“In Lituania l’apartheid sanitario è servito, e presto ci seguirete tutti!”
di BYOBLU (Redazione)
Il drammatico sfogo di un cittadino lituano.
In sole sei settimane il Covid Pass ha trasformato la mia nazione in un regime all’insegna del controllo e della segregazione.
Questa è il nuovo modello di società che è stato creato in Lituania, la nazione che si è posta in prima fila sul cammino verso l’autoritarismo; autoritarismo che inevitabilmente dovranno affrontare tutte le nazioni che stanno imponendo il Covid Pass.
In Lituania il Covid Pass è stato chiamato “Pass di Opportunità“.
Tale Pass ti offre la possibilità di partecipare alla vita sociale. Se non ne sei in possesso ne vieni escluso e i tuoi diritti sono compressi.
Io e mia moglie abbiamo scelto di non ottenere questo certificato. Ci rifiutiamo di accettare l’autoritarsimo e il controllo del nuovo regime. Per questo abbiamo perso il lavoro e siamo stati banditi dai principali aspetti dalla vita sociale.
Sono passate sei settimane. Al momento non vi è alcuna data programmata per la fine di questo nuovo regime.
Senza il Pass ci è concesso entrare solo in piccoli negozi con l’ingresso da strade pubbliche, che vendono principalmente beni essenziali: cibo, farmaci, prodotti per l’ottica e per gli animali.
Questo minimarket, per esempio, soddisfa questi requisiti e ci è concesso entrare:
Tutte le altre attività, per legge, sono obbligate a vietare l’accesso a coloro che sono sprovvisti del Pass.
In lituano questa certificazione è chiamata “Galimybių pasas” o più brevemente “GP”.
Cartelli con la dicitura “GP” sono divenuti ormai onnipresenti nei negozi e negli edifici pubblici per segnalare il rispetto della normativa vigente.
In tutti i centri commerciali è vietato l’ingresso a chi non è provvisto del Covid Pass. Sono anche state installate delle apparecchiature all’entrata per la scansione e la verifica del Pass di ogni cliente.
Niente Pass, niente ingresso.
Questo è un negozio di abbigliamento. Per legge deve vietare l’ingresso a me e a mia moglie in quanto siamo sprovvisiti della certificazione.
Vestirsi non è considerato essenziale.
Perché richiedere un documento d’identità oltre al Pass per fare acqusiti? Per verificare se sei effettivamente il titolare di quel certificato.
Per esempio: questo operaio edile voleva acquistare del cibo per il suo turno di lavoro mattutino. Per entrare nel supermercato non ha utilizzato il suo codice QR ma quello del suo capo.
La Polizia lo ha multato per 5000€ e ha rilasciato un comunicato stampa.
Questo è un negozio di articoli sportivi. Una guardia giurata usa un’app sul suo smartphone per verificare il Pass dei clienti all’ingresso.
Senza il Pass io e mia moglie non possiamo entrare in questa attività.
In tutti i supermercati con un’area superiore ai 1500 m2 le guardie giurate scansionano il Pass dei clienti.
Io e mia moglie non possiamo entrare in questi supermercati. Niente Pass, niente ingresso.
La legge bandisce i cittadini sprovvisti del Pass da tutti i servizi e le attività ritenute non essenziali.
Questo è un negozio di oggetti religiosi. Non è considerato essenziale. Quindi, per legge, il proprietario è tenuto a vietare l’ingresso a me e mia moglie.
Siamo banditi dalle librerie.
Possono accedervi solo i cittadini provvisiti del Covid Pass. Visto che ne siamo sprovvisiti, io e mia moglie non possiamo portarci i nostri due figli.
Nella mia famiglia abbiamo la passione per i lavori artigianali.
Ma, senza il Pass, non possiamo più entrare nelle mercerie per acquistare materiale per il filato e altre forniture.
Senza il Covid Pass non possiamo portare i nostri bambini nei negozi rivenditori di articoli per arte e dipinti.
E non ci è nemmeno concesso di fare ordini online.
Non ci è concesso ricevere alcun trattamento per la cura della persona: acconciature, unghie, cura della pelle.
Questo è un barbiere. Niente Pass, niente ingresso.
Senza il Pass non possiamo usufruire di servizi di riparazione tecnica che durano più di 15 minuti.
Questo annuncio online sponsorizza un negozio di riparazione per i display degli iPhone: “Non hai il Pass? Prenderemo il tuo ordine telefonicamente e ci darai il tuo smartphone fuori all’entrata!“
Non fanno eccezione i negozi di merce usata. Nessuno può vendere o comprare senza il Pass. Questa è Humana, una catena internazionale che raccoglie e vende abiti usati.
Niente Pass, niente ingresso.
Senza il Pass non possiamo fare visita ai famigliari ospiti di strutture mediche o case di riposo.
Si fanno eccezioni solo per le donne in gravidanza, i malati in fase terminale e i bambini al di sotto dei 14 anni, solo previa autorizzazione da parte di un medico.
Senza il pass, non possiamo entrare nella maggior parte degli edifici pubblici.
Di conseguenza, non possiamo parlare di persona con gli impiegati pubblici.
Questo è il sito web della città di Vilnius, capitale della Lituania: “Dal 13 settembre forniremo servizi in presenza solo ai cittadini provvisiti del Pass di Opportunità.“
Senza il Covid Pass non possiamo accedere alle banche e agli uffici delle compagnie assicurative se non per comprovate necessità finanziarie. La permanenza non deve comunque protrarsi oltre i 15 minuti.
Tea Bar, ristoranti orientali, pub, locali e sale da ballo latinoamericani e, in generale, tutti i ristoranti, bar e locali vari richiedono il Pass di Opportunità.
Nelle biblioteche la mia famiglia può solo prendere o consegnare libri. Senza il Covid Pass non possiamo navigare in internet, fare ricerche o fermarci a leggere.
Questa biblioteca ha due ingressi separati per rafforzare la divisione. Il cartello sull’entrata pricipale indica:
“↑ Solo per chi ha il Pass di Opportunità
→ Senza il Pass“
Fino a sei settimane fa andare in biblioteca era una della attività preferite della mia famiglia. Ora io, mia moglie e miei figli siamo banditi da questi spazi.
I cittadini con il Pass entrano dall’ingresso principale sulla strada, scansionano il loro certificato e possono utilizzare liberamente tutti i locali della struttura.
Non avendo il Pass, non possiamo accedere alla biblioteca dall’ingresso principale. Una serie di indicazioni ci guidano fino a un’entrata secondaria alle spalle di un vialetto.
a) Luogo di accesso per coloro sprovvisti del Pass.
b) Punto di ritiro/consegna dei libri prenotati (no Pass). Entrare una persona per volta. Indossare la mascherina. Massimo 15 minuti a persona.
La destinazione finale per coloro che non hanno il Pass è un corridoio dove è possibile consegnare o ritirare i testi precedentemente ordinati.
Dobbiamo entrare uno per volta.
Dobbiamo restare seduti a una sedia mentre attendiamo che lo staff ci consegni i libri che abbiamo pre-ordinato. Per un massimo di 15 minuti.
Il cartello indica: “Punto di ritiro dei libri“
Tutto questo dovrebbe essere dichiarato a grandi titoli: “La Lituania bandisce i cittadini dalla società! Altri paesi dell’UE seguiranno presto!“
Ma sono poche le testimonianze in merito a questa trasformazione fondamentale nella società. O della segregazione e dell’autoritarismo che ne sono stati gli inevitabili risultati.
Il Covid Pass in Lituania è stato introdotto a maggio come misura temporanea. L’obiettivo: “facilitare l’attività economica“.
Ad agosto, la misura temporanea a sostegno dell’economia è diventata una legge definitiva che bandisce i cittadini dalla vita sociale.
L’espansione temporanea del controllo burocratico non è mai temporanea.
In particolar modo quando il problema che si vorrebbe risolvere è causato dagli stessi burocrati che usano quel problema per espandere il loro potere.
La legge sul Covid Pass lituana non mette al bando specifiche attività.
Piuttosto, impedisce ai cittadini sprovvisti della certificazione di accedere a tutti quei servizi e quelle attività economiche per le quali è richiesto il contatto umano.
Quindi, partendo da una condizione di zero diritti, concede dei permessi con delle limitazioni come l’acquisto di cibo nei piccoli negozi.
Stiamo assistendo a una inversione dei diritti universali.
In una società libera puoi fare tutto ciò che vuoi, ad esclusione di ciò che viene vietato dalla legge.
Con il nuovo regime del Covid Pass in Lituania, tutto è invertito: non puoi fare nulla, fatta eccezione per ciò che i burocrati ti concedono di fare.
Quella sul Covid Pass è una legge emergenziale. C’è poca attenzione, supervisione o controllo da parte dei media.
Con il potere sottoposto a scarso controllo, i burocrati possono fare leggi arbitrarie.
Poi possono ribaltare tali leggi arbitrarie.
Un’infinità di volte.
Tutto questo non ha nulla a che vedere con la scienza o la salute.
È solo il voler governare con manie da burocrati.
Parliamo di leggi meschine, astruse. Leggi cambiate dozzine di volte nei due mesi di utilizzo del Pass.
Gli stessi burocrati non concordano tra loro su come dovrebbero essere applicate le regole.
Tuttavia, la punizione se non le rispetti? Severa.
Praticamente tutte le attività si attengono alla normativa sul Covid Pass. La sua applicazione è rigorosa.
Non ci sono alternative.
Anche coloro i quali potrebbero opporsi al Pass lo accettano con imbarazzante sottomissione. Cos’altro puoi fare? Senza Pass non puoi lavorare, fare acquisti o esistere nella società.
La coercizione funziona.
Nei giorni seguenti all’introduzione del Pass una delle lamentele più comuni dei cittadini – come riportato dai media- è stata quella riguardante la scomodità di dover mostrare il Pass venti volte al giorno.
Una soluzione è divenuta virale ed è stata rilanciata anche nei siti di notizie: aggiungi il Pass sulla home del tuo display.
Problema risolto.
Man mano che il Covid Pass è stato normalizzato, la burocrazia è cresciuta e si è fortificata.
Due mesi dopo l’imposizione del Covid Pass i burocrati hanno deciso di incrementare in maniera significativa il livello di coercizione.
La legge emanata ad agosto consentiva a noi non detentori del Pass di acquistare cibo e medicine nei piccoli negozi.
Quattro giorni fa i burocrati hanno imposto una nuova restrizione per queste piccole attività: o la capacità di un solo cliente ogni 30 mq2 o la non ammissione di clienti sprovvisti del Pass.
Rispettare la regola dei 30 mq2 causerebbe una enorme riduzione del flusso di clienti di un negozio.
Per un classico minimarket, la nuova restrizione significherebbe accettare all’interno solo 2-3 clienti alla volta.
Per molte farmacie, significherebbe accogliere un solo cliente alla volta.
Le nuove restrizioni imposte dai burocrati costringono i gestori delle attività a fare una scelta: salvare i loro affari o bloccare i non detentori del Pass dall’ingresso negli unici negozi nei quali gli era ancora permesso accedere.
L’incremento delle restrizioni ha, di fatto, tolto alla mia famiglia le poche scelte che avevamo sui negozi nei quali fare acquisti.
Non che questo conferisca moralità alla faccenda. Ciò che non andava bene prima, continua a non andare bene ora.
Per questo motivo faremo compere nei mercatini all’aperto questo inverno.
Non è richesto nessun Pass.
Almeno per ora.
I nuovi cicli di vaccinazone sono iniziati a settembre per gli anziani e gli operatori sanitari, per poi espandersi, ad ottobre, a tutti i cittadini in età adulta.
I funzionari del governo stanno pianificando la somministrazione della 4° e 5° dose e suggeriscono fortemente che tali dosi diventino obbligatorie per ottenere il Pass in Lituania e nell’UE.
Il Pass dovrà essere rinnovato ogni 60 giorni.
Sottrarre alcune libertà ha aperto le porte alla sottrazione di ulteriori libertà.
Mentre il regime imposto dal Covid Pass si è radicato, la condanna e la segregazione che impone, hanno scatenato un fervore autoritario utile a vietare anche la libertà di parola e soffocare il dissenso.
L’opposizione viene stigmatizzata per principio. Il sano dibattito viene liquidato come teoria della cospirazione.
L’intero panorama dei media nella nostra nazione adesso lavora in accordo con i politici per silenziare il dissenso.
Stiamo perdendo la libertà di dire ciò che i nostri governanti non vogliono sentirsi dire.
Io e mia moglie ci rifiutiamo di essere derisi ed etichettati come dei pazzi no – Vax.
Non siamo degli analfabeti contro la scienza.
Non crediamo alle teorie del complotto.
Le vaccinazioni contro le varie malattie possono salvare molte persone. Ma vaccinarsi è una scelta personale riguardante la salute, che ogni individuo dovrebbe prendere dopo aver consultato un medico.
Ciò a cui ci opponiamo profondamente è la coercizione del regime Covid Pass e l’autoritarismo e la segregazione ai quali ha inevitabilmente portato.
Il regime del Covid Pass ha diviso le persone in due classi.
Una classe ha i diritti. L’altra no.
Questa è una società a due livelli di segregazione, condannata dallo stato.
È il risultato inevitabile del Covid Pass.
Odio. Noi contro loro.
Restrizione dopo restrizione, il nuovo regime ha fatto a pezzi i legami che ci tengono uniti in un’unica società.
È il risultato inevitabile del Covid Pass.
Accuse di responsabilità per i contagi. Paragoni con i traditori in tempo di guerra. Auguri di morte.
Un’opinione considerata ripugnante nel 2019 è diventata mainstream nel 2021.
È il risultato inevitabile del Covid Pass.
L’opposizione deve essere criminalizzata!
I traditori in tempo di guerra sono finanziati da nemici segreti!
Gli agitatori mettono in pericolo la sopravvivenza della nazione!
Questo non è un libro di storia. Questa è la realtà della vita per la mia famiglia nel 2021.
È il risultato inevitabile del Covid Pass.
Assistere alla perdita della libertà è straziante per me e mia moglie. Piangiamo per la nostra terra, contorta in un regime di controllo e segregazione. Piangiamo per i nostri vicini, mentre osserviamo la paura chiudere i loro occhi man mano che percorrono la strada che li ricondurrà verso un autoritarismo da noi superato solo 30 anni fa. Piangiamo per i nostri figli, poiché le libertà che hanno conosciuto nella loro breve vita gli vengono strappate. E piangiamo per il nostro bambino non ancora nato, che temiamo non conoscerà mai un mondo in cui la gente possa interagire liberamente senza sospetti, paure e controllo del governo.
La nostra società in Lituania è già stata trasformata in un regime di autoritarismo e segregazione.
Ma il nostro non è un caso unico. Quanto successo nella nostra società è l’inevitabile realtà che deve affrontare ogni società che imporrà il Covid Pass. Codice QR per fare acquisti. Covid Pass per lavorare. Approvazione dei burocrati per comprare cibo, giocattoli, vestiti. Biblioteche e banche segregate. Obblighi sempre crescenti.
E se non ti adegui: bannato dalla società.
Questo è il mondo che si viene inevitabilmente a creare con il Covid Pass. È questo il mondo che vogliamo?
Crediamo che la stragrande maggioranza delle persone rifiuterebbe questo mondo di controllo e coercizione. Ma non sanno che sta arrivando. Non sanno che è il risultato inevitabile del Covid Pass. E non sanno che loro – noi – tutti noi – dobbiamo fermarlo.
Ogni Paese che impone il Covid Pass viene citato da altri Paesi per giustificare il proprio regime. Quindi la battaglia deve essere anche globale. Se il regime del Covid Pass può crescere da qualche parte, crescerà ovunque. E a quel punto sarà troppo radicato per poterlo fermare.
Nonostante le difficoltà che affrontiamo, io e mia moglie abbiamo ancora speranza. Molte persone in tutto il mondo stanno già combattendo contro il Covid Pass nei propri paesi. E crediamo che molti, molti di più si unirebbero a questa opposizione se vedessero i risultati inevitabili del Covid Pass.
Quindi questa è la mia richiesta: per favore aiutatemi condividendo questo messaggio sull’inevitabile realtà del regime Covid Pass.
Crediamo che se abbastanza persone riescono a vedere l’autoritarismo e la segregazione nella nostra società, faranno di tutto per fermarli. E poi possiamo unirci per fermare questa follia ovunque prima che sia troppo tardi per tutti noi.
Commenti recenti