Contro il transumanesimo
di Resistenze al Nanomondo (redazione)
Quello che nuoce gravemente alla salute:
è la pratica della maternità surrogata: una compravendita di bambine e bambine che porta la madre a distanziarsi psicologicamente dalla bambina/o che ha in grembo che dovrà cedere ai committenti, una pratica che lede la dignità umana dal momento in cui un essere umano diventa oggetto di un contratto di compra-vendita e che può essere rispedito al mittente se non soddisfa i criteri richiesti,
è la “donazione” di ovuli, la fecondazione in vitro e la selezione embrionale nel grande biomercato transumano della fertilità umana,
é la frammentazione del processo di procreazione, la procreazione medicalmente assistista, l’espropriazione della dimensione della procreazione per consegnarla nelle mani di tecnocrati eugenisti e transumanisti che vogliono normalizzare la riproduzione artificiale come il modo in cui venire al mondo,
è il paradigma – laboratorio che rende il vivente manipolabile e ingegnerizzabile, risignificando il significato stesso di essere umano,
è la decostruzione del sesso per un umano neutro, fluido e illimitatamente modificabile,
è la sterilizzazione di bambini e bambine causata dai bloccanti della pubertà e ormoni del sesso opposto: una vera e propria sperimentazione su bambine/i e ragazze/i con conseguenze irreversibili,
è l’unicorno Gegi, in Canada, che insegna alle bambine e bambini che il sesso non esiste e che possono essere ciò che vogliono: l’ideologia gender che entrerà nelle scuole anche qui in Italia,
è l’”identità di genere” che riconferma gli stereotipi di genere per i quali una donna che non rientrerà negli stereotipi sarà spinta a identificarsi come un uomo, è l’”autocertificazione di genere” con la conseguente appropriazione di spazi, parole e dimensioni che appartengono alle donne,
è la Ley Trans in Spagna che ha allargato l’”autocertificazione di genere” ai minori di 12 anni, ulteriore passo nel togliere la potestà genitoriale per “il migliore interesse del minore” a quei genitori non allineati all’ideologia gender in contesto in cui saranno un tribunale e i tecnici in camice bianco a decidere per l’adolescente,
è l’”autocertificazione di genere” in California che permette a un uomo di dichiararsi donna per poter accedere alle prigioni femminili,
è il non considerare abusi sessuali, abbandoni genitoriali, lesbo-omofobia, anoressia, bulimia, depressione, autismo e spingere gli adolescenti a considerare la transizione come l’unica soluzione, é non considerare le cause sociali di tali problematiche e disagi spingendo gli adolescenti a considerare il proprio corpo come sbagliato,
è chi in Italia che ha affermato che il “DDL Zan sarà solo l’inizio”: “GPA, PMA, “identità di genere” e “autocertificazione di genere”,
è la nuova legge di Bioetica francese che permette a ogni donna – in coppia con un altro uomo, in coppia con un altra donna o sola – di accedere alle tecniche di PMA e prevede che la maternità, ovvero l’essere madre, sia stabilita mediante una “dichiarazione di volontà”, così che, per legge, viene a cadere la distinzione tra la donna che partorisce e l’altra donna,
è la risignificazione della donna e del corpo della donna in “persona che mestrua”, “buco in avanti”, “allattamento al petto”,
è la “libertà” abusata e resa feticcio del transfemminismo che uccide ogni libertà,
è il corpo neutro che apre la strada alla normalizzazione della modificazione genetica dei corpi,
è la sinistra post-moderna, marcia, capitalista, transumana al servizio del comparto bionanofarmaceutico e dei padroni universali che ha introiettato i non valori del mercato per cui tutto è in vendita, anche i nostri corpi,
è l’editing genetico con il CRISPR/Cas 9,
è l’eugenetica e il transumanesimo,
ma nessuna/o “nasce in un corpo sbagliato” e l’essere donna, da condizione corporea e spirituale non sarà mai una condizione soggettiva e un qualcosa che si può comprare nel grande biomercato transumano dei desideri e delle illusioni.
Rimettiamo al centro il rapporto madre-figlia/o: è proprio il corpo della donna ciò che fonda ogni comunità, grazie alla sua possibilità di generare, perché a prescindere che una donna diventi madre siamo tutte e tutti figlie/i.
Rimettiamo al centro i corpi e il vivente che sono indisponibili e inviolabili.
La libertà vera parte dalla difesa della natura, dei propri corpi, dei propri figli, della famiglia e della propria comunità.
“Nel nuovo ordine transumano e transnatura è necessario normalizzare l’alterazione della biologia umana, la modificazione genetica dei corpi. E, come scrive Martine Rothblatt nel suo blog Da transgender a transumano: «Garantire l’uso etico delle biotecnologie sarà una preoccupazione tanto grande per i transumanisti quanto per i difensori della libertà di genere».
Tecnocrati transumanisti eugenisti hanno bisogno di appropriarsi della dimensione della procreazione e hanno bisogno di cancellare il sesso biologico fin dalla nascita, per un’umanità neutra e sintetica.
Restare umani significa ribadire la differenza sessuale e che il sesso non è una performance, che solo le donne mestruano e partoriscono, che non esistono lesbiche con il pene, che non esiste il latte paterno nonostante come affermino le ultime linee guida americane dell’Academy of Breastfeeding Medicine.
Restare umani significa non essere transgenici e artificiali. Significa opporsi a ogni riproduzione artificiale dell’umano, ingegneria genetica, ideologia gender e opporsi alle forze transumaniste”
Silvia Guerini – Resistenze al nanomondo, 6 marzo 2023
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