Nobile, Julian Assange. Perché la sua vicenda ci riguarda. Tutti e ciascuno
di STILUM CURIAE, BLOG PAPI E DINTORNI (Marco Tosatti, Agostino Nobile)
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Agostino Nobile ci racconta per sommi capi la storia di Julian Assange, una vicenda che ci riguarda tutti, personalmente, nel momento in cui la macchina della propaganda negli Stati Uniti ed in Europa assume contorni sempre più inquietanti e asfissianti. Buona lettura.
§§§
Julian Assange
Editore e attivista australiano che ha fondato WikiLeaks nel 2006, Julian Assange è venuto all’attenzione internazionale nel 2010 quando ha pubblicato una serie di fughe di notizie fornite dall’analista di intelligence dell’esercito americano Chelsea Elizabeth (nato Edward Bradley) Manning.
Il 24 aprile 2011 WikiLeaks ha iniziato a pubblicare i file di 779 rapporti classificati sui prigionieri, passati e presenti, detenuti dagli Stati Uniti nel campo di detenzione di Guantanamo Bay a Cuba. I documenti, datati dal 2002 al 2008, hanno rivelato che i prigionieri, alcuni dei quali sono stati costretti a confessare, includevano bambini, anziani e disabili mentali.
Nel luglio 2012 WikiLeaks ha iniziato a pubblicare i “Syria Files”, una raccolta di più di due milioni di email che dimostrano corruzioni tra figure politiche siriane, ministeri e aziende.
Su WikiLeaks si trovano i cablogrammi di Kissinger, conservati presso gli Archivi nazionali statunitensi, del governo turco di Erdoğan e documenti riservati e segreti del governo dell’Arabia Saudita.
Negli “Yemen Files”, Assange rivela il coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra in Yemen: “La guerra in Yemen ha prodotto 3,15 milioni di sfollati interni. Anche se il governo degli Stati Uniti ha fornito la maggior parte delle bombe ed è profondamente coinvolto nella condotta della guerra stessa, il reportage in inglese sulla guerra è pressoché inesistente”.
Nel 2013, Assange e altri operatori di WikiLeaks hanno aiutato Edward Snowden a fuggire dai servizi segreti statunitensi. Snowden, un ex consulente americano di intelligence informatica nel 2013 ha fatto trapelare informazioni classificate dalla National Security Agency, NSA. Come Assange, Snowden è una persona che sopporta i segreti fin quando il cinismo non diventa disumano e quando, per logiche privatistiche, diffondono menzogne massacrando innocenti.
Per depistare i controlli statunitensi, che cercavano di mettere le mani sul giovane Snowden, fu fatto il nome del jet che trasportava il presidente boliviano Evo Morales. Gli Stati Uniti, abboccando al depistaggio, hanno fatto pressione su Italia, Francia e Spagna per negare al jet l’accesso al loro spazio aereo dove avrebbe dovuto essere a bordo Snowden. Come confermò allora Assange, questo fatto “rivela la vera natura della relazione tra l’Europa occidentale e gli Stati Uniti […] una telefonata dall’intelligence statunitense è stata sufficiente per chiudere lo spazio aereo a un volo presidenziale prenotato, che ha l’immunità”.
Tornando a Julian Assange, le email Hillary Clinton/Barack Obama sul “Pizzagate” mostrano che Hillary Clinton avrebbe parlato con Obama sull’ “accordo per la pizza” dove, tra gli altri sono presenti la presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi e l’attore Ben Affleck. I media hanno definito queste email come fake news. Forse, ma i falsi generalmente sono costruiti su fatti più o meno credibili, mentre quello del Pizzagate ha dell’incredibile. Se tutto fosse vero, ci vorrebbe un libro per descrivere la corruzione, la prostituzione e il traffico pedofilo nelle più alte sfere della politica e dei vip.
Fatto sta che anche Donald Trump ha più volte parlato sui democratici che gestiscono un culto satanico di pedofili: https://www.vanityfair.com/news/2020/10/donald-trump-qanon-town-hall Robert David Steel, ex agente della CIA, ha scritto libri e postato video che fanno riferimento proprio a quello che viene descritto da Trump. Come dovremmo ricordare, Bill Clinton era coinvolto nel giro pedofilo di Jeffrey Epstein, suicidato nel Metropolitan Correctional Center di New York. Questo potrebbe confermare le tesi descritte ampiamente dall’ex agente della CIA Robert Steel.
John Podesta, è stato ex capo dello staff della Casa Bianca del presidente Bill Clinton, ex consigliere del presidente Barack Obama e capo della campagna presidenziale di Hillary Clinton. Nel 2016 WikiLeaks ha rilasciato circa duemila email dall’account di John Podesta condivise con Hillary Clinton, tra cui le email dove si parla su una possibile “Primavera cattolica” equivalente alla “primavera araba”. Credibile o meno è certo che nel febbraio 2013 Papa Benedetto XVI fu costretto alle dimissioni, mentre non pochi osservatori puntano il dito contro la signora Clinton e l’allora presidente Obama.
Il 16 agosto 2012: Assange riceve asilo politico dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra.
L’11 aprile 2019 la polizia di Londra arresta Assange all’ambasciata ecuadoriana per aver violato le condizioni di cauzione nel 2012, oltre che per conto delle autorità statunitensi, poco dopo che il governo dell’Ecuador ha ritirato il suo status di asilo.
Mercoledì 20 aprile 2022 i tribunali britannici hanno formalmente dato il via libera all’estradizione del 50enne australiano verso la giustizia statunitense, ma ora spetta al ministro dell’Interno Priti Patel firmare un decreto di estradizione, che può essere impugnato. Come possiamo immaginare, gli strettissimi legami UK-USA fanno pensare che Assange sarà costretto a volare per gli Stati Uniti.
In una lettera, i funzionari di 19 organizzazioni – tra cui l’organizzazione non governativa Reporter senza frontiere, le federazioni europee e internazionali dei giornalisti e diversi club PEN – esortano il ministro ad “agire nell’interesse della libertà di stampa rifiutando l’estradizione” di Julian Assange.
Un gruppo di firmatari chiedono il suo rilascio immediato dalla prigione di Belmarsh, vicino a Londra “dove è stato per tre anni, nonostante i notevoli rischi per la sua salute mentale e fisica.
Assange potrebbe essere condannato a 175 anni di prigione. I firmatari ritengono che, nonostante le assicurazioni delle autorità statunitensi, è “altamente probabile” che sarà sottoposto a condizioni di isolamento nel sistema carcerario americano che “aggraverebbero ulteriormente” il rischio di suicidio.
In una intervista del 2011 Assange afferma che la censura in Occidente oggi è molto diversa da quella che si potrebbe immaginare, con la polizia che entra nelle case e cerca segni di qualsiasi pratica illegale: “Penso che questo sia un problema molto grande. E ci sono governi che hanno istituito politiche per trarne vantaggio”. Il governo degli Stati Uniti ha speso miliardi per produrre contenuti “giornalistici” sulla presunta realtà degli eventi nelle ultime guerre che ha promosso.
Il giornalista australiano si è anche interrogato sul futuro della libertà: “Si andrà verso un regime di sorveglianza e controllo totale, come negli Stati Uniti e in Cina, o avremo il diritto di comunicare privatamente e pubblicamente?” Per Assange, se il modello di interazione e diffusione dell’informazione veritiera fallisce, il mondo è a grande rischio. “Se falliamo, andremo verso la più grande tirannia che il mondo abbia mai conosciuto”.
In un’altra intervista, sempre del 2011, Assange commenta: “Quasi tutte le guerre che sono iniziate negli ultimi 50 anni sono state il risultato di bugie dei media. Le popolazioni non amano le guerre, le popolazioni devono essere ingannate nella guerra. Se abbiamo un buon ambiente mediatico, avremo un ambiente pacifico”.
Col Covid e il conflitto russo-ucraino ne abbiamo avuto una brutta conferma. Ma quello che fa male a milioni di cittadini è l’aver toccato con mano la perfidia della quasi totalità di giornalisti. Considerando i milioni di morti e le infinite sofferenze durante gli ultimi 50anni, ci è permesso considerarli i peggiori boia della storia?
Commenti recenti