La Libia riapre la cessione delle licenze per gas e petrolio dopo vent’anni di stop
di SCENARIECONOMICI (Giuseppina Perlasca)
Secondo quanto riportato da Argus, il vertice della compagnia petrolifera statale libica sarà pronto a organizzare un’asta di licenze per il petrolio e il gas il prossimo anno.
Se il prossimo anno la Libia riuscirà a organizzare questo evento, sarà il primo in quasi due decenni e aiuterà il Paese a raggiungere l’obiettivo di produzione di 2 milioni di barili al giorno entro i prossimi tre anni. La produzione di greggio della Libia a gennaio è scesa a 1,148 milioni di bpd, dopo una media di 1,153 milioni di bpd nel quarto trimestre dell’anno scorso, secondo i dati dell’OPEC nel suo ultimo Monthly Oil Market Report.
Un rapporto della Camera dell’energia africana del mese scorso ha affermato che la capacità di produzione di greggio della Libia potrebbe raggiungere un massimo di 1,8 milioni di bpd entro il 2024. E questo anche se la Libia vedrà la stabilità politica e la fine degli scontri tra i due governi. Il governo libico di unità nazionale insiste che il Paese potrebbe produrre fino a 3 milioni di bpd entro due o tre anni.
La Libia ha fatto alcuni progressi per spianare la strada all’aumento della produzione di gas, tra cui la firma di un accordo per il gas offshore da 8 miliardi di dollari con l’Eni e i piani di trivellazione di Eni e BP nei bacini di Ghadames e Sirte, con trivellazioni offshore previste per il prossimo anno.
Il capo della NOC libica, Ben Guadara, è convinto che l’accordo con l’Eni sia “solo il primo passo di un lungo percorso di investimenti sempre maggiori”.
Guadara ha anche parlato di un possibile impianto di liquefazione del GNL e di un gasdotto verso l’Egitto con collegamenti all’impianto di Idku e ai terminali di Damietta, secondo Argus.
Commenti recenti