“Vi spiego come andrà la controffensiva ucraina”: parla l’esperto della Difesa americano
di INSIDE OVER (Roberto Vivaldelli)
Stephen Bryen è uno dei massimi esperti nell’ambito della Difesa negli Stati Uniti d’America, con oltre 40 anni di esperienza nel mondo accademico, governativo e militare. Vice sottosegretario alla Difesa per il Commercio e i servizi di sicurezza durante le amministrazioni Reagan, è stato il fondatore e primo direttore della Defense technology security administration. Ha ricevuto due volte la più alta onorificenza civile del Dipartimento della difesa, la Distinguished public service medal. Nella sua carriera, è stato inoltre presidente di Finmeccanica Nord America e membro della Commissione U.S.-China Security and Economic Review in qualità di Commissario. Attualmente è senior fellow presso il Center for Security Policy e lo Yorktown Institute, oltre che membro del board del think-tank “Il Nodo di Gordio”. Collabora con “AsiaTimes”. Lo abbiamo raggiunto per fare il punto della situazione sulla guerra in Ucraina.
Lei ha recentemente spiegato che gli attacchi dei droni contro Mosca sono stati insignificanti rispetto ai massicci attacchi russi in Ucraina della notte precedente. Quelli contro Mosca sono attacchi più simbolici? Qual è l’obiettivo degli ucraini?
Gli attacchi contro la parte meridionale di Mosca sembrano essere stati progettati per colpire i punti in cui i russi avevano meno difese aeree. Putin ha aumentato i sistemi di difesa aerea intorno al centro di Mosca, il che potrebbe spiegare la scelta degli obiettivi da parte dell’Ucraina. Di certo ha causato problemi politici a Putin, minando la credibilità sua e dell’esercito. Posso dirlo con una certa sicurezza perché la nemesi dell’esercito russo, Yevgeny Prigozhin, ha sferrato un duro attacco affermando che le difese di Mosca erano inadeguate e accusando l’esercito e la leadership russa di incompetenza. Deve aver detto qualcosa che ha colpito il presidente russo, perché quest’ultimo ha annunciato che le difese della città sarebbero state migliorate. Ricordiamo che questo attacco ha seguito l’attacco al Palazzo del Senato del Cremlino, dove Putin tiene i suoi uffici e un appartamento. A mio parere, l’attacco con i droni è riuscito almeno ad avvertire il governo russo che era vulnerabile, proprio il messaggio che Kiev stava inviando.
Si attende l’inizio della prossima controffensiva ucraina. I russi sembrano essersi ben fortificati negli ultimi mesi: quali sono le prospettive di successo di Kiev? E come potrebbe configurarsi questa controffensiva?
Non ho accesso ai dati recenti dell’intelligence statunitense che, come dice Victoria Nuland, ha pianificato l’offensiva con gli ucraini e ha fornito un notevole supporto materiale e di intelligence e ha addestrato molto le truppe ucraine. Gli ucraini hanno messo insieme 12 brigate (se fossero completamente equipaggiate avrebbero 60.000 soldati schierabili). Nove delle dodici brigate sono equipaggiate con mezzi occidentali (Nato); le altre tre utilizzano le scorte belliche ucraine esistenti, principalmente vecchie attrezzature russe. L’Ucraina è a corto di truppe ben addestrate ed esperte. Immagino che cercherà di creare una sorta di approccio d’urto utilizzando i suoi soldati migliori, come la brigata Azov.
I russi hanno due opzioni (e potrebbero attuarle entrambe). La prima è quella di ammassare le forze nella direzione dell’attacco previsto, e questo dipende ovviamente dalla qualità dell’intelligence russa e dalla rapidità con cui riesce a configurare le forze e a metterle nel posto giusto. È probabile, ad esempio, che gli ucraini cercheranno di sviare l’avversario il più possibile. La seconda è quella di approfittare del fatto che l’Ucraina spinga le sue truppe, molto probabilmente, verso sud. L’opzione per i russi è quella di attraversare il centro dell’Ucraina fino al Dnepr ed eventualmente attraversarlo, isolando Kiev da gran parte dell’esercito ucraino da un lato, o avvolgendo le forze offensive ucraine dall’altro. La decisione spetterà a Putin. L’esito dipende molto da tre fattori: la capacità di entrambe le parti di condurre adeguatamente le proprie forze; la capacità di concentrare il fuoco dove è necessario; la superiorità aerea.
I russi hanno cercato di degradare la forza aerea e le difese aeree dell’Ucraina, con un certo successo. Stanno anche puntando alle scorte e ai depositi di armi, nonché ai centri di comando. Poiché ci sono poche possibilità che le difese aeree o gli aerei possano essere sostituiti dall’Ucraina in tempo (anche se la Nato non interviene), la Russia avrà probabilmente la superiorità aerea. La Russia dispone inoltre di una quantità di artiglieria e di armi intelligenti di gran lunga superiore a quella dell’Ucraina. Il fatto che gli Stati Uniti e la Nato non siano in grado di fornire molto di più all’Ucraina significa che il processo di “rafforzamento” è in gran parte concluso e che l’offensiva (e forse la controffensiva) sarà combattuta con ciò che le parti hanno a disposizione. Questo dà ai russi un vantaggio quantitativo, anche se non necessariamente qualitativo. La mia ipotesi migliore è che l’Ucraina fingerà un attacco alla regione di Zaporizhzhia e concentrerà il suo attacco principale su Kherson e la Crimea. C’è un’altra possibilità. Alcune brigate ucraine sono raggruppate intorno e a nord di Bakhmut. L’offensiva di Zelensky potrebbe essere un tentativo di riconquistare Bakhmut e forse spingersi oltre. Ora che il terreno è asciutto, è possibile utilizzare i mezzi corazzati. Tuttavia, i russi combatteranno sicuramente duramente in quest’area e qualsiasi guadagno ucraino potrebbe essere marginale e molto costoso.
Di quali armi occidentali hanno più bisogno gli ucraini? E quanto tempo ci vuole per addestrarli?
Come ho già osservato, l’Ucraina ha bisogno di quasi tutto, perché sta consumando munizioni ed equipaggiamento a una velocità allarmante. Credo che il bisogno principale siano gli F-16, ma potrebbe essere troppo tardi per avere un qualche impatto. Tra l’altro, sono a corto di missili aria-aria AIM-120, che potrebbero aiutare l’Ucraina se avesse gli F-16.
Quali sono gli obiettivi russi di questi massicci attacchi missilistici su Kiev e altre città?
I russi hanno obiettivi diversi. Sono passati da tattiche “punitive” contro le infrastrutture critiche ucraine a obiettivi militari di alto valore, tra cui centri di rifornimento, snodi ferroviari, centri di comando e unità di intelligence. Recentemente i russi hanno messo fuori uso 5 Su-24 equipaggiati con missili da crociera StormShadow forniti dal Regno Unito. Anche altri StormShadow potrebbero essere stati distrutti. Questi attacchi continueranno a cercare di ostacolare l’accesso dell’Ucraina a munizioni e rifornimenti.
Le due parti non sembrano pronte per i negoziati. Cosa ne pensa?
L’amministrazione Biden è profondamente contraria ai negoziati, praticamente in qualsiasi circostanza. Zelensky è totalmente legato a Biden. Tuttavia, qui si dice che Biden potrebbe essere incriminato per aver preso tangenti mentre era vicepresidente. Se ciò accadrà, Biden dovrà dimettersi. Penso che questo potrebbe portare a una crisi politica molto grande e non sono affatto sicuro che Kamala Harris possa subentrare con una forte opposizione. Avrebbe bisogno di un vicepresidente che sia considerato un leader mondiale, ma da parte democratica non ci sono molti candidati credibili per questo incarico. Restate sintonizzati.
Una possibilità correlata è che Zelensky venga rovesciato. Ha messo in atto misure draconiane per sopprimere qualsiasi opposizione. Ma i militari potrebbero essere stanchi della guerra e di Zelensky e decidere di trovare un modo per parlare con le loro controparti russe. Personalmente, credo se Biden si mette nei guai e la leadership degli Stati Uniti è in dubbio, Zelensky sarà costretto ad andarsene.
L’Occidente continua a sostenere gli ucraini. Se la situazione di stallo dovesse protrarsi a lungo, il sostegno dei Paesi occidentali a Kiev potrebbe diminuire?
Credo che la questione più importante sia che l’Occidente non può fornire molto di più all’Ucraina senza compromettere profondamente la propria sicurezza. Quindi non è tanto una questione di entusiasmo quanto una questione pratica. Inoltre, stiamo entrando in una grave recessione (la Germania ufficialmente è già in recessione). Ciò significa che la spesa pubblica deve diminuire, non aumentare. I bilanci devono essere tagliati. In breve, la realtà economica e la mancanza di offerta sono i principali fattori che incidono sul sostegno all’Ucraina.
L’anno prossimo si terranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. La strategia degli Stati Uniti in Ucraina potrebbe cambiare in caso di vittoria dei repubblicani?
Se vincerà Trump, posso assicurare che la posizione degli Stati Uniti sull’Ucraina cambierà, e quasi immediatamente. Ma le elezioni sono ancora lontane. Nel complesso i repubblicani hanno sostenuto la guerra tanto quanto i democratici negli Stati Uniti, in particolare il guerrafondaio e odiatore di Putin, Lindsey Graham. Al momento non vedo alcun cambiamento, ma se il popolo americano inizierà davvero a opporsi alla guerra, entrambi i partiti potrebbero rivedere il loro sostegno
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