La Russia vende il petrolio a Cina ed India al 30% di sconto rispetto all’EUropa! Nel mentre il rublo viene legato al prezzo dell’oro…
di MITTDOLCINO (MittDolcino)
Svariate fonti informative indipendenti confermano: il rublo è legato al prezzo dell’oro, sebbene la convertibilità sia limitata a causa soprattutto della volontà occidentale di evitare la moneta russa al posto dei dollari nelle transazioni commerciali. Dunque il petrolio sarà di fatto comprato con oro… Strani fenomeni capiteranno: eccone alcuni!
In buona sostanza per evitare la convertibilità del rublo in oro, almeno a livello mediatico, l’Occidente usa l’arma a lei più congeniale: la sordina, ossia il silenzio.
All’occorrenza una schiera di venduti tengono bordone, se necessario, associati a gente che semplicemente non ha gli strumenti per capire, sono comunque tanti, …
Piano piano la verità però emerge: come hanno spiegano magistralmente Tom Luongo e Pepe Escobar (oltre che la TV di Stato russa RT.com), assieme ad uno stuolo di commentatori che pubblicano su Zerohedge.com, di fatto pagare non solo gas e petrolio ma tutte le materie prima russe in rubli significa pagare in oro (…).
Alcuni analisti hanno evidenziato le conseguenze sul prezzo dell’oro. Lasciamo a loro commentare oltre.
Noi rileviamo giusto le conseguenze.
Infatti la normale reazione ad una situazione siffatta, lato occidentale, sarà aumentare le sanzioni e attuare un boicottaggio delle materie prime russe. Sappiate che anche l’oro di conio russo è stato escluso dalle transazioni delle borse merci occidentali LBMA, ma non in quelle della borsa cinese. E indiana…
Ben sapendo che Cina e Russia sono rispettivamente primo e terzo produttore mondiale di oro; mentre l’India è il primo consumatore/compratore di oro pro-capite.
Tutto questo porterà, per molte materie prime, a follie di cui al titolo: dunque, prezzi diversi oltre cortina/Asia e in Occidente per la stessa commodity! Il tutto, costantemente a svantaggio EU: manipolazione insomma, che finisce sempre in miseria, per chi le materie prime non ha…
Così vuole il mercato occidentale, che alla fine sta solo difendendo il dollaro come valuta di riserva globale (dollaro ucciso dall’incapacità di Biden, per altro, ndr).
Dunque la mossa saliente, lato russo: ai paesi amici Mosca venderà a sconto il petrolio, come sopra indocato, 30% in meno vs Dated Brent in Asia. In Occidente il prezzo dello stesso petrolio sarà invece sensibilmente più alto.
Visto che, in EU, se il meccanismo di formazione prezzo non è il terrificante “system marginal price“, quello con cui viene prezzato all’eterno rialzo gas e power per intenderci (dove il prezzo più caro fa prezzo su tutta l’offerta, ndr), comunque c’è l’occidentalmente riconosciuto pay as bid, ossia incrocio tra domanda ed offerta, blocco per blocco di volumi.
Dunque con il danno definitivo, per l’EU: mentre gli USA hanno tutte le materie prime, l’EUropa non ne ha quasi nessuna!
Alla fine – conclusione – a maggiori prezzi delle materie prime aspettatevi maggiore inflazione fuori dai paesi “amici” della Russia, con conseguente svalutazione della propria moneta. Ovvero maggiore inflazione in EU. Ossia svalutazione dell’Euro, fino alla sua sparizione definitiva (per volere tedesco, per salvare il salvabile, wait…).
Ma in realtà la conseguenza più devastante sarà un’altra: l’EU, per restare competitiva, ossia per assorbire l’effetto sconto sulle materie prima russe di cui propri competitor globali si avvantaggiano, dovranno ridurre i propri costi interni.
Non necessariamente ridurre i salari, visto che la montagna di servizi associati alla vita sociale di ogni persona (consumi, assicurazioni, banche, cibo, sussistenza, trasporti, pensione ecc.), sui cui l’EU vive, ne patirebbero; dunque alla fine significherà ridurre la popolazione.
A maggior ragione se l’inflazione, ossia la scarsità di risorse, dovesse arrivare al cibo, mancando alimenti per tutti, a breve, sembra.
Tutto questo, proprio in EUropa.
Ecco forse spiegate le parole di Steve Bannon, un effetto NON e una causa dei mail incentrati sull’EUropa: dopo l’Ucraina il terrore arriverà in Italia.
Si, avete capito bene, Steve Bannon ha detto così!
Onestamente, per chi scrive non c’è nessuna sorpresa: il cuore pulsante dei trumpiani, il sito welovetrump.com, dopo il supposto Spygate italico, fu molto chiaro dopo la deposizione di Trump. Dissero chiaramente all’Italia, dagli USA, più o meno, “la pagherete“, “le case in Italia non varranno più nulla“, trattando gli italiani da traditori.
Anche per questa ragione è più di un anno che spendiamo risorse, tempo, pazienza (…) per spiegare agli amici di sempre americani che il popolo italiano non tradirebbe mai l’America, semmai sono solo i politici romani e romanizzati ad averlo fatto, ad aver tradito… .
Nel caso, sono dunque solo loro da punire, ripeto, le elites romane e romanizzate, NON gli italiani in generale. Per volere della base trumpiana, che poi sono alla fine soprattutto i militari USA. Vedremo se avremo successo nel nostro intento, quasi disperato; d’ogni modo pregate che si riesca a fare qualcosa…
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