Popolo italiano, corri alle armi!
di PAGINA FACEBOOK di GIORGIO BIANCHI (Giorgio Bianchi)
Del prof. Sergio Porta
L’editoriale di Danilo Taino sul Corriere di Venerdì scorso rimarrà credo nella memoria di molti, sicuramente nella mia. È la voce del padrone che si esprime, come sempre nel Corriere, ma un padrone disperato cui il terreno frana sotto i piedi. E questo è ovvio, ma non è questo che mi colpisce. Ciò che mi colpisce è il bi-pensiero orwelliano che permea di sé l’intero articolo. La Federazione Russa (no, Putin: personalizzazione del nemico) costituirebbe il pericolo fascista per gli italiani, i quali storicamente il fascismo lo hanno creato e sono da anni governati ora da una destra nostalgica ideologicamente legata a due mandate proprio al fascismo del Ventennio, quello alalà, quello museale, ora da un nazismo fintamente inclusivo e fintamente antifascista di matrice transnazionale neo-liberale: due facce della stessa medaglia.
Wikipedia: “bipensiero è un termine in neolingua, ovvero la lingua immaginaria utilizzata dai membri del partito del Grande Fratello nel romanzo di George Orwell 1984, che indica il meccanismo mentale che consente di ritenere vero un qualunque concetto e il suo opposto a seconda della volontà del Partito, dimenticando nel medesimo istante, aspetto questo fondamentale, il cambio di opinione e perfino l’atto stesso del dimenticare.”
Ciò che mi colpisce è la distanza siderale tra i due opposti pensieri che si manifestano in questo articolo, facendone un campione memorabile di propaganda guerrafondaia esattamente identica alla propaganda con la quale il Corriere portò lo stesso popolo italiano a morire in Russia, sotto le bandiere fasciste, nella seconda guerra mondiale. Ma nessuna distanza sembra troppa, ai baciapile del bi-pensiero del Corriere, manganello ora come allora delle elite industrialiste atlantiste. Loro non sono cambiati, perché la verità è che i loro padroni non sono cambiati. Siamo cambiati noi, o ci faremo usare ancora una volta come carne da cannone?
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