È la stampa, bellezza
DA: BLOG IL NOTTURNO (Giacomo Bertoni)
«Che cos’è la verità? La definizione che giornalisticamente più ci interessa è quella data dai greci: “aletheia”. In questa parola ci sono due negazioni: la verità è ciò che non è non visibile. Non si poteva dire prima che la verità è ciò che è visibile? No, perché questo è il problema della verità: non sempre si vede. La verità ha bisogno di essere scoperta, di essere disvelata, e questo è il compito dei giornalisti. Noi abbiamo qualcosa che si presenta alla nostra esperienza professionale e dobbiamo cercare di capire: è la verità vera, oppure dobbiamo andare a scavare?».
Difficile ricordare un altro momento storico nel quale il clima fra professionisti dell’informazione e cittadini sia stato così teso. Sempre più persone accusano le grandi testate di aver rinunciato al proprio ruolo di cani da guardia della democrazia, accettando senza resistenze di diventare portavoce dei portavoce delle istituzioni e dei poteri forti. Di contro, molti professionisti dell’informazione accusano i lettori di essere ignoranti o complottisti o peggio, e arrivano addirittura a emarginare i colleghi che espongono pubblicamente dubbi sulla narrazione dominante. Se il dibattito si fa incandescente però, continua a essere ignorata la questione di fondo: cos’è il giornalismo?
Perché l’idea che passa attraverso i media è che fare il giornalista significhi fare il conduttore televisivo o l’opinionista. Fare un’ospitata in un talk show e ripetere qualche slogan politicamente corretto, oppure alzarsi in piedi durante conferenze stampa telecomandate per fare i complimenti al premier di turno, oppure ancora twittare furiosamente contro chi non si adegua al pensiero unico. Il giornalismo, purtroppo e per fortuna, è tutt’altro. È doveroso quindi ricordarlo, ai cittadini in primis e anche ai professionisti dell’informazione. …. (CONTINUA NEL LINK)
FONTE: https://giacomobertoni.substack.com/p/e-la-stampa-bellezza
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