Il fanatismo delle pecore
DA: blog IL SIMPLICISSIMUS
ll’origine del razzismo e della xenofobia per poter imporre il suo ordine nuovo. Insieme alla violenza deve ricorrere allo scatenamento del fanatismo che è poi per così dire la ragione degli idioti. Fino al 2008 l’ultra capitalismo neoliberista era stato in grado di ottenere il consenso attorno allo svuotamento della democrazia sostanziale e dei diritti del lavoro travolgendo e convertendo al verbo della disuguaglianza e dell soggettivismo assoluto anche le residue socialdemocrazie , ma dopo che la crisi è diventata endemica, che ha mostrato le piaghe e le contraddizioni del sistema, una volta che l’impero ha cominciato a subire rovesci, l’egemonia culturale che era riuscita così bene ad ottenere il favore delle sue vittime ha cominciato anch’essa a declinare e fare meno presa. Occorreva dunque uno scossone, qualcosa che costituisse una frattura con un passato da dimenticare e un futuro nero per le elite: il virus è stato come il cacio sui maccheroni e poco importa se esso sia caduto per caso o sia stato appositamente fabbricato: è il suo uso strumentale in ogni momento della vicenda ciò che conta.
Certo il problema era quello di mantenere a lungo l’isteria di massa per un virus che causa sintomi da lievi a moderati (o, spesso, nessun sintomo) in circa il 95% degli infetti e il cui tasso di mortalità per infezione complessivo è di circa lo 0,1% a 0,5% e giustificare così restrizioni di libertà, quarantene e assurdità del genere per un lungo periodo durante il quale ci sarò il cambiamento dall’emergenza sanitaria a quella climatica e così l’affare dei vaccini è stato messo al servizio della creazione di una sorta di nuovo fanatismo o razzismo nei confronti di chi non vuole la puntura, anzi le punture a vita, come un’infinita roulette russa che in futuro servirà anche a sbarazzarsi più precocemente degli anziani in combutta con la caduta dell’ assistenza sanitaria tranne che per i più ricchi. Questo è un passaggio essenziale per mantenere la dittatura sanitaria. e naturalmente le pecore non si accorgono che questo fanatismo, nasce sì dalle frustrazioni che il sistema regala, ma è stato suscitato e suggerito dall’esterno, insufflato dalle espressioni scomposte del ceto intellettuale che ha accettato anche questo ignobile compito, e tuttavia non è ancora una volta qualcosa di spontaneo. E’ uno spettacolo terribile e al tempo stesso penoso vedere le greggi che belano come ossesse, tratte nella transumanza dal dubbio all’odio e incapaci di pensare. Sono l’emblema stesso della dittatura e del consenso che essa riesce ad ottenere, grazie alla cancellazione temporaneo della ragione e della vergogna.
FONTE: https://ilsimplicissimus2.com/2021/11/04/il-fanatismo-delle-pecore/
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