Dolores Umbridge e il vero potere
DA: BLOG IL NOTTURNO (di Giacomo Bertoni)
Come ci si può opporre a un nemico così pervasivo, a un nemico che può dare e togliere il lavoro, che può dare e togliere la stabilità economica, che può dare e togliere l’accesso all’istruzione? Che può dare e togliere la libertà. Le domande che nascono leggendo il quinto capitolo della saga di Harry Potter sono le stesse che oggi affollano le notti di milioni di persone. Con il Torneo Tremaghi tutto è cambiato, ora il Male è una minaccia concreta, vicina, eppure il Ministero della Magia sceglie la strada della menzogna rassicurante: non sta succedendo nulla di grave, chi lancia l’allarme è un folle, servono nuove leggi per riportare l’ordine. Un ordine minacciato non dal Male, non da Voi-Sapete-Chi, ma da chi come Albus Silente grida: «Il Signore Oscuro è tornato, bisogna reagire». E allora, come si può rimanere in piedi in mezzo alla bufera?
È in questa situazione (altri dettagli rischierebbero di svelare troppo a chi non ha ancora letto i libri) che compare Dolores Umbridge, l’Inquisitore supremo di Hogwarts, così descritta nel capitolo quindicesimo del quinto libro. Una persona totalmente votata alla causa della burocrazia, che lavora negli ingranaggi del potere per garantire la sopravvivenza degli ingranaggi stessi. Che ha sepolto l’umanità sotto una maschera (impenetrabile) fatta di routine asfissiante e codici. Dolores Umbridge non è il Male, ma è un servo utile per il Male: è il piccolo aspirante kapò di provincia che, avendo spento il proprio pensiero critico e la propria coscienza, è pronto a eseguire gli ordini imposti dall’alto. Certo, col tempo gli ordini diventano sempre più ingiusti, sono compiti che portano a violare i diritti umani e la libertà di coscienza di migliaia di maghi, ma come può tutelare la libertà di coscienza altrui chi ha spento la propria coscienza?
Obbedire a ordini ingiusti, inoltre, aiuta: da semplice funzionario, Dolores Umbridge pian piano scala diversi gradini al Ministero della Magia, fino a diventare una delle figure più importanti nella costruzione del nuovo mondo magico. Tutto ha avuto inizio da un intento apparentemente buono: ripristinare l’equilibrio dopo il caos provocato dalla brutale uccisione di Cedric Diggory. Ma come poteva concludersi bene un’operazione fondata sulla menzogna? Il Ministero opera negando il ritorno del Signore Oscuro e censurando le notizie che certificavano la crescita del Male nell’ombra. Non è forse attuale l’atteggiamento della Gazzetta del Profeta, il quotidiano più importante del mondo magico, che invece di andare a caccia di notizie divide la propria linea editoriale fra i gufi inviati dal Ministero (le veline del mondo babbano) e i pettegolezzi? Lo spegnimento del pensiero critico passa anche da una stampa cinica e mercenaria, Joseph Pulitzer lo ripeteva spesso, e la Gazzetta del Profeta si presta subito, per interesse prima e per paura poi, all’inganno… (continua nel link)
FONTE: https://giacomobertoni.substack.com/p/dolores-umbridge-e-il-vero-potere
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