Volantinaggio a Roma
Nella mattina del 2 luglio Andrea, Federico ed io ci siamo trovati a San Giovanni per incontrare i commercianti di zona ed effettuare il volantinaggio.
Abbiamo iniziato dal mercato di via Sannio per poi spostarci in quello di via Magnagrecia e terminare passando per alcuni esercizi limitrofi su strada. Pur essendoci a tratti divisi abbiamo riscontrato alcune tipologie di reazioni simili che catalogherei come 1) i loquaci 2) i disillusi 3) i disinteressati 4) i commercianti di origine non italiana.
1) Curiosi, propensi ad ascoltare e a condividere le loro storie, situazioni, auspici, problematiche. Ho l’impressione anche di aver instaurato una sorta di contatto con alcuni, un discorso sospeso che possa essere riaperto.
2) Ne hanno viste tante di facce e sentite tante di promesse, e (comprensibilmente) ci credono ancora molto poco. Hanno ormai pressoché smesso di riporre fiducia nella politica e non si attendono che possa essere essa a occuparsi dei loro problemi.
3) Diffidenti, temono di essere avvicinati da venditori di enciclopedie. Anche con essi però porsi in maniera non invasiva è risultato in un seppur breve contatto.
4) Pur essendo di base ben poco inclini a interessarsi di questioni politiche sono stati mediamente piuttosto accoglienti, fosse anche solo nel ricevere il volantino.
Mediamente i commercianti dei mercati sono stati più dialoganti, hanno una propensione maggiore al contatto con l’altro, a differenza degli esercenti su strada che mi hanno dato un po’ l’impressione di essere atomi più sconnessi nella società.
Riassumendo, ho avuto l’impressione che ponendoci in un atteggiamento di ascolto, di dialogo, di interazione, più che di propaganda, strillo giornalistico o vendita del prodotto, si riceve spesso attenzione (seppure in quantità variabile) che può certamente quantomeno giovare alla diffusione della conoscenza della realtà politica e del nostro messaggio.
Inoltre, abbiamo potuto constatare come il mercato di Via Sannio versi in condizioni di decoro pessime quando potrebbe essere un polo di aggregazione per il quartiere e un luogo di visita per i turisti. In vent’anni il Comune si è interessato solamente in un’occasione del mercato (Alemanno ha installato le luci e due bagni sotterranei, peraltro fuori uso perché non sono manutenuti), nonostante non siano mancati i progetti di riqualificazione presentati al Comune.
Giovanni B. per Riconquistare l’Italia – Roma
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