Verità che dispiacciono e falsità che piacerebbero
di STEFANO D’ANDREA
Dunque dunque, il miliardo di euro e di dollari che ogni giorno l’Europa dà alla Russia dovrà essere convertito in rubli, per acquistare gas e petrolio. Gli Stati Uniti avranno una perdita secca di moneta di riserva.
I popoli, in questo momento storico, non sono in grado di ribaltare la disciplina dei principi fondamentali del commercio internazionale, della politica monetaria e di bilancio, della produzione interna e della presenza pubblica nell’economia. Non ci sono al mondo partititi bolscevichi o nazionalsocialisti (questi ultimi anticiparono Keynes dandone una “interpretazione” estremista e radicale, come ammettono Kalecki, la Robinson e Galbraith).
Perciò le novità positive possono venire soltanto dalle crisi e, purtroppo, dalle guerre. Il mio non vuol essere un elogio della guerra, come motrice della storia e strumento di redenzione, come crederanno i soliti moralisti (ossia i trogloditi). Semplicemente è una affermazione, che è vera o falsa. Le persone di minima intelligenza sanno che esistono verità che dispiacciono e falsità che piacerebbero.
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