malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide. In Italia, la sperimentazione della Clorochina e Idrossiclorochina per il trattamento del nuovo coronavirus è stata avviata nei mesi scorsi ma non ci sono risultati definitivi. L’Aifa ha infatti esortato gli operatori sanitari a un uso appropriato di questi farmaci evidenziando sin da marzo scorso come siano necessari studi clinici per raccogliere prove definitive sulla reale efficacia di questi trattamenti: a preoccupare sono sin dall’inizio alcuni recenti casi di cardiotossicità.
Fonte: http://www.today.it/attualita/coronavirus-idrossiclorochina.html
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