Movimento 5 Stelle? No, grazie!
di ANDREA FRANCESCHELLI (RI Pescara)
(post del 27 aprile 2013)
Non sarà la bandiera del M5S a liberarci. Non sarà Grillo a guidare la resistenza. Grillo e Casaleggio dicono le stesse cose di Mario Monti, di Beniamino Andreatta, di Enrico Letta e dei neoliberisti. Grillo e Casaleggio sono neoliberisti. Grillo e Casaleggio vogliono la germanizzazione degli “italiani”, proprio come Carlo Azeglio Ciampi ha voluto e ottenuto la cultura della “stabilità tedesca” nella politica monetaria italiana. Grillo e Casaleggio dettano la linea comunicativa del M5S.
La speranza (elettorale) era riposta nei parlamentari del M5S, che una volta insediati in Parlamento, si sperava avessero potuto dominare la linea comunicativa e la ideologia del movimento 5 stelle. Ciò non è avvenuto e non avverrà mai. Nessun parlamentare si è ribellato a Grillo e Casaleggio. I pochi parlamentari che sicuramente si ribelleranno all’ideologia del leader verranno espulsi. Perché il M5S è di Grillo, nei fatti e negli atti (notarili).
Gli attivisti sono brava gente, alcuni hanno capito il problema del leader e stanno cercando di cambiare il M5S dall’interno. Ma sono pochi e non ce la faranno. Avranno contro la potenza mediatica di Grillo e i “fanatici” che, purtroppo sono ovunque, anche nel movimento. A loro dico: in bocca al lupo, ma in cuor mio so che non ce la faranno mai.
A coloro che il 24 febbraio hanno votato per il Movimento 5 stelle (me compreso) dico: non sconfortatevi, non disperatevi, non rassegnatevi, ci sono piccoli movimenti che stanno crescendo, piccoli nuclei di speranza, piccole avanguardie mosse da idee e progetti seri e non da promesse ambigue, piccoli gruppi di persone che stanno reagendo a questo inferno politico che stiamo vivendo.
Questi gruppi hanno bisogno di voi, di cittadini che hanno capito che l’indifferentismo alla politica porta alla schiavitù che si forma con una croce nella cabina elettorale. Bisogna militare politicamente e bisogna farlo senza “tifare” per una bandiera, ma bisogna militare politicamente portando avanti delle idee che riporteranno l’Italia ad essere un paese nel quale la Costituzione sarà finalmente applicata e “libertà” e “giustizia sociale” diverranno di nuovo i temi su cui fare politica.
CI LIBEREREMO!
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