“Il sonno delle istituzioni genera mostri”. A Colleferro la protesta contro Amazon
di Byoblu (Miriam Gualandi)
Chi vive nei dintorni di Colleferro sa quanto sia costato quel centro di smistamento Amazon. É stata sbancata una collina per far sì che sorgesse il polo industriale, togliendo ad agricoltori e allevatori i campi. In pochi avevano protestato, però, perché era stato lasciato intendere che da quel momento l’occupazione sarebbe aumentata, in una terra, quella della Valle del Sacco, in cui c’è sempre meno lavoro.
Sono bastati pochi mesi per rendersi conto che l’apparenza è ben diversa dalla realtà e centinaia di lavoratori disagiati, che avrebbero quindi bisogno di essere ancora più tutelati, dopo pochi mesi di lavoro si sono ritrovati in mezzo a una strada.
La cosa particolare è che quasi tutti loro erano stati assunti tramite l’agenzia per il lavoro Adecco, e a tutti loro l’agenzia aveva risposto che se i contratti non erano stati rinnovati era per l’assenza di lavoro. Peccato però che solo poche settimane dopo Amazon ha ricominciato a cercare forza lavoro, pubblicando nuovi annunci sempre tramite Adecco: nuovi precari, dunque, invece di fare il contratto indeterminato che era stato promesso.
Insieme ai lavoratori c’era anche il Segretario del Partito Comunista Marco Rizzo e Stefano Pollari di Unione Sindacati di Base.
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