Dunque, il cd. “pupazzo” Zelensky ha raggiunto i suoi obiettivi: anche depopolare l’Ucraina se volete (di donne e bambini, via guerra?), nei fatti è quello che è successo. Sta di fatto che il Paese fu Ucraina/Slava riteniamo alla fin fine verrà diviso in varie parti, già scritto dall’inizio: Zelensky liquidatore dell’Ucraina, come Draghi lo è/sarà per l’Italia, da verificare naturalmente.
A riprova proponiamo quanto segue, comparso su tutti i media occidentali:
Dmytro Kozatsky, soprannominato ‘Orest’, che ha condiviso su Twitter, come riportano i media ucraini, probabilmente le ultime foto dall’acciaieria dove è stato per quasi tre mesi. “A proposito, mentre sono in cattività, vi lascio le foto della migliore qualità, mandatele a tutti i premi giornalistici e concorsi fotografici. Se vinco qualcosa, sarà molto bello dopo l’uscita… Grazie a tutti per il tuo sostegno. Ci vediamo”.
Chiaramente uno schifo: gli sporchi neo-nazisti, il seme maligno mai morto da almeno 70 anni, sanno/sperano di salvarsi, evidentemente contano su un accordo del loro capo a loro favore, tanto quando saranno morti non ci sarà nessuno a reclamare per l’inadempimento, nel caso (…).
L’Ucraina verrà fatta a pezzi, ripetiamo, evidentemente è in atto il progetto per una Ucraina nuova, che scopriremo più avanti, con nuove genti (…)(…). Qualcuno evidentemente ha capito che è meglio un accordo con Mosca, oggi; ovvero può essere accettabile anche una Ucraina redux solo con le terre attorno a Kiev.
Perchè è chiaro che l’accordo su Azovstal è avvenuto per volere di chi tira le fila (…).
Ecco forse il motivo per cui i governi mondiali accettano/devono all’unisono accettare gli ucraini, in sostituzione dei locali occidentali: ->gli ucraini devono andarsene da casa loro, dalle loro ricche terre (chiaramente alla fin fine saranno i locali improduttivi dell’Occidente ad essere di troppo, da sostituire alla fine dei giochi, una specie di domino in cui il più debole alla fine perde).
Peccato che quasi nessuno lo abbia compreso…
La vittoria di Putin in Ucraina sembrerebbe dunque dimezzata, forse per questo lo dovranno lasciare vincere, la’, a termine, i grandi piani forse sono altri (…).
Perché così – in fondo – si è rimandato lo “scontro vero” a quando i nuovi abitanti della nuova Ucraina redux saranno sufficientemente potenti (…).
Sottolineamo: fondamentalmente Putin, nel caso Aszovstal, ha fatto secondo noi l’errore di permettere ai collaborazionisti francesi ed americani nascosti in Azovstal di salvarsi. Soprattutto con gli Europei e’ stato un errore, coi francesi in particolare, un vero errore.
Così non si risolve il problema, lo si sposta solo in avanti.
Peccato, anche per Mosca (memento cosa successe a Varoufakis, privato nottetempo della copertura russa per far uscire la Grecia dall’euro, si fidava di Putin, ndr)
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Gli effetti sull’Occidente
Praticamente, come diciamo da tempo, la scarsità di risorse INDOTTA anche dalla guerra – scarsità che parte da ben prima del conflitto, è un piano, abbiatelo chiaro! – costringerà i governi occidentali, dove le varie INPS sono già fallite, alla depopolazione, loro stessi, con l’accordo implicito – e forse anche esplicito – di salvare le elites sia politiche che economiche e le rispettive famiglie. Quelle che faranno il cd. lavoro sporco in loco.
Ovvero a ridurre un welfare occidentale carissimo, troppi anziani improduttivi, troppa poca crescita, troppi pochi giovani, Schumpeter cercasi per ri-innescare il ciclo virtuoso. Spero sia chiaro.
A settembre si passerà al prossimo livello, coi post vaccini (…).
Chiaro che l’intensità depopolativa sarà diversa in ogni paese occidentale, ad esempio maggiore dove il welfare attuale è più insostenibile (in Italia sarà tra le più alte, anche perchà l’obiettivo sembra davvero essere quello di fare letteralmente a pezzi il Belpaese, stile Ucraina post guerra, ndr)
Proponiamo un bel sunto esterno, sotto:
“Non è prevista alcuna ripresa economica, ormai lo ammettono gli stessi governi. L’economia europea è sull’orlo della recessione, quella giapponese, la terza più grande del mondo, si è contratta a un tasso annualizzato dell’1% nel primo trimestre. Nello stesso periodo l’economia statunitense si è ridotta a un tasso annuo dell’1,4%. Queste percentuali asfittiche vanno rapportate al tasso d’inflazione. Le famiglie nei prossimi mesi dovranno dirottare porzioni crescenti dei loro salari reali in calo verso la spesa per beni essenziali, come cibo e gas, di fronte a una spirale inflazionistica che ha visto il prezzo di queste materie prime aumentare più velocemente del tasso d’inflazione ufficiale. Siamo solo all’inizio di una recessione mondiale con conseguenze politico-sociali ed economiche attualmente imprevedibili. La guerra istigata dagli USA-NATO contro la Russia, combattuta per procura dall’Ucraina, sostenuta dalla criminale propaganda dei media occidentali, sta già portando a una vasta crisi alimentare e imporrà la fame a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. (Mario Rossi, facebook)”
Sostanzialmente, concordiamo.
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Per quanto riguarda l’Italia…
Paese ambitissimo, ricco da sempre, strategico, una cd. “culla culturale” soprattutto a livello storico (non a livello attuale, forse più una bara culturale per i valori soprattutto etici espressi di recente, ndr) : verrà fatto a pezzi, come l’Ucraina. Anzi, presto toccherà all’Italia, post fine dei dubbi degli stolti in Ucraina su chi vincerà.
Chiaramente per fare a pezzi il paese, va ipotizzato prima di tutto un “NON INTERVENTO” USA, l’unico soggetto interessato all’unità italica prossima ventura, fin dal 1945 (quando Londra, conscia che avrebbe perso le grandi colonie lontane, avrebbe voluto prendersi una parte d’Italia, come influenza, ndr). Notate infatti la spinta attuale, direi una costante sui media italici ormai decisamente ed invariabilmente filo EU (ossia filo R.S.I. se volete, tornati all’ovile soprattutto nel settentrione italiano), a tagliare il cordone ombelicale con Washington, fatto di sangue ed oriundi, oltre che da interessi direi comuni, prima di tutto a svalutare la propria moneta alla bisogna ad esempio, quanto meno negli ultimi 50 anni. Oltre che con forti legami famigliari sebbene datati (…).
La profonda, barbara ignoranza delle elites italiche fa il resto, non volendo capire cosa sta realmente accadendo. E soprattutto le implicazioni di derivata seconda: le elites italiane, i componenti della borghesia italiana come diceva Pier Paolo Pasolini, sono enormemente ignoranti, lo sappiamo tutti; forti solo grazie al loro tragico nepotismo ed ai privilegi spesso tramandati ai nipoti, loro fine ultimo (cfr. “familismo amorale“; in troppi nella Penisola – sigh – sperano di tornare al Luna Park Italia, che non esisterà più – per gli italiani in genere – per molto, molto tempo…).
Per capire come finirà, non c’è bisogno di fare analisi arzigogolate. Basta ascoltare Giulio Sapelli su IlSussidiario.net di sabato scorso, uno che – da uomo assai intelligente ed “agganciato”, sapeva da tempo, e sa, cosa di tragico sta succedendo dietro le quinte – ha preferito il silenzio a tutela delle sue rendite di posizione per tanto, troppo tempo. Ora che viene chiaro l’epilogo infausto, parla. Troppo tardi direi…
Citiamo:
Riferito all’Italia:
“… Il Libano è alle porte. I drusi, i sunniti, gli sciiti e i capi maroniti autoctoni con gli Hezbollah sempre più aggressivi, si stanno “posizionando”: mancano solo colui e coloro che accenderanno le polveri nel porto della nostra Beirut. Verranno da Oltralpe. (…)”
Tratto da: IlSussidiario.net (al LINK)
Praticamente il suddetto ci dice che l’Italia verrà disintegrata prima dal di dentro, immaginiamo a partire dal livello economico (prossimo passo tecnico, lato economico: i blackout, segnatevelo, per poter “chiamare” la forza maggiore contrattuale; poi dal prossimo inverno la parte destinata alla società italiana) (…). Per poi passare – idealmente – ad un surrogato di guerra civile locale, forse. Vedremo…
Certamente seguirà – alla fine – immaginiamo l’attacco diretto da oltralpe, precisamente quanto citato dal Sapelli (…).
C’è solo da augurare – spiacente – a quelli come Sapelli “ogni peggio“, per il tempo perso a non fare nulla.
Ora è davvero troppo tardi. Auguri al fratello Giulio, ne avrà bisogno anche lui….
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Piccola conclusione parziale
Si sta avverando quanto previsto da una parte da Rol, con il 60% di no italiani al 2025, attendiamo gli effetti dei sieri suppostamente anti-vax. E della crisi economica epocale in arrivo.
In parallelo, l’Italia unita – la cd. culla dell’Occidente – sembra non solo non servire più, oggi governata da imbecilli e corrotti ai massimi livelli, in larga parte cooptati dall’estero. Il problema vero è che sembra non ci sia più nessuno che voglia difenderla l’Italia, come Paese unito (…).
La crisi del cibo prossima ventura – voluta, assieme all’inflazione – costringerà a dover sfamare troppe persone senza avere le relative risorse. Ovvero obbligando all’agenda del Reset mezzo Occidente, in mezzo è assai probabile ci starà anche una guerra civile per l’Italia, provate ad usare il cervello (->riteniamo che la carenza di risorse prossima ventura, anche per mangiare, costringerà i governi locali dei paesi più diciamo “insostenibili” alla depopolazione degli improduttivi i seno alla propria comunità, con benedizione EU, ndr).
Soluzioni lato italiano sappiate che non ce ne sono: trattasi di un popolo che ha dimostrato di non sapersi autogovernare, in larghissima parte che che non vuole prendersi le proprie responsabilità, anzi dissipando col più becero tengo famiglia (ed una ignavia da manuale nel non reagire, ndr), tutte le proprie risorse. Italiani che, specialmente dalla Roma politica, rubano letteralmente ad altri italiani, da troppo tempo. Il sistema verrà travolto, inevitabile, questo dice la storia a saperla leggere (in casi simili, finisce sempre così).
Che poi anche l’Occidente farà una brutta fine non è che una magrissima consolazione.
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