Addio Cina, Arriba El Salvador. La lunga marcia dei miner dalla Cina ad altri paradisi
di SCENARIECONOMICI (Guido da Landriano)
La Commissione per lo sviluppo e la riforma (leggasi , il governo locale del PCC) della provincia del Sichuan e l’Ufficio per l’energia del Sichuan hanno emesso venerdì un avviso congiunto, ordinando alle compagnie elettriche locali di “selezionare, ripulire e terminare” le operazioni dei miner di valute virtuali entro domenica. Fine dei giochi. Il calo nell’attività di mining è solitamente accompagnato ad un calo nel valore di BTC che, anche in questo caso, si è prontamente manifestato.
Molte miniere di Bitcoin nella provincia del Sichuan, nel sud-ovest della Cina, una delle più grandi basi del mining di criptovalute della Cina, sono state chiuse da domenica, dopo che le autorità locali hanno ordinato di interrompere l’attività mineraria nella regione venerdì con un’attività di repressione molto dura.
Il divieto significa anche che si stima che oltre il 90% della capacità di mining cinese di Bitcoin verrà chiusa, almeno a breve termine, poiché i regolatori di altri importanti zone di mining i nelle regioni del nord e del sud-ovest della Cina hanno adottato misure simili e , comunque, non ammetteranno il trasferimento dei miner.
Alcuni operatori del settore avevano sperato che i regolatori del Sichuan, dove l’energia idroelettrica è abbondante, potessero adottare un approccio più morbido, ma quest’ultimo ordine indica come le speranze siano state mal riposte.
Per minimizzare le perdite i miner di BTC ora dovranno ricollocarsi altrove, ed a questo punto l’offerta de El Salvador “Venite qui e fate mining con energia pulita” diventa interessante, come lo sono, del resto, le offerte di qualsiasi altra parte del globo dove il costo dell’energia elettrica sia accessibile. Il piccolo stato centramericano produce il 20% della propria energia dal Geotermico, circa 87 MW, ma la cifra può essere allargata dall’arrivo di nuovi investitori. Inoltre ci sono una serie di paesi del Medio Oriente /Area del Golfo e del Sud America che presentano costi dell’energia comparabili rispetto alla Cina e regimi meno “Chiusi” a questo tipo di investimenti.
Costo per K
Tralasciando l’Iran che ha una posizione dura in materia, paesi come l’Argentina, il Messico, il Qatar, la Nigeria potrebbero diventare le destinazioni per le attività di mining, così come il Brasile ed USA nel caso di controllo diretto della fonte di generazione. Sicuramente i miner non verranno in Europa, visti i costi energetici elevatissimi…
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