Xi Jinping e il marxismo
da MARX XXI
(Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoli)
All’inizio del 2018 il compagno Xi Jinping, segretario generale del PCC, è tornato pubblicamente a valorizzare il ruolo insostituibile e la funzione altamente positiva svolta costantemente dal marxismo creativo, sia nella Cina contemporanea sia in tutto il globo intero: mentre buona parte della debole e confusa sinistra occidentale invece ritiene il materialismo dialettico un’anticaglia del passato e non si autodefinisce più neanche marxista, il leader del più popolato paese al mondo e della prima potenza economica del pianeta – a parità di potere di acquisto – non ha alcuna remora a esaltare la natura marxista del partito comunista cinese.
Il 5 maggio del 2018, in occasione del bicentenario della nascita del geniale comunista e scienziato rivoluzionario Karl Marx, Xi Jinping ha affermato a chiare lettere, come riportato dall’agenzia ufficiale di stampa Xinhuanet, che due secoli dopo la sua nascita “nonostante gli enormi cambiamenti nella società umana, il nome di Karl Marx è ancora rispettato in tutto il mondo e la sua teoria brilla ancora con la luce brillante della verità”.
Xi ha detto che Marx è “il maestro della rivoluzione per il proletariato e per i lavoratori di tutto il mondo, il principale fondatore del marxismo, creatore dei partiti marxisti, un esploratore del comunismo internazionale e il più grande pensatore dei tempi moderni”.
“Oggi, teniamo questo grande raduno con grande venerazione per celebrare il 200° anniversario della nascita di Marx, per ricordare il suo grande carattere e le sue azioni storiche e per rivedere il nobile spirito dei suoi brillanti pensieri”, ha ribadito Xi durante l’evento celebrativo.
“Con nobili ideali e senza paura di difficoltà o avversità, Marx si dedicò a perseverare nella lotta per la liberazione dell’umanità, scalando il picco del pensiero nella sua ricerca della verità, e l’incessante lotta per rovesciare il vecchio mondo e stabilirne un nuovo”, ha sottolineato Xi.
Marx non è solo una grande figura che ha sopportato il peso del mondo, ma anche una persona comune con la passione per la vita, che era sincera e fedele all’amicizia, ha evidenziato Xi.
“Il bene spirituale più prezioso e influente che Marx ci ha lasciato è la teoria scientifica che porta il suo nome: il marxismo. Come un’alba spettacolare, la teoria ha illuminato il percorso dell’esplorazione dell’umanità della legge della storia e della ricerca dell’umanità per la propria liberazione”.
“Il pensiero e la teoria di Marx sono dei suoi tempi e vanno oltre i suoi tempi. Sono l’essenza dello spirito di quei tempi e l’essenza dello spirito di tutta l’umanità.”
Xi ha ribadito che il marxismo è una teoria scientifica che rivela la regola dello sviluppo della società umana in modo creativo.
“Avendo sviluppato la concezione materialista della storia e della teoria del plusvalore, Marx ha mostrato come l’umanità sarebbe passata dal regno della necessità al regno della libertà e alla strada per la gente per realizzare la libertà e la liberazione”, ha notato Xi.
Il marxismo, la prima ideologia per la liberazione del popolo stesso, è una teoria del popolo. “Il marxismo, per la prima volta, esplorò la strada per la libertà e la liberazione dell’umanità dalla posizione del popolo, e indicò la direzione, con la teoria scientifica, verso una società ideale senza oppressione o sfruttamento, dove ogni persona avrebbe goduto dell’uguaglianza e libertà.”
Sottolineando che la praticità è una caratteristica prominente del marxismo, che la rende diversa dalle altre teorie, Xi ha ribadito che il marxismo è una teoria delle pratiche che dirige e spinge le persone a cambiare il mondo, una teoria aperta che si sviluppa costantemente e si trova sempre alla frontiera dei tempi. “Ecco perché è sempre in grado di mantenere giovani, esplorare le nuove questioni nello sviluppo dei tempi e rispondere alle nuove sfide per la società umana”.
Il segretario generale cinese ha notato che nel corso dei 170 anni dalla pubblicazione del Manifesto dei comunisti, il marxismo era stato diffuso in tutto il mondo, senza rivali nella storia dell’ideologia umana in termini di ampiezza e profondità della sua influenza.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu stabilito un gran numero di paesi socialisti, ha detto Xi, sottolineando che la fondazione della Repubblica popolare cinese in particolare ha notevolmente aumentato la forza socialista nel mondo.
“Ci potrebbero essere battute d’arresto nello sviluppo del socialismo nel mondo, ma la tendenza generale per lo sviluppo della società umana non è mai cambiata, e non cambierà mai”, ha ricordato Xi Jinping.
“Il marxismo non ha solo cambiato profondamente il mondo, ma anche la Cina”, ha detto Xi.
“I riverberi della Rivoluzione d’Ottobre in Russia hanno portato il marxismo-leninismo in Cina, sottolineando la direzione in avanti, offrendo una scelta completamente nuova per il popolo cinese nella sua lotta per sopravvivere e creando la scena per la nascita del PCC.
Dalla nascita del PCC, ha combinato i principi fondamentali del marxismo con la realtà della rivoluzione e della costruzione cinese, trasformando la nazione cinese da “l’uomo malato dell’Asia orientale” a un soggetto che si è alzato, unendo e guidando la gente attraverso lotta a lungo termine.” Questa tremenda trasformazione è la prova concreta che solo attraverso il socialismo possiamo salvare la Cina”, ha indicato Xi.
Dopo la riforma e l’apertura, il PCC ha collegato i principi fondamentali del marxismo con la realtà della riforma e dell’apertura della Cina; nella nuova era il PCC combina ancora una volta i principi fondamentali del marxismo con la realtà della Cina, unendo e guidando le persone a “intraprendere la grande lotta, costruire il grande progetto, far avanzare la grande causa e realizzare il grande sogno. La nazione cinese è arrivata ad abbracciare una trasformazione tremenda, poiché colui che è diventato ricco ora sta diventando forte”.
“Questa straordinaria trasformazione è una prova inequivocabile che solo aderendo e sviluppando il socialismo con le caratteristiche cinesi possiamo realizzare il ringiovanimento nazionale”, ha evidenziato Xi.
“È perfettamente giusto per la storia e il popolo scegliere il marxismo, così come il PCC scrivere il marxismo sulla propria bandiera, aderire al principio di combinare i principi fondamentali del marxismo con la realtà cinese e adattare continuamente il marxismo al contesto cinese e ai tempi”.
Il primo gennaio del 2019 sempre Xi Jinping ha affermato che il partito comunista cinese “dovrebbe costantemente essere alimentato dalla saggezza della filosofia marxista, applicando il materialismo dialettico e la metodologia per realizzare il Sogno cinese di rinascita nazionale.
Ha poi sottolineato la dedizione nel formulare politiche basate sulla realtà. Affrontare e risolvere i conflitti con proattività; potenziare le capacità per reagire a problemi e situazioni complesse e incentivare incessantemente innovazioni teoretiche[1].
Nel corso del 2019, inoltre, il compagno Xi Jinping è tornato con frequenza a ribadire l’importanza del marxismo-leninismo: ad esempio il primo gennaio del 2019 tutti i massmedia cinesi annunciavano che “un articolo di Xi Jinping sul materialismo dialettico sarà pubblicato su Qiushi, rivista di punta del Comitato Centrale del PCC.
A fine aprile del 2019 sempre Xi Jinping “ha evidenziato l’importante ruolo del marxismo e della leadership del PCC nel perseguimento di verità e progresso della nazione cinese.
Xi ha affermato che la storia dimostra che la ricerca di verità e progresso da parte del popolo e della nazione cinesi è divenuta inarrestabile da quando la Cina ha accolto il marxismo, la leadership del PCC e la grande presa di coscienza del popolo cinese e della nazione.
Durante un incontro sul centenario del Movimento del 4 Maggio di Pechino, il presidente Xi ha fatto delle osservazioni riguardanti l’esperienza del Movimento.
Ha infatti evidenziato che dall’esperienza del Movimento del 4 Maggio nel 1919 molti avanguardisti cinesi si unirono sotto il vessillo del Marxismo, e nel 1921 il PCC proclamò la sua fondazione, aprendo una nuova pagina della storia cinese”[2].
In base a tali dichiarazioni, pubbliche e rivolte a tutto il mondo, si capiscono facilmente le ragioni politico-ideologiche in base alle quali la stampa cinese, agli inizi di maggio del 2019, abbia annunciato che era stato “pubblicato a Pechino il primo di cinque volumi del “Ma Zang” o “Tesoro del Marxismo”, un fondamentale progetto culturale e accademico guidato dall’Università di Pechino sulla formazione e lo sviluppo del marxismo.
In accordo a quanto già dichiarato durante la cerimonia di presentazione del libro all’Università di Pechino, i cinque volumi sono composti in totale da 3,7 milioni di caratteri cinesi, sono il risultato dello sforzo collettivo di studiosi provenienti da più di 20 istituzioni di istruzione superiore in Cina. Gli studiosi si sono focalizzati sulla diffusione e lo sviluppo del marxismo in Cina e presentano una raccolta di opere e traduzioni pubblicate tra il 1894 e il 1903.
Il preside della Scuola di marxismo dell’Università di Pechino Yu Hongjun ha dichiarato che non vi è traccia in tempi recenti di un lavoro compilativo sistematico sulla storia dello sviluppo del marxismo o sulla storia dell’adattamento del marxismo alla realtà cinese, in particolare per quanto riguarda il primo periodo di diffusione del marxismo e del socialismo in Cina.
La pubblicazione dei cinque volumi “non solo offre al pubblico un numero di documenti mai pubblicati e rari, ma fornisce nuove prospettive su studi analoghi e nuovi paradigmi e metodi di ricerca della storia della diffusione del marxismo e del suo adattamento nel contesto cinese”, ha affermato Yu.
Il progetto Ma Zang è iniziato nel 2015, con l’obiettivo di condurre a livello globale una raccolta relativamente completa di letteratura di ricerca marxista entro i prossimi vent’anni, attraverso la compilazione di opere che comprensivamente e sistematicamente riflettono la formazione e lo sviluppo del marxismo.
La sezione cinese del progetto è principalmente composta da letteratura successiva all’introduzione del marxismo in Cina nella seconda metà del 19° secolo. Sarà completata intorno al 2024, mentre la sezione internazionale, che comprende letteratura e risultati di ricerca provenienti da tutto il mondo, verso il 2035”[3].
Il 16 novembre del 2019 sempre il Quotidiano del Popolo di Pechino informò inoltre che era in via di “pubblicazione l’articolo di Xi sullo studio delle teorie marxiste. L’articolo è la trascrizione di un discorso del Presidente Xi, alla quinta sessione di studio dell’ufficio politico del 19° Comitato Centrale del PCC.
Il discorso riguardava il “Manifesto del Partito Comunista” e il suo profondo valore.
È fondamentale per un membro del Partito Comunista studiare le teorie essenziali del marxismo, il principale obiettivo di ripassare il “Manifesto del Partito Comunista” è di capire e acquisire la forza della verità del marxismo e scrivere un nuovo capitolo per un socialismo con caratteristiche cinesi della nuova era.
Nell’articolo Xi ha fatto un appello a sviluppare una comprensione profonda del fondamentale contributo teoretico apportato dal “Manifesto del Partito Comunista” e la sua influenza sui movimenti socialisti mondiali, seguendo i suoi principi e il suo spirito.
Il Partito comunista cinese è un erede fedele allo spirito del “Manifesto del Partito Comunista”[4].
Un anno dopo, in occasione del duecentesimo anniversario della nascita del grande rivoluzionario scienziato F. Engels, la stampa cinese annunciò con forza che “sabato 28 novembre del 2020 sarà il 200° anniversario dalla nascita di Friedrich Engels.
Lavorando con il suo amico fidato Karl Marx, Engels ha contribuito significativamente a sviluppare le teorie del marxismo, che continua a giocare un ruolo guida in Cina.
Il Presidente Xi Jinping ha sottolineato in diverse occasioni l’importanza di mantenere e sviluppare il marxismo. Di seguito alcune citazioni selezionate:
– Non dovremmo abbandonare il marxismo-leninismo e il pensiero di Mao Zedong, perché abbandonandolo rimarremo privati delle nostre fondamenta.
– La linfa vitale di una teoria sta nell’innovazione, è perciò un dovere sacro del Partito comunista cinese quello di sviluppare il marxismo.
– Dovremmo rivedere la vivace esperienza acquisita dal popolo sotto la guida del Partito, adattare il marxismo alle condizioni cinesi in modo costante e fare sì che il marxismo contemporaneo splenda ancor di più in Cina”[5].
Frasi e concetti molto chiari, di chiara e limpida matrice marxista-leninista.
A volte un’immagine vale più di mille parole e di molti altri dati di fatto: riproduciamo quindi poco sotto i francobolli emessi dalle poste della Repubblica Popolare Cinese alla fine di novembre del 2020, in occasione del bicentenario della nascita di Friedrich Engels.
Note:
1. “Xi’s article on dialetical materialism to be published”, 1 gennaio 2019, in en.peolple.cn
2. “Xi on marxism and CPC leadership”, 30/4/2019, en.people.cn
3. “First five volumes of major academic project on marxism unveiled”, 10 maggio 2019, in en.peolpe.cn
4. “Xi, is article on study of marxism to be published”, 16 novembre 2019, in en.people.cn
5. “Xi Focus-Quotable Notes: Xi Jinping in marxism”, 28/11/2020, en.people.cn
6. Tratto da “New stamps to issue for commemorating Friedrich Engels’ 200th birthday” globaltimes.cn
FONTE:https://www.marx21.it/index.php/internazionale/cina/31191-xi-jinping-e-il-marxismo
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