NO DDL ZAN
NO “IDENTITA’ DI GENERE”
NO IDEOLOGIA GENDER
NO CANCELLAZIONE DELLA DONNA
CONTRO UNA SOCIETA’ TRANSUMANISTA,
PER UN’ALTRA VISIONE DI MONDO
Una rappresentante di Famiglie Arcobaleno e Sinistra Italiana durante la manifestazione a sostegno del Disegno di legge Zan a Milano è stata chiara:
“gli obiettivi veri sono autocertificazione di genere e diritto all’utero in affitto”. “La legge Zan” ha affermato “è una legge di prospettiva che guarda al futuro”. Il passo successivo è “la legge 40, che lascia indietro le donne single che non possono accedere a fecondazione assistita. Vogliamo la revisione della legge 164/82 ormai antica sui percorsi di transizione (ovvero l’ottenimento della libera autocertificazione di genere). Vogliamo una stagione dei diritti in cui si parli di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e di surrogazione di maternità (GPA), e il riconoscimento dei figli e delle figlie delle famiglie arcobaleno. Il Ddl Zan è solo l’inizio”.
Se passa il Ddl Zan si aprirà questa strada.
La difesa dell’omolesbotransfobia è solo un pretesto per cancellare la dimensione materiale dei corpi e la differenza sessuale, per cancellare la donna, espropriarla della procreazione ed occupare i suoi spazi, per velocizzare i passaggi per bloccare la pubertà in fasce sempre più giovani, per rafforzare gli stereotipi di genere, per far penetrare l’ideologia gender neutral nelle scuole con unicorni e pronomi neutri, per legalizzare l’utero in affitto, per estendere la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) per tutte/i, per cancellare la madre – colei da cui veniamo al mondo – affermando che si nasce da due padri o da due madri, per artificializzare la procreazione con gravidanze “transumane” e uteri artificiali.
L’agenda dei diritti LGBTQ+ è diventata una forza potente, i suoi sostenitori sono ai vertici dei media, del mondo accademico, del mondo politico e soprattutto del Big Business, della Big Philanthropy e del Big Tech.
Il concetto di identità di genere e il corpo neutro preparano la strada alla costruzione del cyborg postumano per andare definitivamente a costituire un’umanità neutra, fluida e illimitatamente modificabile. Il voler cancellare ogni limite e, di fatto, cancellare la realtà materiale dei corpi, rappresenta un punto di incontro tra il transfemminismo, il queer e il transumanesimo per normalizzare la modificazione genetica dei corpi.
Le donne e il corpo delle donne diventano terreno di appropriazione e di scontro, ma in questo terreno noi non cederemo nulla, poiché la posta in gioco è una trasformazione – mutazione antropologica e ontologica dell’essere umano.
Prime firmatarie:
Silvia Guerini
Cristiana Pivetti
Roberta Trucco
Emanuela Risso
Sono seguite adesioni
Più o meno un anno fa il Disegno di legge Zan contro l’omobilesbotrasfobia era stato approvato alla Camera dei deputati. Il 27 ottobre l’iter di approvazione della legge è stato bloccato in Senato. Ma stiamo in guardia, la direzione a livello europeo come a livello internazionale è chiara: “identità di genere”, ideologia gender neutral, riproduzione artificiale verso un mondo post-umano e post-natura.
Fonte: https://www.resistenzealnanomondo.org/necrotecnologie/no-ddl-zan-no-identita-di-genere/
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