Incostituzionalità del pass vaccinale
di STEFANO D’ANDREA (Presidente di RI)
Il pass vaccinale, a prescindere da critiche di vario tipo che possono muoversi contro di esso, introdotto a far data dal 26 aprile, quindi per la tarda primavera e per l’estate, è una misura incostituzionale, perché non è volta a tutelare la salute pubblica, visto che in quel periodo i casi giornalieri saranno 12000 e poi via via di meno, e le terapie intensive non saranno minimamente sature.
Manca dunque la ragione, che avrebbe potuto renderlo sensato e quindi costituzionale – per quanto dal mio punto di vista fortemente opinabile – se fosse stato introdotto a novembre fino a marzo. In quel periodo avrebbe consentito di fare cose che non è stato consentito fare. Ora vieterebbe di fare ciò che non darebbe alcun problema per la salute pubblica.
Infatti, dal 26 aprile non ci saranno più problemi di salute pubblica, bensì soltanto di salute individuale (o personale), sicché chi ha paura, vaccinato o non vaccinato, già guarito o mai ammalato, può starsene a casa e chi non ha paura deve poter fare ciò che vuole.
Vi siete mai chiesto perché questa smania di vaccinare?
Se la logica mi assiste, vuole dire che ad ottobre, le modifiche genetiche al corpo umano e al virus, emergeranno con tutta la loro forza.
Ergo, vuol dire che vi saranno milioni di morti… e chi pensate che daranno la colpa?